Giornata mondiale dell'alimentazione 2010
16 ottobre 2010
Barbera: “In Africa la sicurezza alimentare delle famiglie garantita dalle donne, responsabili della trasformazione dei prodotti, della preparazione del cibo, della raccolta della legna e dellacqua. Tematiche centrali per la Campagna Noppaw”.
Roma, 15 ottobre 2010 – Domani, sabato 16 ottobre, si svolge la Giornata mondiale dellAlimentazione indetta dalla Fao, l’Organizzazione delle Nazione Unite per lalimentazione e lagricoltura. Il tema scelto per la giornata Uniti contro la fame. Il primo obiettivo del millennio definito dallOnu commenta Guido Barbera, presidente di Solidariet e Cooperazione Cipsi, coordinamento di 48 associazioni di solidariet e cooperazione internazionale proprio dimezzare la percentuale di popolazione che soffre la fame. Lultimo rapporto della Fao ci dice che il numero totale di persone che nel mondo patiscono la fame sceso sotto il miliardo, 925 milioni nellultimo anno, ma la strada da percorrere ancora lunga. Secondo gli Obiettivi del Millennio doveva essere dimezzata, invece si riduce di poco. Molto ancora c da fare. Il continuo aumento del prezzo del cibo, la svendita di terre a investitori privati a discapito dei piccoli imprenditori, le politiche economiche che troppo spesso trattano il cibo come merce e ne fanno oggetto di speculazione, sono solo alcuni dei fenomeni che danno la misura del cammino ancora da compiere.
La sovranità alimentare prosegue Barbera , termine con cui intendiamo il diritto dei popoli e dei produttori locali a scegliere cosa produrre e come produrlo, condizione necessaria per garantire il diritto a unalimentazione sufficiente e sana per tutti. Un esempio in questo senso costituito dalle donne africane. In Africa la sicurezza alimentare delle famiglie garantita dalle donne, che sono anche responsabili della trasformazione dei prodotti, della preparazione del cibo, della raccolta della legna da ardere e dellacqua per cucinare.
Le donne africane controllano il 70% della produzione agricola, producono l80% dei beni di consumo e assicurano il 90% della loro commercializzazione, in un continente in cui spesso difficile vivere, nonostante spesso sia impedito. loro di possedere un pezzo di terra, solo perch donne. Dalle storiche tontine dellAfrica occidentale alle attuali forme di microfinanza e microcredito, lAfrica delle donne piena di organizzazioni che hanno creato migliaia di piccole imprese in grado di garantire un reddito sufficiente e, di conseguenza, una sicurezza alimentare ed economica per tutto lanno e per tutta la famiglia. Donne che gettano quotidianamente semi di speranza per il futuro del continente. dalla tenacia e dal lavoro giornaliero di queste donne che vogliamo prendere esempio perch lobiettivo di dimezzare la fame nel mondo non resti solo unintenzione espressa sulla carta e perch le istituzioni internazionali diano il giusto peso a queste tematiche, inserendo proposte concrete nelle politiche governative.
Queste tematiche conclude Barbera saranno uno dei punti centrali su cui si svilupper il dossier di candidatura delle donne africane al Premio Nobel per la Pace 2011, che verr consegnato dalla Campagna Noppaw (NObel Peace Prize for African Women) alla Commissione di Oslo il prossimo febbraio. Il dossier verr elaborato e strutturato durante un Seminario di studio e confronto sulla Campagna Noppaw, che si svolger dal 26 al 31 ottobre 2010 a Dakar in Senegal, Portano sulle spalle i pesi e le speranze dellAfrica.
Per informazioni: Solidariet e Cooperazione Cipsi, tel. 06.5414894, fax: 06,59600533, mail: info@noppaw.org e info@cipsi.it, web: www.noppaw.org e www.cipsi.it.