Nobel per la Pace 2011
Presentata la Candidatura delle donne africane
Spedito alla Commissione di Oslo il dossier di candidatura, che raccoglie testimonianze e storie di donne africane, evidenziando il loro ruolo da protagoniste in tanti ambiti della società. Continua la raccolta firme su www.noppaw.org
Roma, 1 febbraio 2011 – Le donne africane sono da oggi ufficialmente candidate a ricevere il Premio Nobel per la Pace 2011. È stato infatti spedito alla Commissione di Oslo il dossier con cui la Campagna Noppaw (NObel Peace Prize for African Women), promossa da Solidarietà e Cooperazione Cipsi e ChiAma l’Africa, candida la collettività delle donne africane a ricevere il prestigioso riconoscimento.
La proposta di candidatura al Nobel per la Pace delle donne africane nel loro insieme vuole far conoscere e riconoscere a livello internazionale ciò che tutti gli esperti affermano: senza il lavoro nascosto e assiduo delle sue donne, gran parte della società africana si troverebbe senz’altro in una situazione molto più deteriorata, sia dal punto di vista economico che sociale. Le donne rappresentano “la spina dorsale dell’Africa” o, citando il testo di appello con cui è partita la Campagna Noppaw, “l’Africa cammina sui piedi delle donne”. È da questo presupposto che si sviluppa il dossier di candidatura, che fornisce una panoramica dei tanti settori in cui le donne africane sono protagoniste: i processi di costruzione della pace, la cura della salute, l’economia, la famiglia, il loro ruolo nella politica e nelle trasformazioni sociali, l’educazione, la cultura, la protezione dell’ambiente e della biodiversità, la diaspora.
Le tematiche presentate sono corredate da elementi di documentazione, rapporti, approfondimenti di scrittrici, giuriste, sociologhe africane ed europee, ma soprattutto dalle storie di vita di oltre 100 donne e dalla presentazione delle reti di organizzazioni femminili attive in ogni regione del continente. “Malgrado i suoi drammi e i suoi problemi, il continente africano pullula di esempi di donne che, giorno dopo giorno, si attivano con accanimento per scongiurare le difficoltà, senza risparmiarsi per andare avanti – dichiara Eugenio Melandri, portavoce di ChiAma l’Africa -. Donne che non fanno audience, che non hanno risalto sui mass media, ma che con coraggio e ostinazione portano avanti un intero continente”. “Per questo abbiamo proposto una candidatura collettiva – commenta Guido Barbera, presidente di Solidarietà e Cooperazione Cipsi – richiesta completamente inedita nella storia del Premio Nobel. Chiedere l’attribuzione del premio ad una collettività enorme e informale come quella dell’insieme delle donne africane, esula dalla tradizione che attribuisce il premio a persone o gruppi organizzati con una sede, un indirizzo, una ragione sociale. Nulla di tutto questo per le donne africane che, proprio in quanto soggetto collettivo, non sono riconducibili né ad una persona né ad una associazione, ma al ruolo che le donne africane svolgono nel loro insieme. Si tratta, quindi, di una sorta di ‘soggetto simbolico’. Di qui è nata una proposta che vuole anche suscitare emozioni, spingere alla solidarietà, portare alla condivisione e, soprattutto richiedere un riconoscimento non solo formale dell’importanza che, nelle relazioni con il continente africano, si deve dare al ruolo delle donne. Proprio perché oggi, non è possibile immaginare nessun tipo di azione, che tenda allo sviluppo del continente africano senza mettere al centro le donne, costruttrici di pace”.
Ricordiamo che la Campagna Noppaw va avanti fino a ottobre, mese in cui verrà assegnato il Nobel 2011. Sono previste diverse iniziative, tra cui l’organizzazione di una carovana che verrà realizzata insieme all’associazione Cinemovil e partirà dal Sud Africa per arrivare ad Oslo, toccando paesi d’Africa e d’Europa. Nel contempo, saranno promosse iniziative con le donne in varie regioni del Senegal, del Mali, del Burkina e di altri paesi africani. È inoltre già previsto un evento internazionale a Bruxelles, in cui verranno coinvolte istituzioni internazionali, parlamentari, associazioni. Il Noppaw continua poi e portare avanti il suo impegno per la raccolta delle firme di adesione all’appello. (Si può aderire su www.noppaw.org)
Per informazioni: Solidarietà e Cooperazione Cipsi, tel. 06.5414894, fax: 06.59600533, mail: info@noppaw.org e info@cipsi.it, web: www.noppaw.org e www.cipsi.it.