Il Progetto Kiwicha (Amaranto) in Argentina
Consorzio
CIPSI – CESVITEM – PROGETTO CONTINENTI – VOGLIO VIVERE – POLO OASI
Con il contributo di
Obiettivo Generale
Lotta alla povertà e miglioramento delle condizioni socio-economiche nella zona d’intervento.
Obiettivo Specifico
Miglioramento della dieta alimentare di 1.780 famiglie e rafforzamento della loro struttura socio-comunitaria attraverso l’ottimizzazione dei sistemi produttivi e di commercializzazione della cultura “kiwicha”.
Beneficiari diretti
1,780 famiglie (10,000 abitanti circa) dei quartieri periurbani di Gral Güemes.
Il contesto umano
Gli abitanti della Provincia di Salta, nell’Argentina nord-occidentale, sono in maggioranza piccoli coltivatori. Il 50% degli abitanti vive al di sotto della soglia di povertà. Le carenze nutritive sono evidenti sin dai primi stadi di vita e si sostanziano nel basso peso e nella crescita ritardata. L’insufficienza di risorse disponibili presso i servizi sanitari pubblici contribuisce al deperimento dello stato di salute della popolazione. Gli abitanti dei quartieri popolari periurbani sono di estrazione meticcia andino-indigena (aymara, quechua, qolla, chiriguanos, vilelas, lules, tonicotes e huarpes), semiurbanizzati che svolgono attività agricole temporanee e piccoli commerci.
Alla periferia della città di General Güemes, capoluogo del dipartimento omonimo sito nella zona andina (m 1,200 slm), risiedono 1,780 famiglie (10,758 persone, compresi circa 4,500 minori), di varie etnie, in gran parte immigrate dalla Bolivia per lavorare nell’un tempo florida industria dello zucchero. Essi risiedono in case dotate di piccoli appezzamenti di terreno, in parte adibiti alla coltivazione di ortaggi (m2 150-300).
Questi agricoltori urbanizzati sono piagati dalla disoccupazione, dalla denutrizione e dall’insufficiente accesso ai servizi sociali. Questo livello di povertà estremo si estende alla Provincia montana di Jujuy e al sud della Bolivia.
La mancanza di fonti di reddito, la malnutrizione, il basso livello educativo, il sovraffollamento sono emergenze sociali accentuate dall’esclusione sociale e hanno prodotto uno stato di dipendenza cronica, un clima umano dominato dalla violenza domestica e dalla passività.
Le imprese industriali esistenti a General Güemes hanno indotto il flusso migratorio ed elevato il tasso di urbanizzazione del Dipartimento, con conseguenze negative sul livello di occupazione e sullo stato nutritivo della popolazione.
La kiwicha
La kiwicha o amaranto (Amaranthus caudatus L.) è una dicotiledone annuale (famiglia delle Amarantacee) coltivata tradizionalmente in giardini e piccoli appezzamenti nelle Ande fino a m 3,600 slm. Semi di kiwicha sono state trovate in tombe pre-incaiche, sigillate 4,000 anni fa. È una pianta brevidiurna, rustica, che può raggiungere m 2.5 di altezza a maturità. Ha limitate esigenze climatiche, resiste alla siccità (cresce anche solo in presenza di mm 200 di pioggia), al calore (ottimo di temperatura: 21-28ºC) e al freddo (resiste fino a 4ºC). Questa pianta presenta il ciclo C4 di assimilazione del carbonio durante la fotosintesi, ossia come il mais e il sorgo cresce anche in condizioni siccitose nella stagione primaverile-estiva. È una pianta di ciclo corto, che si alterna nel corso della stessa stagione con il pisello (Phaseolus spp.) e l’arachide (Arachis hypogaea L.), cui seguono i cereali autunno-vernini.
Preferisce i suoli sciolti, sabbiosi con elevato contenuto di humus, anche se esistono varietà che crescono bene nei suoli alcalini (pH 8.5). La semina, manuale o meccanica, avviene a partire da settembre, al sopraggiungere la stagione delle piogge. Spesso i semi minuti (kg/Ha 0.5-1.0) sono miscelati con la sabbia per favorire l’uniformità della distribuzione. La semina a file, superficiale, è praticata in suoli ben sminuzzati. Nei climi più umidi la kiwicha può essere seminata in vivaio e trapiantata.
La raccolta è manuale e l’essicazione avviene al sole, potendo contare su attrezzatura rustica o sistemi di essicazione per mezzo di flussi di aria calda.
Il clima della provincia di Salta è semi arido, con una stagione delle piogge che si estende da ottobre a marzo (mm/anno 700), le temperature mensili nella zona di intervento del progetto variano da 10ºC a 21ºC. Tale clima corrisponde appieno alle esigenze della kiwicha, coltivata tradizionalmente dalla popolazione montana. Nella provincia di Santa Fe esiste un’azienda agricola biodinamica che produce e lavora il seme di kiwicha ai fini della commercializzazione nei mercati locali.
