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VIDEO Challenging the Crisis a Palermo

 1 febbraio, a Palermo. UNA RISPOSTA GIOVANILE ALLA CRISI ECONOMICA. “MISERIA E POVERTÀ. TRA GIUSTIZIA GLOBALE E AZIONE LOCALE”. Seminario per giovani dai 16 ai 30 anni. PALERMO, 01 Febbraio 2014.

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aggiornamento in corso…

“MISERIA E POVERTÀ. TRA GIUSTIZIA GLOBALE E AZIONE LOCALE” è il titolo del seminario per giovani dai 16 ai 30 anni che si svolgerà a Palermo l’1 febbraio 2014, organizzato da Solidarietà e Cooperazione CIPSI – coordinamento di 30 associazioni di solidarietà internazionale – nell’ambito del progetto “Challenging the Crisis – Sfidare la crisi”, che ha l’obiettivo di creare un network europeo di giovani che autogestiscono e promuovono una campagna di informazione e sensibilizzazione sui temi della giustizia globale e dello sviluppo.

Il seminario intende affrontare le interdipendenze della povertà nord-sud. E in particolare vuole dare ai ragazzi/e, che prenderanno parte al ciclo di incontri, gli strumenti di analisi per poter comprendere come alla base delle ingiustizie e delle povertà globali vi siano cause riconducibili, che accomunano nord e sud est ed ovest. Crisi economica, esclusione sociale, povertà, progressiva riduzione dei diritti sociali ed umani, il grande tema della giustizia ambientale quale pre-requisito per il godimento di ogni diritto, le nuove forme di esclusione a livello locale e globale  richiedono nuovi approcci di analisi per essere affrontate, comprese in un mondo complesso e frammentato.

Il seminario vuole inoltre approfondire il legame tra mafie, economia criminale e povertà a livello globale e come queste riproducano ed incidano sul mantenimento dei fattori di impoverimento.

Il programma prevede in mattinata tre interventi: Riccardo Petrella, economista  e promotore della campagna DIP (Dichiariamo Illegale la povertà) su “Le interdipendenze della povertà nord sud e i dieci principi per dichiarare illegale la povertà”; un intervento di Francesco Del Bene, Sostituto procuratore in servizio presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Palermo, sul  “Legame tra Mafia, esclusione sociale e povertà”; la testimonianza di Donatella Natoli “APS le Balate” e del lavoro che viene svolto dalla biblioteca per arginare la povertà e la miseria partendo dalla cultura, dalla formazione dei bambini e dei ragazzi dell’Albergheria, paradigma delle “nuove periferie del mondo”. Nel pomeriggio  proseguirà con la testimonianza di un giovane siciliano Francesco Armato: “tra necessità di andare e voglia di tornare”; un intervento di Don Franco Monterubbianesi, Fondatore di Capodarco Nazionale sulla la dimensione dell’economia sociale quale prassi concreta di impegno per i giovani per costruire un mondo più giusto. E un Focus su “mafie, economia criminale e povertà a livello globale e locale o come queste incidano sui fattori di impoverimento” con la partecipazione di  Riccardo Petrella e Giorgio Bongiovanni (direttore di Antimafia 2000).

La partecipazione al seminario è gratuita e la scadenza per l’iscrizione è il 29 gennaio  2014. Per iscriversi o per info: Ilaria Signoriello (Cipsi) giovani@cipsi.it

CHALLENGING THE CRISIS. Il CIPSI è partner di “Challenging the Crisis: Promoting Global Justice and Citizens’ Engagement in a Time of Uncertainty” che è un progetto di durata triennale (2013-2016) di educazione allo sviluppo, che si dipana in sei Paesi dell’UE particolarmente affetti dall’incertezza legata all’attuale crisi economica. L’intervento ha ricevuto un sostegno finanziario da parte dell’Unione europea.

Scopo del progetto: l’obiettivo principale del progetto è quello di coinvolgere giovani adulti provenienti da Grecia, Italia, Irlanda, Portogallo, Slovenia e Spagna a sfidare la crisi economica, per promuoverne la capacità di riflettere sulle interdipendenze che legano la disuguaglianza a livello locale e globale e consentire loro di diventare sostenitori attivi della giustizia globale, ancorando in tal modo a quest’ultima le politiche di sviluppo nonostante le misure di austerità che caratterizzano oggi i rispettivi Paesi.

