Acqua, nessuno sia escluso! Nuovo rapporto OMS/UNICEF

Nuovo rapporto OMS/UNICEF: 1 struttura sanitaria su 4 senza servizi idrici di base con un impatto su 2 miliardi di persone; 1 su 5 non ha servizi igienici con un impatto di 1,5 miliardi di persone. 

  • Solo il 55% – delle strutture sanitarie nei paesi meno sviluppati hanno servizi idrici di base;
  • 1 nascita su 5 a livello globale avviene in uno dei paesi meno sviluppati e
  • Ogni anno 17 milioni di donne nei paesi meno sviluppati partoriscono in strutture sanitarie con servizi idrici e igienico-sanitari non adeguati.

3 aprile 2019 – Secondo il nuovo rapporto del Programma UNICEF-OMS di monitoraggio per la fornitura di acqua e servizi igienico-sanitari, una struttura sanitaria su quattro nel mondo non possiede servizi idrici di base, con un impatto su oltre 2 miliardi di persone.

Il rapporto del programma congiunto dell’UNICEF e dell’OMS,WASH in Health Care Facilities (L’acqua e i servizi igienico-sanitari nelle strutture sanitarie)è la prima analisi globale comprensiva sullo stato dell’acqua e i servizi igienico-sanitari nelle strutture sanitarie. Evidenzia che 1 struttura di assistenza sanitaria su 5 non possiede servizi igienici[1], con un impatto su 1,5 miliardi di persone. Il rapporto rivela inoltre che molti centri sanitari non hanno le strutture di base per l’igiene delle mani, la separazione e lo smaltimento sicuro dei rifiuti sanitari.

Questi servizi sono fondamentali per prevenire infezioni, ridurre la diffusione di resistenza antimicrobica e per fornire assistenza di qualità, in particolare per una nascita sicura.

“L’acqua e i servizi igienico-sanitari nelle strutture sanitarie sono i requisiti più basilari per la prevenzione e il controllo delle infezioni e per cure di qualità. Sono fondamentali per rispettare la dignità e i diritti umani di ogni persona che richiede assistenza medica e degli stessi operatori sanitari”, ha dichiarato António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite. “Chiedo alle persone ovunque nel mondo di supportare interventi per l’acqua e i servizi igienico-sanitari in tutte le strutture di assistenza sanitaria. È essenziale per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”.

Il rapporto del programma dell’UNICEF e dell’OMS ha evidenziato che solo la metà – il 55% – delle strutture sanitarie nei paesi meno sviluppati aveva servizi idrici di base. Si stima che 1 nascita su 5 a livello globale avviene in uno dei paesi meno sviluppati e che, ogni anno, 17 milioni di donne in questi paesi partoriscono in strutture sanitarie con servizi idrici e igienico-sanitari non adeguati.

“Quando un bambino nasce in una struttura sanitaria senza servizi idrici e igienico-sanitari adeguati, il rischio di infezioni e morte sia per la madre che per il bambino è alto”, ha dichiarato Henrietta Fore, Direttore Generale dell’UNICEF. “Ogni nascita dovrebbe essere supportata da un paio di mani sicure, lavate con sapone e acqua, e utilizzando attrezzature sterili in un ambiente pulito”.

In un rapporto collegato, Water, sanitation, and hygiene in health care facilities: Practical steps to achieve universal access for quality care (Acqua e servizi igienico-sanitari nelle strutture sanitarie: passi pratici per ottenere l’accesso universale a cure di qualità),i ricercatori dell’OMS e dell’UNICEF hanno rilevato che oltre 1 milione di morti ogni anno sono associate a nascite in circostanze non igieniche. Le infezioni rappresentano il 26% delle morti neonatali e l’11% della mortalità materna.

“Immaginate di dare alla luce o portare il vostro bambino malato in una struttura sanitaria senza acqua sicura, bagni o un luogo per lavarsi le mani”, ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’OMS. “Questa è la realtà per milioni di persone ogni giorno. Nessuno dovrebbe farlo e nessun operatore sanitario dovrebbe fornire cure in queste circostanze. Assicurare che tutte le strutture sanitarie abbiano servizi idrici e igienico-sanitari di base è essenziale per ottenere un mondo più sano, sicuro ed equo”.

Il rapporto dell’OMS e dell’UNICEF Practical Stepsfornisce dettagli su 8 azioni che i governi possono intraprendere per migliorare i servizi idrici e igienico-sanitari in strutture sanitarie, come stabilire piani e obiettivi nazionali, migliorare le infrastrutture e la manutenzione e coinvolgere le comunità. Queste azioni e i risultati conseguenti sui servizi idrici e igienico-sanitari possono avere ritorni enormi sugli investimenti in forma di salute materna e neonatale migliore, prevenzione della resistenza antimicrobica, arresto delle epidemie di malattie e miglioramento della qualità delle cure.