Il valore nutritivo della kiwicha
I semi minuti di questo pseudo-cereale contribuiscono a contenere le deficienze proteiche e i microelementi delle popolazioni native delle Ande. In particolare il contenuto proteico raggiunge il 13-18%, con un elevato contenuto di aminoacidi essenziali (lisina 6.2%, metionina 2.3%), di calcio, fosforo, ferro, zinco e di vitamine E e del complesso B. L’olio, insaturo al 76%, contiene gli acidi linoleico, oleico e palmitico. La fibra, assai fine, non viene separata dall’amido. Il coloro rosso, dovuto alla betalaina, è utilizzato come colorante degli alimenti. I grani di amido molto fini (μ 3.5) hanno diversi usi industriali, per esempio come sostituto del talco.
I semi possono essere tostati, scoppiati o laminati. È impiegata per preparare le zuppe, cereali da colazione (flakes), pani, dolci, bevande calde e insalate. Le foglie sono consumate come verdure bollite.
È utilizzata arrostita o per produrre una farina impiegata in diversi modi. In particolare si impiega per panificazioni non lievitate (tortilla, chapati). Nel caso si voglia impiegare per la panificazione con lievito, si miscela (20%) con la farina di grano (80%).
La farina integrale può essere mischiata con quella del grano e del mais nella preparazione degli alimenti tradizionali e costituisce un cibo altamente nutritivo idoneo all’alimentazione materno infantile. Sono stati studiati alimenti a base di farina e dei semi scoppiati e laminati di amaranto. Essi hanno un basso potere di imbibizione e si conservano a lungo. In Argentina sono stati messi a punto sistemi pilota di macinazione per la produzione di farina iperproteica di kiwicha, applicando le tecniche di estrusione e i trattamenti ad alta temperatura per brevi periodi (HTST). La separazione delle diverse frazioni del grano durante la molitura permette di ottenere 3 frazioni granulometriche: la più ricca ha un contenuto proteico del 40%, la semola ha un contenuto di amido dell’84% e i cruschetti sono ricchi di fibra dietaria.
Tali prodotti sono usati per fabbricare pani, biscotti e dolci. Sono stati rilevati benefici nelle persone che se ne nutrono e soffrono di artrite, diabete, gotta e reumatismi, oltre che durante la gravidanza. La cottura è più rapida di quella della maggiore parte dei cereali e l’assenza di glutine ne fa un alimento ottimale per le persone che soffrono di celiachia.
Altri usi comprendono la cosmesi (olio con squalene) e la colorazione naturale (perpetuino). Negli ultimi anni il consumo di farina di kiwicha si è affermato a livello di nicchia in: Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Danimarca, Spagna, Italia, Giappone, Messico, Perù.
Gruppo beneficiario e contesto specifico
Gli abitanti del Dipartimento di Gral Güemes sono circa 40,000, – con un reddito medio per famiglia che non supera US$ 300 all’anno (circa € 220) – dei quali 28,000 risiedono nel capoluogo Gral Güemes, che costituisce un importante snodo stradale e ferroviario, situato a metà strada tra Salta e San Salvador di Jujuy. La maggioranza della popolazione rurale si dedica all’agricoltura (tabacco, canna da zucchero, pomodoro, fagiolo e ortaggi). La raccolta di canna da zucchero catalizza il lavoro dei braccianti, favorito dall’alto tasso di disoccupazione: 60% nel 2007 (fonte: CEGPAC)
Secondo i dati del censimento del 2001 la popolazione economicamente attiva della città di Güemes è di 8,000 persone, di cui 2,338 sono disoccupati.
Alla crescita demografica non corrisponde un’espansione delle attività economiche. I lavori stabili e formali sono appannaggio del settore pubblico e del commercio. In particolare la proliferazione dei punti vendita degli alimenti ha finito per deprimere il settore commerciale.
Le carenze alimentari provocate dallo stato di indigenza si riflettono nel basso indice corporeo infantile e nel conseguente ritardo nella crescita fisica e cognitiva.
Le 1,780 famiglie (10,758 persone, compresi 4,500 minori) che abitano nei 5 quartieri periurbani oggetto di questo intervento sono i più vulnerabili in quanto di recente urbanizzazione e piagati dalla disoccupazione.
Origine e aspetti istituzionali del progetto
L’inchiesta socio-economica svolta dagli Agenti sanitari di General Güemes, coordinati dalla Dott.ssa. Estela Ramos (vedi la sintesi nell’Allegato I), ha identificato i problemi socio-economici che sono alla base del degrado della vita nella periferia di Gral Güemes. Tale situazione ha fatto emergere la necessità di diversificare le fonti di reddito dei settori vulnerabili della popolazione, in una prospettiva di sviluppo autocentrato. L’insicurezza alimentare esistente è la conseguenza dei flussi migratori sostenuti che hanno trasformato le famiglie contadine delle montagne in una popolazione marginalizzata economicamente e dipendente dai sussidi pubblici. Le autorità locali e i rappresentanti delle famiglie indigenti hanno manifestato la loro preferenza per il rafforzamento dell’agricoltura urbana, ai fini della lotta alla povertà e all’insicurezza alimentare.