L’approccio progettuale: Attraverso la sua “rete di giovani promotori del cambiamento”, e altre attività di sensibilizzazione basate su metodologie proprie dell’Educazione allo sviluppo, il progetto intende dare nuovo impulso all’impegno ed alla responsabilizzazione dei cittadini europei affinché diventino essi stessi agenti di cambiamento.

La rete giovanile contribuirà a un dialogo pubblico costruttivo sul quadro di sviluppo post 2015 degli Obiettivi del Millennio, per far si che le possibili soluzioni all’ineguaglianza ed all’ingiustizia siano caratterizzate da una dimensione globale, fornendo al contempo uno spazio concreto di azione e mobilitazione ai cittadini Europei. Il progetto cercherà inoltre di sviluppare collaborazioni con i media per promuovere il dibattito e la riflessione sugli aspetti globali della crisi finanziaria e contribuire ad una più ampia comprensione delle tematiche inerenti lo sviluppo globale.

Verrà infine lanciata una campagna a sostegno di una Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE), promossa dai giovani dei paesi fortemente indebitati, quale potente mezzo per influenzare gli sforzi globali verso e oltre il 2015.

Facebook: https://www.facebook.com/challengingthecrisis?fref=ts

Challenging the Crisis is a project co financed by the European Union. The content of this publication are the sole responsibility of Idea and its project partners and can in no way be taken to reflect the views of the European Union.

 

SCARICA PROGRAMMA E INFO: Miseria e Povertà_DEFinitivo (4)

Seminario “Miseria e Povertà. Tra giustizia globale e azione locale”, 1 febbraio 2014, Biblioteca Le Balate, Via della Balate, Palermo (quartiere Albergheria), organizzato dal CIPSI nell’ambito del progetto Challenging the Crisis: Promoting Global Justice and Citizens’ Engagement in a Time of Uncertainty” di durata triennale (2013-2016), di educazione allo sviluppo, che si dipana in sei Paesi dell’UE particolarmente affetti dall’incertezza legata all’attuale crisi economica.

A chi è rivolto il seminario:

Il seminario è rivolto ai giovani dai 16 ai 30 anni, non è necessario essere esperti di cooperazione o in possesso di qualche particolare titolo di studio. I partecipanti che fossero interessati potranno fare richiesta per prendere parte al progetto “Challenging the Crisis” (vd. sotto) e divenire attivatori di un network europeo di giovani che promuoverà una campagna di informazione e sensibilizzazione sui temi della giustizia globale e dello sviluppo.
Sarà garantito un rimborso forfettario per le spese di viaggio da concordare anticipatamente con la segreteria Ilaria Signoriello (Cipsi), mail: giovani@cipsi.it.

Il pranzo verrà offerto dall’organizzazione.

Verrà rilasciato un attestato ufficiale di partecipazione.

La partecipazione al seminario è gratuita e la scadenza per l’iscrizione è il 29 gennaio  2014.

Per iscriversi o per info: Ilaria Signoriello (Cipsi) giovani@cipsi.it

Introduzione al seminario:

Il seminario intende affrontare le interdipendenze della povertà nord-sud ed in particolare vuole dare ai ragazzi/e, che prenderanno parte al ciclo di incontri, gli strumenti di analisi per poter comprendere come alla base delle ingiustizie e delle povertà globali vi siano cause riconducibili,  che accomunano nord e sud est ed ovest. Esclusione sociale, povertà, progressiva riduzione dei diritti sociali ed umani, il grande tema della giustizia ambientale quale pre-requisito per il godimento di ogni diritto, le nuove forme di esclusione a livello locale e globale  richiedono nuovi approcci di analisi per essere affrontate, comprese in un mondo complesso e frammentato.

“La povertà non è un fatto di natura, inevitabile come la pioggia, ma è il risultato di processi sociali, culturali, economici e politici. Un’economia ingiusta e una società ineguale comportano la creazione dei fattori strutturali all’origine dei processi d’impoverimento, come dimostra l’aumento scandaloso dei poveri in Italia.

