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Notizie dal Cipsi

16 gennaio 2011 – Giornata delle migrazioni

Barbera: “Tutti gli esseri umani appartengono ad un’unica famiglia. Chiediamo tutela per i migranti e nuove forme di cittadinanza. Un pensiero alle donne africane che vivono i drammi e le speranze della migrazione.

Roma, 15 gennaio 2011 – Domani, domenica 16 gennaio 2011, la Chiesa cattolica celebra la 97sima giornata delle migrazioni che ha per tema “Una sola famiglia umana”. “Questa frase – commenta Guido Barbera, presidente di Solidarietà e Cooperazione Cipsi (coordinamento di 48 Ong e associazioni di solidarietà internazionale) – riporta alla mente l’enciclica ‘Pacem in Terris’ del 1963, nella quale Papa Giovanni XXIII afferma che ‘prima di ogni cittadinanza legale e formale, esiste una cittadinanza sostanziale data dall’appartenenza all’unica famiglia umana. Tutti gli esseri umani sono legati da una comunanza di origine e di supremo destino’. È da questa certezza che la società di oggi deve ripartire per costruire nuove forme di cittadinanza che recuperino e valorizzino i diritti della persona.

È ora di dire basta alle politiche discriminatorie fondate su presunte questioni di sicurezza, ai respingimenti in mare, alla criminalizzazione e al mancato rispetto dei diritti umani fondamentali. I migranti contribuiscono alla crescita economica e allo sviluppo umano, apportano diversità culturale, scambio di conoscenze e tecnologie, salvaguardano l’equilibrio demografico della società. In quest’ottica, la cooperazione internazionale può svolgere un ruolo decisivo nel risolvere problemi di integrazione, di accoglienza e culturali, ma anche nel sostenere il benessere delle persone nei luoghi di origine di Africa, Asia e America latina. La cooperazione è sicuramente una politica economica ed efficace, fatta di ponti e non di muri, di rispetto e non di rigetto”.

“Sono 214 milioni i migranti nel mondo – continua Barbera – Il 10-15% sono irregolari, circa la metà sono donne (il 49,6%). Pensiamo in particolare alle donne africane. Le donne della diaspora, che il più delle volte si spostano dal loro paese di origine per ricongiungersi con la propria famiglia o alla ricerca di una migliore condizione economica e che spesso si trovano ad essere vittime di tratta, di discriminazioni e violazioni di ogni genere. Ma le donne d’Africa vivono le conseguenze delle migrazioni anche indirettamente, aspettando invano di veder tornare i loro figli morti in mare su imbarcazioni di fortuna, alla ricerca di una vita più dignitosa.

Queste donne, tessitrici di pace e parte fondamentale dell’unica famiglia umana, vivono sulla loro pelle i drammi, le illusioni e le speranze delle migrazioni. Anche per loro, per i loro figli e per le loro famiglie, chiediamo che la politica e le istituzioni internazionali rimuovano le leggi che creano discriminazione, che considerano l’immigrato come mera forza lavoro. Chiediamo che vengano riconosciuti come persone che hanno necessità, sogni da realizzare e una vita da vivere a prescindere dal permesso di soggiorno. E chiediamo infine un riconoscimento per le donne d’Africa, vera spina dorsale del continente: l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace 2011. Abbiamo bisogno dell’adesione di tutti a questa Campagna (è possibile firmare l’appello che verrà consegnato al Comitato di Oslo su www.noppaw.org). Un atto simbolico che vedrebbe la consegna dell’importante riconoscimento internazionale ad una collettività che si impegna quotidianamente per la pace e il rispetto dei diritti umani dentro e fuori il proprio continente.

Per informazioni: Ufficio Stampa Solidarietà e Cooperazione Cipsi, tel. 06.5414894, fax: 06.59600533, mail: ufficiostampa@cipsi.it e info@cipsi.it, web: www.noppaw.org e www.cipsi.it.

Coordinamento

Solidarietà e Cooperazione CIPSI è un coordinamento nazionale, nato nel 1985, che associa organizzazioni non governative di sviluppo (ONGs) ed associazioni che operano nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale. Solidarietà e Cooperazione CIPSI è nato con la finalità di coordinare e promuovere, in totale indipendenza da qualsiasi schieramento politico e confessionale, Campagne nazionali di sensibilizzazione, iniziative di solidarietà e progetti basati su un approccio di partenariato. opera come strumento di coordinamento politico culturale e progettuale, con l’obiettivo di promuovere una nuova cultura della solidarietà.