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Nuovo Rapporto Unicef/Oms su acqua potabile e servizi igienici

Nuovo rapporto UNICEF/OMS su acqua potabile e servizi igienico sanitari.

8 maggio 2014 – Secondo il nuovo rapporto UNICEF/OMS “Progress on drinking water and sanitation: 2014 update”, dal 1990 circa 2 miliardi di persone in tutto il mondo hanno avuto accesso a servizi igienico sanitari migliorati e 2,3 miliardi accesso ad acqua potabile da fonti migliorate. Di questi, quasi 1,6 miliardi hanno tubature che portano l’acqua alle loro case. 902 milioni di persone che vivono in aree rurali – più di un quarto della popolazione mondiale che vive in queste aree- praticano ancora defecazione all’aperto.

Il rapporto sottolinea ancora la disparità che persiste tra le aree urbane e rurali nell’accesso ad acqua pulita e a migliori servizi igienici.

Più della metà della popolazione mondiale vive nelle città, e le aree urbane sono maggiormente fornite con acqua e servizi igienici rispetto alle aree rurali. Questo divario sta però diminuendo. Nel 1990, più del 76% delle persone che vivevano nelle aree urbane aveva accesso a servizi igienico sanitari migliorati, rispetto al solo 28% nelle aree rurali. Dal 2012, l’80% degli abitanti delle aree urbane  e il 47% degli abitanti delle aree rurali hanno accesso a servizi igienici più adeguati.

Nel 1990, il 95% delle persone che vivevano nelle aree urbane potevano bere acqua migliorata, rispetto al 62% nelle aree rurali. Dal 2012, il 96% delle persone che vivono nelle città e l’82% di quelle che vivono in aree urbane ha accesso a fonti di acqua migliorata.

Nonostante questi progressi, nel mondo ancora persistono le diseguaglianze a livello geografico, socio culturale ed economico nell’accesso ad acqua potabile e servizi igienici migliorati.

Oltre alle disparità tra le aree urbane e rurali, ci sono spesso grandi differenze nell’accesso all’interno delle città. Le persone che percepiscono un reddito basso e vivono in accampamenti informali o illegali, o alle periferie delle città, o nelle piccole città hanno meno probabilità di avere accesso a forniture di acqua migliorata o migliori servizi igienici.

“Quando non riusciamo a garantire uguale accesso a fonti di acqua migliorata e servizi igienico sanitari falliamo nei confronti dei bambini più poveri e più vulnerabili e nei confronti delle loro famiglie”, ha dichiarato Sanjav Wijesekera, Responsabile UNICEF per il Programma Acqua e Servizi igienico sanitari. “Se speriamo di vedere bambini più in salute e con migliore istruzione, ci deve essere maggiore equità e un più giusto accesso a fonti di acqua migliorata e servizi igienico sanitari”.

 

Ufficio stampa

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