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Giornata alfabetizzazione

Roma, 7 settembre 2012 – Domani si celebra la Giornata internazionale dell’Alfabetizzazione, istituita dall’Unesco nel 1967 per ricordare quanto educazione e istruzione siano fondamentali per il progresso dei popoli in ogni parte del mondo. Quest’anno il tema scelto è “Coltivare la pace”, centrato sul concetto che una maggiore alfabetizzazione ha come conseguenza più possibilità che si affermi la pace. “Una convinzione che abbiamo portato avanti con forza nella candidatura delle donne africane al Premio Nobel della Pace 2011, fondata proprio su istruzione, formazione e cultura – commenta Guido Barbera, presidente del Coordinamento di associazioni Solidarietà e Cooperazione Cipsi. Dopo l’assegnazione del Nobel 2011 a tre donne, di cui due africane, rimangono da risolvere tutte le sfide aperte e noi continuaiamo a rimanere al fianco di un’Africa in piedi, che cammina a testa alta, fiera della propria cultura, orgogliosa delle proprie peculiarità, rappresentata soprattutto dalle sue donne. L’alfabetizzazione è madre e pilastro fondamentale di ogni società che voglia definirsi civile e che voglia vivere in pace. Nelle donne l’alfabetizzazione diventa madre di tutti i diritti umani. Le rende autonome, libere di sviluppare la loro personalità, in grado di partecipare in maniera più attiva e responsabile alla vita della propria famiglia e della propria comunità”.

“L’analfabetismo – continua Barbera – è una piaga che troppo spesso colpisce le donne d’Africa, per tante cause diverse: la necessità economica di lavorare per sostenere la famiglia, ma anche la malnutrizione, i conflitti armati, la priorità che spesso viene data all’istruzione maschile. Il diritto all’istruzione è strettamente connesso al diritto alla vita. Sono migliaia le storie di donne africane a cui la scuola ha ridato un futuro, la speranza e la possibilità di conquistare un’esistenza dignitosa nella propria terra di origine. La dignità delle donne passa anche e soprattutto attraverso la loro formazione”.

“Vogliamo continuare a porre questo tema al centro delle nostre riflessioni e delle nostre attività – conclude Barbera – per questo è stato inserito nel nuovo appello “Ora non lasciamole sole”, che è possibile firmare a questo link https://cipsi.it/non-lasciamole-sole/ e che è collegato a diversi progetti e iniziative in avvio e in fase di realizzazione in Africa e in Europa, soprattutto nel settore dell’educazione e della formazione di bambine e donne.

In Africa centrale e occidentale, il tasso di istruzione è più basso rispetto al resto del mondo – denuncia Barbera – meno del 60% delle ragazze sono iscritte alla scuola primaria. Il 57% delle iscrizioni di ragazze alla scuola primaria non viene accettato. Mettiamo fine a queste discriminazioni ancora esistenti, basate sul genere! Il tasso di alfabetizzazione delle donne in Africa è del 51% (il tasso di alfabetizzazione degli uomini è del 67%), anche se queste cifre si abbassano nelle aree rurali e da paese a paese. Solo per fare qualche esempio, il tasso di alfabetizzazione delle donne adulte (15+), passa dal 95% del Lesotho e 89% di Guinea Equatoriale e Zimbabwe, al 22% di Burkina Faso e Chad, fino al 18% del Mali. Queste percentuali in media salgono quando si parla di giovani donne tra i 15 e i 24 anni, arrivando fino al 99% a Capo Verde e in Zimbabwe”.

All’educazione sarà dedicata una sessione specifica durante il X° Convegno di ChiAma l’Africa ‘L’Africa in Piedi. Ora non lasciamole sole’, che si svolgerà ad Ancona dal 5 al 7 ottobre 2012. Un evento in cui sono in programma incontri sul ruolo delle donne in vari ambiti della vita quotidiana della società, dalla salute alla famiglia, dall’educazione dei ragazzi alla governance e alla politica. Previsti poi dialoghi e tavole rotonde tra donne provenienti dall’Africa, dalla diaspora africana e dall’Italia, rappresentanti di istituzioni, associazioni ed enti locali. Tra le relatrici presenti, la teologa camerunense Helene Yinda, la dottoressa Kindi Taila, le rappresentanti delle donne senegalesi: Billy Angèle, Diop Fatoumata Bintou, Seck Bousso, Ndur Amy.

Per partecipare è sufficiente compilare la scheda di iscrizione.

Scarica il depliant dell’evento con il programma completo e la scheda di iscrizione da compilare.

Per informazioni: Solidarietà e Cooperazione Cipsi, tel: 06.5414894, mail: , web: ufficiostampa@cipsi.it, web: www.cipsi.it.

 

Coordinamento

Solidarietà e Cooperazione CIPSI è un coordinamento nazionale, nato nel 1985, che associa organizzazioni non governative di sviluppo (ONGs) ed associazioni che operano nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale. Solidarietà e Cooperazione CIPSI è nato con la finalità di coordinare e promuovere, in totale indipendenza da qualsiasi schieramento politico e confessionale, Campagne nazionali di sensibilizzazione, iniziative di solidarietà e progetti basati su un approccio di partenariato. opera come strumento di coordinamento politico culturale e progettuale, con l’obiettivo di promuovere una nuova cultura della solidarietà.