Migranti: italiani brava gente? È uscito il numero 3 della rivista Solidarietà Internazionale

Migranti: “Italiani Brava Gente”? È uscito il numero 3 della rivista Solidarietà Internazionale. In questo numero… Copertina: Italiani Brava Gente? Dossier Banning Poverty: 27 tesi sull’acqua.

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Editoriale: Prima gli italiani. Affermazioni, mosse politiche, idee, mistificazioni. Dietro una frase simile si nascondono centinaia e centinaia di vicoli quasi impercorribili, che celano la pericolosità e la tristezza di affermazioni simili. Xenofobia e razzismo stanno pian piano creando nuovi sentieri, e quelle formazioni di governo “euroscettiche” e di “estrema destra” non sono più un concetto lontano, che riguardano nazioni sparse per il mondo: ormai ci riguardano in prima persona.

Copertina: Italiani brava gente? A cura di Nicola Perrone.

Ciò che è successo negli ultimi mesi in Italia, dopo la formazione del nuovo governo, ha forse dell’incredibile: porti chiusi, polemiche a non finire, chiusura nei confronti delle ONG accusate di complicità con gli scafisti. Stiamo entrando in un periodo in cui false notizie e false paure hanno sempre più la meglio su buon senso e accoglienza, e minano giorno dopo giorno i pilastri fondamentali della nostra democrazia. Cosa è andato storto? Perché, invece di lottare per i propri diritti, tanti individui si battono affinché vengano tolti ad altre persone? Una guerra tra poveri…

I – C’è aria di razzismo, di Eugenio Melandri. A poco più di settant’anni dagli sconvolgimenti politici che misero in ginocchio l’Europa delle dittature, si respira un clima spaventosamente simile a quell’epoca, che porta con sè ricordi spiacevoli, tristi episodi ed un oscuro avvenire.

II – Questione di pelle, intervista ad Emmanuel Amadou a cura di Nicola Perrone. L’utilizzo delle immagini degli sbarchi come strumento di manipolazione della realtà percepito e raccontato da una persona che ha toccato l’immigrazione con le dita. “I neri non contano” può essere un triste sinonimo di “prima gli italiani”?

III – Soccorrere vite umane per salvare la democrazia, di Silvia Stilli, portavoce AOI. Accoglienza non significa solo strappare dalla morte in mare centinaia di persone; significa fare di atti simili, di integrazione e di interculturalismo, i valori fondanti delle società contemporanee, che solo attraverso di essi possono riscoprire se stesse e salvarsi dal baratro in cui ci stiamo gettando.

IV – La narrazione capovolta delle migrazioni, di Fulvio Vassallo. Il cambiamento repentino dello scenario politico in Italia e in Europa sta portando alla costruzione di un messaggio capovolto delle migrazioni, sempre più strumentalizzate e fatte passare come un pericolo per la sicurezza delle comunità. La verità dei fatti, però, è un’altra.

V – Il corridoio sicuro che collega il Libano con l’Italia, foto e testo di Michele Cirillo. Storie di vita che s’intrecciano e si sciolgono; migrazioni diverse, con un finale nuovo e più sicuro per chi le intraprende. Il vantaggio di istituire corridoi umanitari raccontato dagli occhi e dal cuore di chi è riuscito ad iniziare una nuova vita affidandosi ad una migrazione sicura ed umana.

VI – Storie da un altro mondo, di Sofia Costanza. Racconti di viaggi passati, di torture, prigionia, legati, però, ad un futuro di speranza. La forza di alcuni giovani migranti che, dopo mille difficoltà, stanno costruendo una vita migliore per sperare in un domani senza sofferenza.

VII – Un incontro interculturale, dalle parole alle idee, di Aurora Berbeglia. Il racconto dell’evento di CreA onlus e dei Soci CIPSI a Nettuno vista con occhi diversi e tutti nuovi. È possibile ancora parlare e discutere di intercultura, della sua rinascita, della sua forza?

VIII – Laboratorio resilienza, più cuori più lingue, di Marina Pizzolante. Laboratorio resilienza: più cuori più lingue” è il nome del gruppo WhatsApp composto da donne migranti nato sull’onda di resilienza innescata in un laboratorio presso il CPIA di Nettuno. L’aiuto reciproco e la presenza che si sono garantite a vicenda le hanno aiutate in un percorso d’integrazione non privo di problematiche.

 

Dossier Banning Poverty 2018 – 27 tesi sull’acqua, a cura di Riccardo Petrella;

Come può l’elemento naturale che crea e dona la vita vivere in un periodo di tale difficoltà e essere essa stessa l’artefice di disuguaglianze? La lotta per l’accaparramento delle risorse idriche prosegue e i potenti stanno avendo la meglio. Le 27 tesi sull’acqua istituiscono le linee guida da seguire per la riscoperta e l’utilizzo comune dell’acqua, mostrando come “acqua pubblica” significhi anche “diritti, uguaglianza e libertà”.

 

Le rubriche di “Solidarietà Internazionale”.

Giorni e Notti, a cura di Gianni Caligaris.

