Strage Charlie Hebdo. Cipsi: le nostre matite contro i loro fucili

Matite temperate e fucili spezzati. Hanno voluto spezzare le matite. L’hanno fatto con i kalashnikov.
Sono così deboli che hanno avuto paura di un disegno, così vigliacchi che hanno avuto bisogno di coprirsi il volto. La reazione della Francia e del mondo civile è stata immediata, spontanea. Migliaia di matite sono state innalzate nelle piazze. Nel giorno dell’orrore, questa simbologia ci sembra la più significativa: matite contro kalashnikov, cultura contro morte, nonviolenza contro barbarie.
E’ stato un attacco terroristico o un atto di guerra? L’uno e l’altro insieme poiché guerre e terrorismo si alimentano reciprocamente, anzi sono la stessa cosa: la guerra è terrorismo su larga scala, e il terrorismo è un atto di guerra contro l’umanità.
E’ stata un’azione militare, con addestramento militare, freddezza militare, strumenti militari.
Forse ora si capirà che l’impegno pacifista e antimilitarista è quanto mai attuale. E’ necessario spezzare tutti i fucili: i loro kalashnikov e le “nostre” bombe che insanguinano la Siria, la Libia, l’Iraq e molti altri Paesi del mondo.
Stiamo dalla parte delle vittime, che oggi sono giornalisti e poliziotti. Ma sono anche i civili dei Paesi dove è stata esportata la “guerra al terrorismo”, che invece il terrorismo sta alimentando.
Contro la spirale guerra/terrorismo/guerra/terrorismo la nonviolenza è l’unica risposta efficace.
E dunque oggi più che mai è tempo di opporsi all’oscurantismo con la satira, al fondamentalismo con la dissacrazione, ai proiettili con i libri, alle bombe con l’informazione, all’orrore con la bellezza, all’ignoranza con la cultura, alla bestialità con l’umanità, al clericalismo con l’ironia, e i protagonisti principali di questa opposizione nonviolenta sono i giornalisti, gli insegnanti, gli studenti, gli scrittori, i registi, i musicisti e gli artisti, donne e uomini.
Ora è il momento del lutto, perchè ancora una volta sono state uccise delle persone utilizzate come simboli. Da domani sarà il momento dell’intelligenza e dell’apertura per non cadere nella trappola della violenza e per costruire una civiltà della convivenza.
Da parte nostra la risposta costruttiva a questa ennesimo orrore non può che essere il rinnovato impegno per rafforzare il Cipsi e il lavoro culturale della rivista cartacea Solidarietà internazionale. Le nostre matite contro i loro fucili.

Cipsi Onlus

Solidarietà e Cooperazione CIPSI è un coordinamento nazionale, nato nel 1985, che associa oltre 40 organizzazioni non governative di sviluppo (ONGs) ed associazioni che operano nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale. Solidarietà e Cooperazione CIPSI è nato con la finalità di coordinare e promuovere, in totale indipendenza da qualsiasi schieramento politico e confessionale, Campagne nazionali di sensibilizzazione, iniziative di solidarietà e progetti basati su un approccio di partenariato. opera come strumento di coordinamento politico culturale e progettuale, con l’obiettivo di promuovere una nuova cultura della solidarietà.

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