In particolare sono state identificate le potenzialità di industrializzazione e commercializzazione della kiwicha, uno pseudo-cereale, in rotazione con gli ortaggi, in funzione dell’interesse del mercato locale ed estero. Il potenziamento della produzione della kiwicha è realizzato nel quadro di un intervento di aggregazione dell’offerta, trasformazione industriale e promozione commerciale, coordinato dall’Empresa social kiwicha. La produzione di ortaggi invece rende flessibile i cicli agricoli dei beneficiari e valorizza l’accesso diretto al mercato locale dei produttori stanziati alla periferia di Gral Güemes.
Controparte locale
Federaciòn Agraria Argentina
La Federazione Agraria Argentina, controparte locale del progetto è la confederazione agricola più importante del paese a livello di piccolo e medio agricoltore e il suo obiettivo principale è la difesa di uno sviluppo rurale sostentabile e con inclusione sociale. E’ stata fondata nel 1912 e da allora si è caratterizzata per promuovere il miglioramento socio economico e tecnico culturale del produttore rurale e della sua famiglia. In questo senso porta avanti attività formative e di divulgazione agricola.
Altri attori istituzionali rilevanti
– Municipio di General Güemes,
– Ospedale “Joaquín Castellanos” di Guemes
Strategia
Il progetto punta sulla consolidazione di una forma associativa (Empresa Social Kiwicha) che favorisca l’innovazione tecnica, la formazione, la trasformazione del prodotto (amaranto scoppiato e suoi derivati) e la commercializzazione locale e, in prospettiva, nei mercati esteri del prodotto stesso. In tale modo i produttori di kiwicha aumentano la loro quota di partecipazione agli utili creati nell’ambito di questa filiera produttiva. Il rafforzamento degli orti familiari migliora allo stesso tempo il valore aggiunto dei produttori associati, mediante la produzione e lavorazione dell’amaranto e di ortaggi direttamente commercializzabili, e il livello nutritivo dei beneficiari mediante la disponibilità di alimenti ricchi in vitamine e di microelementi minerali.
Risultati attesi
A. Rafforzamento della produzione e della commercializzazione della kiwicha
B. Opportunità di accesso ad un’assistenza integrale che faciliti la partecipazione dei produttori
C. Impiego della kiwicha nel miglioramento della dieta alimentare a livello locale
Attività previste
Per il risultato A
– Studio di base dei beneficiari, della loro tecnologia, economia famigliare e bilancio nutritivo
– Messa a punto di un pacchetto produttivo della kiwicha che valorizza la tecnologia agricola locale e adeguato al rifornimento dell’industria di trasformazione
– Messa a punto di un pacchetto produttivo della kiwicha che valorizza la tecnologia agricola locale e adeguato al rifornimento dell’industria di trasformazione
– Assistenza tecnica alla produzione di kiwicha diretta ai produttori associati, ai centri sanitari e ai gruppi di auto-aiuto
Per il Risultato B
– Rafforzamento dei meccanismi di solidarietà (gruppi di auto-aiuto, di autogestione e di consumo) delle famiglie dei produttori di kiwicha
– Realizzazione di servizi rivolti al miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie dei produttori di kiwicha (prospettiva di genere che coinvolga le donne in alcune fasi della produzione di kiwicha, etc.)
Per il Risultato C
– Integrazione della kiwicha nella dieta dei centri fornita dai sanitari locali ai pazienti
– Campagna di visibilità e disseminazione delle informazioni relative alle proprietà nutrizionali e all’uso della kiwicha
Modalità d’esecuzione
Metodologie di riferimento
L’approccio della proposta valorizza il nucleo familiare –qualsiasi esso sia – come attore principale del processo di sviluppo e come un fattore dinamizzatore dei cambiamenti necessari. Il Progetto facilita soltanto questi processi, basando la propria strategia sulle seguenti tendenze: trasferimento delle decisioni, responsabilitá e risorse finanziarie; servizi terziarizzati di assistenza tecnica e formazione pratica da contadino a contadino; offerta di tecnologia a bassi livelli d’inputs esterni, coniugando tecnologie tradizionali e tecnologia moderna; azioni destinate a rafforzare la struttura sociale della Comunitá e delle famiglie e da una prospettiva di genere. Le famiglie, il Gruppo Organizzato di Donne, e i direttivi comunali internalizzano questa strategia, e incorporano nelle loro iniziative elementi di pianificazione e gestione tendenti alla conservazione e miglioramento dell’ecosistema, generando apporti metodologici in un processo reale di sviluppo innovativo.
Organizzazione operativa
La sede centrale delle attività di progetto sarà localizzata nella città di General Güemes.
Monitoraggio e valutazione
Il sistema di monitoraggio interno del progetto si basa su tre componenti:
1. Il P.O.A (Piano Operativo Annuale)
2. Il confronto fra gli indicatori forniti attraverso l’analisi della baseline survey
3. Le informazioni di ritorno ottenute dai tecnici locali.