Non si nasce poveri ma si diventa impoveriti!

Per questo occorre non limitarsi a curare i sintomi o gli aspetti dolorosi della povertà, ma è necessario intervenire sulle cause strutturali dell’impoverimento.”(Manifesto della Campagna DIP).

Il seminario vuole inoltre approfondire il legame tra mafie, economia criminale e povertà a livello globale e come queste riproducano ed incidano sul mantenimento dei fattori di impoverimento.

La scelta del luogo è significativa e vuole legare riflessione e prassi, pensiero ed azione. Ballarò è uno dei quartieri più difficili e poveri di Palermo, con una forte incidenza della componente immigrata, oltre ad una forte presenza del potere criminale. Un’immersione in una delle tante periferie del mondo, dove le ingiustizie e le violazioni dei diritti umani e sociali si sommano, ma dove forte emerge lo spirito di solidarietà e il lavoro incessante di tanti attori sociali.

Biblioteca le Balate, Palermo: La Biblioteca dei bambini e dei ragazzi Le Balate è localizzata nel cuore del Centro Storico di Palermo, vicino al mercato popolare di Ballarò. Il contesto sociale è certamente di grande disagio economico e culturale, perché in questa parte della città vivono un gran numero di famiglie povere e di famiglie di immigrati provenienti dall’Africa e dall’Asia; la proposta rivolta a bambini e ragazzi è molto innovativa nei metodi, con ricadute importanti nella vita scolastica ma anche nella vita quotidiana.

Programma del seminario

Ore 10.00-17,30

10,00 Saluti del Presidente dell’APS Le Balate Tommaso Calamia

Introduzione al progetto Challenging the Crisis Ilaria Signoriello (Cipsi)

11,00-12,00 Riccardo Petrella, economista, docente all’Università di Lovanio (Belgio) e promotore della campagna DIP (Dichiariamo Illegale la povertà): “Le interdipendenze della povertà nord sud e i dieci principi per dichiarare illegale la povertà.”

12,00-13,00 Francesco Del Bene – Sostituto procuratore in servizio presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Palermo.  Legame tra Mafia, esclusione sociale e povertà

 13,00 -13,45 testimonianza di Donatella Natoli “APS le Balate” e del lavoro che viene svolto dalla biblioteca per arginare la povertà e la miseria partendo dalla cultura, dalla formazione dei bambini e dei ragazzi dell’Albergheria, paradigma delle “nuove periferie del mondo”.

13.45-14.00:  Lunch Break

14,00 14,30 Testimonianza di un giovane siciliano Francesco Armato: “tra necessità di andare e voglia di tornare”.

14,30-15,00: Don Franco Monterubbianesi, Fondatore di Capodarco Nazionale: la dimensione dell’economia sociale quale prassi concreta di impegno per i giovani per costruire un mondo più giusto.

15,00-16,30 Focus su “mafie, economia criminale e povertà a livello globale e locale o come queste incidano sui fattori di impoverimento.”

– Riccardo Petrella docente all’Università di Lovanio (Belgio) e promotore della campagna DIP (Dichiariamo Illegale la povertà)

– Giorgio Bongiovanni: direttore di Antimafia 2000.

 16,30 – 17,30 dibattito e conclusioni

CHALLENGING THE CRISIS

CIPSI è partner di “Challenging the Crisis: Promoting Global Justice and Citizens’ Engagement in a Time of Uncertainty” un progetto di durata triennale (2013-2016) di educazione allo sviluppo che si dipana in sei Paesi dell’UE particolarmente affetti dall’incertezza legata all’attuale crisi economica. L’intervento, che ha ricevuto un sostegno finanziario da parte dell’Unione europea, è realizzato da un partenariato composto da IDEA – Irish Development Education Association (Irlanda), FTH – Fair Trade Hellas (Grecia), CIPSI – Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale (Italia), FCRE – Fondazione Culturale Responsabilità Etica (Italia), IMVF – Instituto Marquês de Valle Flôr (Portogallo), SLOGA – SLOvenian Global Action (Slovenia) e EsF – Fundación Economistas sin Fronteras (Spagna).