Secondo l’UNICEF, nel 2017 sono morti ogni giorno 7.000 neonati, la maggior parte per condizioni prevenibili e curabili come la sepsi. Come parte della sua campagna “Ogni bambino è VITA”, l’UNICEF chiede ai governi e alle autorità di fare in modo che ogni madre e bambino abbia accesso a cure economiche e di qualità.

All’Assemblea mondiale della sanità 2019, che si terrà a maggio, i governi discuteranno una risoluzione sull’acqua e sui servizi igienico-sanitari nelle strutture sanitarie che è stata unanimemente approvata dall’Executive Board dell’OMS all’inizio di quest’anno.

L’anno scorso Fore e Tedros hanno chiesto ai paesi di rafforzare i loro sistemi di assistenza sanitaria primaria in quanto passo essenziale per il raggiungimento della copertura sanitaria universale.


[1]Le strutture sanitarie hanno bagni non conformi o nessun tipo di bagno.

Programma UNICEF-OMS congiunto di monitoraggio per la fornitura di acqua e servizi igienico-sanitari: Rapporto WASH in Health Care Facilities (L’acqua e i servizi igienico-sanitari nelle strutture sanitarie)

SCHEDA DATI (2016)

ACQUA

  • 38 paesi e 3 delle 8 regioni degli Obiettivi di Sviluppo sostenibile avevano dati sufficienti per stimare la copertura di servizi idrici di base nelle strutture di assistenza sanitaria;
  • Il 74% delle strutture di assistenza sanitaria a livello globale aveva servizi idrici di base, ciò significa che l’acqua era disponibile da una fonte migliorata nell’edificio;
  • Il 12% delle strutture di assistenza sanitaria a livello globale non aveva servizi idrici, ciò significa che usavano acqua da una fonte migliorata ad oltre 500 metri dall’edificio o da una fonte non migliorata o non avevano alcuna fonte d’acqua;
  • A livello globale, il 4% degli ospedali e l’11% delle strutture di assistenza sanitaria di altro tipo non avevano servizi idrici;
  • 896 milioni di persone a livello globale non avevano servizi idrici presso la loro struttura di assistenza sanitaria.

SERVIZI SANITARI (BAGNI)

  • 18 paesi e solo una delle regioni degli Obiettivi di Sviluppo sostenibile avevano dati sufficienti per stimare la copertura di servizi sanitari di base nelle strutture di assistenza sanitaria;
  • In Africa Subsahariana, il 23% delle strutture di assistenza sanitaria aveva servizi di base;
  • Il 21% delle strutture di assistenza sanitaria non aveva servizi sanitari, ovvero aveva bagni non conformi o nessun tipo di bagno;
  • A livello globale, il 9% degli ospedali e il 20% delle strutture di assistenza sanitaria non aveva servizi sanitari;
  • Oltre 1,5 miliardi di persone a livello globale non avevano servizi sanitari presso la loro struttura di assistenza sanitaria.

SERVIZI IGIENICI (STRUTTURE PER LAVARSI LE MANI)

  • 14 paesi avevano dati sufficienti per stimare una copertura di base di servizi igienici nelle strutture di assistenza sanitaria, ovvero che le strutture per lavarsi le mani erano disponibili sia nei luoghi di cura, sia nei bagni;
  • Una struttura di assistenza sanitaria su 6 (16%) a livello globale non aveva servizi igienici, ovvero non aveva strutture per lavarsi le mani nei luoghi di cura, nè sapone e acqua nei bagni;
  • Il 58% delle strutture di assistenza sanitaria a livello globale aveva strutture per il lavaggio delle mani nei luoghi di cura;
  • In Africa Subsahariana, l’84% degli ospedali aveva strutture per il lavaggio delle mani nei luoghi di cura, comparato al 64% di strutture di assistenza sanitaria di altro tipo.

GESTIONE DEI RIFIUTI

  • 48 paesi avevano dati sufficienti per stimare la copertura di base dei servizi di gestione dei rifiuti nelle strutture di assistenza sanitaria;
  • Il 27% delle strutture di assistenza sanitaria nei paesi meno sviluppati aveva servizi di gestione dei rifiuti di base;
  • Il 40% delle strutture di assistenza sanitaria in Africa Subsahariana aveva servizi di gestione dei rifiuti di base;
  • Il 60% delle strutture di assistenza sanitaria a livello mondiale aveva sistemi per separare i rifiuti;
  • In Africa Subsahariana, il 60% degli ospedali e il 38% di strutture di assistenza sanitaria di altro tipo avevano servizi di gestione dei rifiuti di base. 7 strutture di assistenza sanitaria governative su 10 (71%) e la metà delle strutture di assistenza sanitaria non governativa (55%) separavano i rifiuti in sicurezza.

PULIZIA DEGLI AMBIENTI

  • Solo 4 paesi avevano dati sufficienti per stimare la copertura di servizi di pulizia degli ambienti di base nelle strutture di assistenza sanitaria;

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito: https://www.unicef.it/

Immagine in evidenza: https://it.wikipedia.org/wiki/File:UNICEF_FLAG.png

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