mercoledì, Luglio 17, 2024
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Europa sì, Europa no! Ma che Europa vogliamo?

CIPSI: Europa si, Europa no! Ma che Europa vogliamo?

 

Barbera (Solidarietà e Cooperazione CIPSI): “L’Europa, come l’Italia, ha bisogno di una politica che lavori per azzerare lo ‘Spread Umano’ tra la realtà quotidiana della qualità di vita dei cittadini e i diritti fondamentali, garantendo e tutelando i beni comuni essenziali. Vogliamo gli Stati Uniti d’Europa sognati dai padri fondatori e una politica unica europea, coerente e al servizio di tutti i cittadini”.

 

Roma, 12 maggio 2014 – “In questo contesto di crisi generale e di aumento della miseria, il chiederci se l’Europa è la colpa o è la soluzione, è l’ennesimo trabocchetto politico per non affrontare il problema”, afferma Guido Barbera, presidente di Solidarietà e Cooperazione CIPSI, coordinamento di 31 associazioni di solidarietà e cooperazione internazionale. “L’Euro è uno strumento di un’Europa incompiuta a cui manca la guida di una politica unitaria. Necessario, ma senza guida, invece di favorire gli europei, l’Euro travolge i più deboli! Per adempiere al suo ruolo, l’Europa deve completare la sua costituzione ed arrivare al più presto ad una reale politica europea unitaria, indispensabile per garantire i suoi beni comuni, a partire dai suoi cittadini”.

Per questo, il CIPSI chiede ai candidati al nuovo parlamento, di impegnarsi ad azzerare lo “spread umano” tra la qualità di vita ed i diritti fondamentali, impegnandosi in particolare sui seguenti punti:

1) costruire gli Stati Uniti d’Europa, fondati sulle diversità e i valori di tutti i suoi popoli.Un’Europa capace di una politica coerente ed unitaria per garantire convivenza, tutela dei beni comuni, dei diritti e dello spread sociale ed umano. Un’Europa aperta al mondo. Un’Europa dei cittadini, non della finanza, non dell’euro, basata sull’equità e la redistribuzione fiscale della ricchezza, non su fiscal compact. Un’Europa che tuteli le fasce deboli della popolazione. 

2) Garantire il diritto al lavoro per tutti: solo con un lavoro sicuro i giovani e ogni cittadino possono contribuire attivamente ad una autentica ‘polis’ dove i cittadini sono protagonisti della vita comunitaria. Il reddito minimo garantito, non è un dovere, ma un diritto a tutela della vita. Il reddito minimo per una vita dignitosa per i disoccupati, per i giovani, per chi ha perso il lavoro, per le famiglie in difficoltà …;

3) Garantire la creazione di un area di integrazione euro-mediterranea,  superando il concetto dell’emergenza migrazione che riguarda alcuni paesi europei “di frontiera”, con una politica unitaria di cooperazione ed integrazione, valorizzando il ruolo dei migranti e garantendo a tutti, in modo particolare alle bambine e ai bambini, parità di diritti e tutela contro ogni forma di discriminazione.

4) Definire una nuova identità della cooperazione, passando dai bisogni e dagli interessi, ai diritti. La Cooperazione è parte dell’identità di una politica a servizio dei cittadini e dei popoli. Un dovere etico e morale: non aiuto, non interesse.

5) Garantire la tutela dei beni comuni, in particolare dell’acqua pubblica, contro ogni tentativo di mercificazione, facilitando forme di gestione e tutela partecipata dei cittadini e definendoneun regime giuridico.

6) Assicurareil riconoscimento da parte dell’Unione europea del diritto umano all’acqua ed ai servizi igienico-sanitari, sanciti dall NU, attraverso una specifica legislazione.

7) Costruire una difesa unica europea con una forte riduzione delle spese e degli investimenti militari per i singoli Stati, ridefinendo programmi di difesa ed acquisti di nuovi armamenti.

Barbera conclude: “Con questo appello chiediamo che queste proposte siano messe al centro della campagna elettorale e delle attività del nuovo Parlamento europeo e della nuova Commissione. L’Europa potrà sopravvivere solo se tornerà ai valori delle sue origini. Europa, deve significare: giustizia sociale, responsabilità ambientale, democrazia e pace. Di questa Europa abbiamo bisogno. La scelta e la sua realizzazione, è nelle nostre mani”.

Ufficio Stampa: Nicola Perrone, ufficiostampa@cipsi.it, cel.329.0810937

 

 

Ufficio Stampa: Nicola Perrone, ufficiostampa@cipsi.it, cel.329.0810937

 

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Ufficio stampa

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