Scopo del progetto: l’obiettivo principale del progetto è quello di coinvolgere giovani adulti provenienti da Grecia, Italia, Irlanda, Portogallo, Slovenia e Spagna per promuoverne la capacità di riflettere sulle interdipendenze che legano la disuguaglianza a livello locale e globale e consentire loro di diventare sostenitori attivi della giustizia globale, ancorando in tal modo a quest’ultima le politiche di sviluppo nonostante le misure di austerità che caratterizzano oggi i rispettivi Paesi.

L’approccio progettuale: Attraverso la sua “rete di giovani promotori del cambiamento”, e altre attività di sensibilizzazione basate su metodologie proprie dell’Educazione allo sviluppo, il progetto intende dare nuovo impulso all’impegno ed alla responsabilizzazione dei cittadini europei affinché diventino essi stessi agenti di cambiamento.

La rete giovanile contribuirà a un dialogo pubblico costruttivo sul quadro di sviluppo post 2015 degli Obiettivi del Millennio, per far si che le possibili soluzioni all’ineguaglianza ed all’ingiustizia siano caratterizzate da una dimensione globale, fornendo al contempo uno spazio concreto di azione e mobilitazione ai cittadini Europei. Il progetto cercherà inoltre di sviluppare collaborazioni con i media per promuovere il dibattito e la riflessione sugli aspetti globali della crisi finanziaria e contribuire ad una più ampia comprensione delle tematiche inerenti lo sviluppo globale.

Verrà infine lanciata una campagna a sostegno di una Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE), promossa dai giovani dei paesi fortemente indebitati, quale potente mezzo per influenzare gli sforzi globali verso e oltre il 2015.

Facebook: https://www.facebook.com/challengingthecrisis?fref=ts

Challenging the Crisis is a project co financed by the European Union. The content of this publication are the sole responsibility of Idea and its project partners and can in no way be taken to reflect the views of the European Union.

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RELATORI

Calogero Gaetano Paci – Sostituto procuratore in servizio presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Palermo – Presidente della Fondazione Progetto Legalità. si è occupato di indagini sull’economia criminale e ha collaborato alla stesura del libro “Poteri criminali e crisi della democrazia” http://www.mimesisedizioni.it/Eterotopie/Poteri-criminali-e-crisi-della-democrazia.html?Itemid=0

Riccardo Petrella – economista, è docente di Mondializzazione presso l’Università Cattolica di Lovanio (Belgio) e insegna anche alla Libera Università di Bruxelles. È tra i fondatori del Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre. Da sempre impegnato per la difesa dei beni comuni, continua a sollecitare i governi a riappropriarsi di tali beni attraverso gestioni pubbliche e democratiche. Si definisce un ‘operaio della parola’, presente ovunque è possibile proporre soluzioni alternative alla mondializzazione dell’economia di mercato. Attualmente è il promotore dell’iniziativa internazionale “Dichiariamo illegale la povertà”.

Ha lavorato per moti anni alla Commissione Europea di Bruxelles. Nel 1991 ha fondato il Gruppo di Lisbona per analizzare i cambiamenti della globalizzazione.  Nel 1997 istituisce insieme al Cipsi il Comitato Internazionale per il Contratto Mondiale dell’Acqua. Nel 2001 pubblica Il manifesto dell’acqua, dove si afferma che l’acqua deve essere considerata come ‘bene comune’, patrimonio dell’umanità.  Nel 2007 ha pubblicato Una nuova narrazione del mondo.

Don Franco Monterubbianesi – Fondatore della Comunità di Capodarco Nazionale e Presidente dell’Associazione Internazionale Noi Ragazzi del Mondo.