Seafuture, il futuro dell’usato militare, di Giorgio Beretta. La Marina militare non butta certo i suoi pezzi antiquati. Seguendo fedelissimi la logica del guadagno, si pensa di rivendere pezzi ormai vecchi ma, purtroppo, funzionanti, che possono finire nelle mani di personaggi poco raccomandabili. E il tutto assume la triste connotazione di una “mostra della guerra”.

I “populisti” sbarcano in Europa, di Roberto Musacchio. Con il contratto di governo che ha visto collaborare le forze politiche M5S-Lega per riuscire ad arrivare alla formazione di un esecutivo, i “populisti” hanno affondato le loro radici in uno dei paesi fondatori dell’Unione Europea.

#MeToo, di Giancarla Codrignani. Il movimento #MeToo, esploso dopo gli scandali degli abusi nel campo cinematografico, ha fato uscire allo scoperto migliaia e migliaia di donne, che, unite, hanno deciso di guardare in faccia il loro passato per riprendere fra le mani il destino che tanto hanno atteso. Un vero e proprio fronte internazionalista contro l’oppressione di genere.

Razzismo ed estremismo in Israele, di Luisa Morgantini. Nonostante una triste eredità alle spalle, oggi in Israele alcuni esponenti della destra estrema hanno rispolverato termini come “Razza superiore” “Razza eletta” e “popolo speciale”. Un vocabolario preoccupante, utilizzato proprio da quelli che della pericolosità di cete espressioni dovrebbero saperne qualcosa.

Una chiesa immobile, di Brunetto Salvarani. Quanto è cambiata la chiesa durante il corso dei secoli? Quanto invece dallo scorso papato di Benedetto XVI a quello attuale di Francesco? Una prima impressione che può far sembrare tutta la struttura ferma e immobile lascia spazio a dei cambiamenti sottili, ma comunque presenti.

Giro di Radar.

 Nuova inchiesta sull’ENI, di Luca Manes. La multinazionale nostrana del petrolio è di nuovo al centro della bufera. La Procura di Milano sospetta che l’aggiudicazione del mega giacimento di Marine XI nella Repubblica del Congo sia avvenuta tramite corruzione.

La Libia cuore di tenebra, di Niccolò Rinaldi. Dal faro del Mediterraneo e dell’Africa, dalla grande e potente Libia di Gheddafi, al pozzo nero della migrazione, dove oggi migliaia di anime aspettano e si dimenano, dilaniate dalle atrocità e dalle ingiustizie che questa terra caduta nel caos riserva alla loro presenza.

L’eredità di Nelson Mandela, di Vincenzo Curatola. Ripercorriamo la vita e le gesta del leader Sudafricano a un secolo dalla sua nascita. Le lotte, la prigionia, la rinascita e la presidenza; una battaglia infinita contro l’apartheid e il razzismo, proponendo solidarietà e nonviolenza.

India: il carbone maledetto, testo e foto di Erberto Zani. Un viaggio fra i carboni velenosi dell’india, dove le aziende multinazionali del campo dei minerali hanno cominciato un’estrazione selvaggia e dove le popolazioni locali sono costrette a rubare il loro stesso carbone per cercare di vivere.

Dialogare si può, di Giulia Cerqueti. La storia dell’ong CAWU: luogo di riflessione culturale sul rapporto fra islam e cristianesimo nel mondo arabo e modello di integrazione e collaborazione fra leader delle diverse religioni.

Le donne di Pikine, di Floriana Pizzo. Il racconto di Absa Mar, presidentessa del gruppo And Sukali Wakhinane e donna che ha deciso di lottare per i suoi diritti fino all’ultimo giorno. Far fronte ai problemi, avere la forza di risolverli e la saggezza di confrontarsi con chi ne sa quanto noi; questo è solo una parte di quello che ci racconta Absa.

BiometaNO, di Gabriele Pinardi. La risposta convinta ed unita delle comunità tiberine all’impianto a biometano che si vuole costruire proprio in quelle terre; una risposta dal basso che è sinonimo di collaborazione e resistenza.

CIPSI – Rifondare dalle radici la cooperazione, di Guido Barbera. Uno sguardo al passato, al presente ed al futuro della cooperazione in un momento di forte crisi istituzionale, per capire come muoversi e dove quest’organo necessario per la democrazia e per la civiltà deve rinnovarsi per distruggere razzismo e xenofobia.

E ancora: le segnalazioni e la bacheca con eventi, appuntamenti e consigli editoriali a cura di Anna Tatananni.

Cipsi Onlus

Solidarietà e Cooperazione CIPSI è un coordinamento nazionale, nato nel 1985, che associa oltre 40 organizzazioni non governative di sviluppo (ONGs) ed associazioni che operano nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale. Solidarietà e Cooperazione CIPSI è nato con la finalità di coordinare e promuovere, in totale indipendenza da qualsiasi schieramento politico e confessionale, Campagne nazionali di sensibilizzazione, iniziative di solidarietà e progetti basati su un approccio di partenariato. opera come strumento di coordinamento politico culturale e progettuale, con l’obiettivo di promuovere una nuova cultura della solidarietà.

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