Lo sviluppo di Pikine passa attraverso l’energia solare

Giovani Senegalesi e nuove tecnologie: lo sviluppo di Pikine passa attraverso l’energia solare

di Giada Cicognola (volontaria in Servizio Civile)

Sulla scia di mesi ricchi di opportunità formative per gli abitanti di Pikine Est, comune della periferia di Dakar, si sta svolgendo in questi giorni un corso di 108 ore in installazione di pannelli solari.

Un momento di lezione frontale

A moduli classici in trasformazione di prodotti locali e gestione finanziaria si abbinano elementi innovativi per dare delle competenze concrete e non scontate a 20 giovani tra i 18 e 35 anni, che dal 27 agosto si ritrovano regolarmente nei locali della Maison de la Femme di Pikine Est, per quello che potrebbe essere l’inizio della loro nuova carriera. Selezionati in base ai beneficiari dello sportello PONTI, attivo da mesi nell’orientamento professionale di donne e giovani di Pikine, ragazzi e ragazze si riuniscono con un formatore locale specializzato per apprendere teoria e pratica dell’energia solare. Questa formazione affianca aspetti tecnici di comprensione del funzionamento dei pannelli, di installazione e manutenzione a temi più generali come l’ambiente, le energie rinnovabili e la sensibilizzazione a riuscire ed intraprendere nel proprio paese.

Mouhamed Sené al corso di formazione in pannelli solari

Tra cacciaviti e fili elettrici, Mouhamed Sané, uno dei beneficiari del corso, racconta la sua esperienza. Ha 22 anni e studia elettromeccanica. Così, appena ha saputo di questa opportunità, ha deciso di coglierla al volo. È entusiasta di quello che sta apprendendo e pensa già al futuro: con i compagni di corso stanno gettando le basi per lanciare un’impresa e non lasciare il loro attestato nel cassetto. “Il mio paese ha bisogno di me, e se trovo le condizioni giuste sono pronto a fare la mia parte” racconta Mouhamed. La sua ambizione è palpabile: vuole mettere in relazione i giovani formati non solo tra di loro, ma anche con le istituzioni locali ed internazionali, perché tutti giochino il loro ruolo. Parla anche delle dinamiche di genere tra i 20 partecipanti: riconosce i grandi passi avanti fatti negli ultimi anni, visto che sono presenti anche delle ragazze, evento improbabile fino a poco tempo fa. Purtroppo, però, quando arriva il momento di lanciarsi in idee imprenditoriali per il futuro non sono in prima fila – i retaggi culturali costituiscono ancora un blocco e bisogna insistere sulla loro emancipazione.

 

Cipsi Onlus

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