Giorgio Bongiovanni – Dall’anno 2000 Giorgio Bongiovanni è direttore del mensile ANTIMAFIADuemila (presentata in anteprima a Palermo il 25 marzo del 2000 e uscita in edicola dal successivo mese di aprile; presente in Internet all’indirizzo www.antimafiaduemila.com), testata specializzata di informazione su Cosa Nostra ed organizzazioni criminali connesse, edita dall’associazione culturale Falcone e Borsellino di cui è presidente. Nel 2001 Giorgio Bongiovanni riesce ad ottenere un’eccezionale intervista con il collaboratore di giustizia Salvatore Cancemi, ex boss della Commissione di Cosa Nostra, che porta alla realizzazione del libro “Riina mi fece i nomi di… (pubblicato dalla Massari editore nel 2002).

Nel luglio del 2003, raccoglie in un libro dal titolo Giustizia e Verità, gli scritti inediti del magistrato rimasti intatti nel suo studio dopo la sua tragica scomparsa. Il libro verrà presentato a Palermo in occasione dell’undicesimo anniversario della strage di via d’Amelio insieme ad alcuni magistrati della procura di Palermo.

Il 5 novembre 2005 a Piazza Armerina (EN) Giorgio Bongiovanni riceve il “Premio Rocco Chinnici” per la categoria  destinata ad esponenti della società civile “che si sono distinti nella lotta alla criminalità, mafiosa e non, e nell’impegno per l’affermazione della legalità”. La manifestazione è insignita della Medaglia d’argento del Presidente della Repubblica e vanta il Patrocinio del Senato della Repubblica unitamente al Patrocinio della Camera dei Deputati.
Nel 2010 scrive con Lorenzo Baldo (vicedirettore di ANTIMAFIADuemila) il libro “Gli ultimi giorni di Paolo Borsellino” edito dalla Aliberti editore.

Donatella Natoli: 

“Mi chiamo Donatella Natoli, sono medico per scelta infatti nessuno della mia famiglia era medico prima di me. Ho lavorato 17 anni all’Università, 21 anni in Ospedale e dieci anni sul territorio, con periodi di sovrapposizione Ospedale-Università, ma anche Ospedale-territorio.

Gli anni di lavoro universitario sono stati  abbastanza esaltanti, erano gli anni in cui era appena stata varata la riforma ospedaliera (1968) e si discuteva moltissimo per cercare di realizzare una riforma sanitaria che includesse il concetto e la pratica di prevenzione primaria e secondaria accanto a quelli di diagnosi, cura e riabilitazione; riforma sanitaria, varata nel 1978, legge 833, che pur venuta fuori da una lunga mediazione fra concezioni diverse della salute e della malattia ha istituito un buon Sistema Sanitario Nazionale, in cui per la prima volta tutti i livelli di assistenza sanitaria erano estesi a tutti i cittadini.

In quegli anni, sono rimaste indelebilmente impresse in me le discussioni appassionate sul concetto di salute, secondo l’OMS “benessere fisico, psichico e sociale”, che si sviluppavano in tutta Italia attorno al gruppo di Giulio Maccacaro, Giovanni Berlinguer, Massimo Gaglio, Giorgio Bert ed altri, ed una collana di volumi che aveva per nome “Medicina e potere”.  Dal nord-est inoltre il riferimento era il gruppo di Franco Basaglia che voleva rivoluzionare le pratiche violente degli ospedali psichiatrici e costruire una psichiatria alternativa.

Sono rimaste dentro di me le relazioni profonde costruite con gli studenti non solo nelle discussioni sulla riforma, ma anche per sviluppare le conoscenze sul campo, p.e. verificare quanto i contesti urbani, lasciati in situazione di estremo degrado, influissero su alcune malattie infettive, quasi scomparse nei paesi europei e da noi ancora floride; ricordo lo stupore e il disappunto della nostra accademia universitaria quando le nostre ricerche furono pubblicate su un’importante rivista scientifica. Erano le case fatiscenti e la situazione delle fognature la causa di morti, disabilità e malattie.

In quegli anni cercavamo di praticare i concetti di medicina sociale, che facevano dipendere il mantenimento e la promozione della salute  dalle conoscenze, e quindi lavoravamo per la socializzazione delle informazioni quale base di una pratica comune di prevenzione primaria e secondaria per il benessere di ciascuno. Questa possibilità è diventata più realizzabile quando ho lavorato sul territorio, in un servizio istituzionale, per dieci anni, distretto socio-sanitario sperimentale.

Poi ho avuto alcune responsabilità politiche, sono stata ancora in Ospedale, sul territorio con compagne e compagni di strada ho sviluppato progetti con ragazzi con grave disagio, con donne emarginate, con mamme e bambini piccoli.

Ora, ancora con tante compagne con le quali ci ritroviamo, anche con qualche intervallo di tempo, siamo in uno spazio bello, trasformato in una biblioteca dei bambini e dei ragazzi, dove speriamo che essi possano sviluppare il loro pensiero, ritrovare una dimensione di armonia per la loro vita immediata, spesso stravolta, e riescano anche a costruire un progetto di vita.

Il passo dalla pratica medica verso un’attività culturale, apertura della Biblioteca Le Balate, è stato breve. Sono profondamente convinta che chi è in una situazione di gravissima fragilità socio-economica-culturale deve trovare sul suo cammino qualche opportunità che gli consenta di aggrapparsi e poi sviluppare autonomia e prendere in mano la propria vita. La creazione di luoghi d’incontro e di scambio, la presenza di libri quali strumenti di conoscenze e di acquisizione di competenze, possono essere importanti per intraprendere un percorso di riscatto che fa stare bene fisicamente e psicologicamente ma che soprattutto potrebbe convincere che dalla condizione di disagio si può uscire”.

Continua a leggere qui:

http://www.enciclopediadelledonne.it/index.php?azione=pagina&id=868

Francesco Armato è nato a Palermo nel 1985. Dopo aver svolto studi storici, ha conseguito la laurea magistrale in “Editoria e Scrittura” presso l’Università La Sapienza di Roma con una tesi di letteratura comparata sull’opera di Stefano D’Arrigo Horcynus Orca e sulle riscritture contemporanee dell’Odissea. Nel 2011 ha lavorato presso l’Istituto Italiano di Cultura di Atene. Nel 2013, per l’editore Cosmo Iannone, ha pubblicato “Premiata Compagnia delle poete”.
Autore di diversi articoli e saggi di argomento storico e di critica letteraria, è uno degli ideatori del marchio editoriale «il Palindromo» e della rivista online di approfondimento culturale «il Palindromo. Storie al rovescio e di frontiera».
IL PALINDROMO. Come idea «il Palindromo» nasce nel dicembre del 2010 per accogliere intermittenti impulsi creativi e allo stesso tempo dar voce e spazio a giovani studiosi, ricercatori e artisti. Il primo passo del gambero (simbolo identificativo del marchio “il Palindromo”) avviene nel marzo 2011 con la nascita del trimestrale online a carattere monografico «il Palindromo. Storie al rovescio e di frontiera». Multidisciplinarietà o ancor meglio transdisciplinarietà come unico credo per scandagliare a 360° il macro-tema affrontato in ogni numero: grande rilievo alle arti figurative grazie alla collaborazione di un cospicuo numero di artisti e illustratori; attenzione sempre crescente verso l’universo musicale, ampio spazio alle scienze sociali e tante indagini e riflessioni critiche racchiuse in rubriche dal titolo rigorosamente palindromo.
Alla pubblicazione della rivista si sono progressivamente affiancati eventi culturali – presentazioni, concerti e mostre – sempre all’insegna della transdisciplinarietà, unica e naturale strada verso un’autentica prospettiva palindroma. Questa prima esperienza ha aiutato «il Palindromo» a reinventarsi raggiungendo una nuova dimensione, fino a costituirsi, tra il 2012 e il 2013, quale piccola casa editrice e promoter culturale.

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Ufficio stampa

Solidarietà e Cooperazione CIPSI è un coordinamento nazionale, nato nel 1985, che associa oltre 40 organizzazioni non governative di sviluppo (ONGs) ed associazioni che operano nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale. Solidarietà e Cooperazione CIPSI è nato con la finalità di coordinare e promuovere, in totale indipendenza da qualsiasi schieramento politico e confessionale, Campagne nazionali di sensibilizzazione, iniziative di solidarietà e progetti basati su un approccio di partenariato. opera come strumento di coordinamento politico culturale e progettuale, con l’obiettivo di promuovere una nuova cultura della solidarietà.