Solidarietà internazionale n. 4. Copertina: il Mare monstrum

È uscito il n. 4/2014

IN QUESTO NUMERO. Copertina: Il Mare monstrum

 Senza Firma: 

Gaza, Ucraina, Siria, Libia, Sudan, Nigeria… NON ABBIAMO PIÙ PAROLE.

 

La Copertina: Il Mare monstrum

La strage continua, con gli sbarchi di immigrati che fuggono da realtà inumane. Il Mediterraneo continua a essere un cimitero. Il luogo nel quale muoiono le speranze di migliaia di persone in cerca di protezione e di una vita dignitosa.

1. Strage continua. Intervista a N. Grigion a cura di N. Perrone

2. Un popolo di fantasmi di R. Marcone

3. Accoglienza al tempo e al massimo ribasso di V. Albanesi

 

Banning Poverty 2018 – Iniziativa “Dichiariamo illegale la povertà” 1/5

Per tutto il 2014 Solidarietà internazionale continuerà gli approfondimenti dei dossier dedicati all’iniziativa “Dichiariamo illegale la povertà” (DIP). In questo numero raccontiamo una delle realtà più importanti per eliminare strutturalmente l’impoverimento: i beni comuni, dal pensare globale all’agire locale. Dietro l’alibi della sovranità e della sicurezza di ciascun popolo, prevale la pratica dell’accaparramento dei beni del pianeta, da parte dei grandi gruppi multinazionali privati industriali, commerciali e finanziari. Banning Poverty 2018 4/5 a cura di N. Perrone; I beni comuni pubblici mondiali di R. Petrella, Il Pianeta Terra e i beni comuni di R. Lembo, Le buone pratiche della condivisione di P. Sentinelli, Qui si vive l’infinito, al femminile di G. Zoni.

 

L’intervista

IL SINDACO SCALZO: a tu per tu con Renato Accorinti.

Attivista, pacifista, politico. Una vita spesa per affermare i di- ritti, soprattutto degli ultimi. Renato Accorinti, 60 anni, sindaco di Messina dal 2013. Da sempre attivo nella difesa dei diritti civili, dell’ambiente e nella lotta alle mafie. Una vita segnata dall’impegno sociale: il pacifismo e la nonviolenza, la legalità, la militanza personale ambienta- lista, la spiritualità. Promotore e attivista di molti e diversi movimenti e associazioni: dal movimento No al Ponte al movimento nonviolento messinese, dalla Lega degli Obiettori di Coscienza alle lotte di Comiso contro l’installazione di una base Nato, dalla difesa del popolo tibetano alla campagna ‘La natura ci salverà’. Poi l’ingresso nelle istituzioni. Renato Accorinti incarna un modello che unisce politica, amministrazione, valori. Ha unito e diviso la città, come nessun sindaco aveva fatto prima. I suoi sostenitori lo difendono a spada tratta, lo ritengono portatore di un messaggio “rivoluzionario” che va al di là della gestione della macchina amministrativa. È stato ricevuto da Papa Francesco nel maggio scorso, quando è andato scalzo in Vaticano.

di E. Melandri

 

Le rubriche di “Solidarietà internazionale”: Punti di vista di commento, analisi, riflessione di 

Gianni Caligaris (Giorni e notti),  

Ranzie Mensah (Canada e multiculturalità)

Carlos Ciade Castellanos (Piccoli visitatori inaspettati)

Giancarla Codrignani (Quante più di duecento?),

Roberto Musacchio (Europa: come prima, più di prima),

Khalid Chaouki (Immigradi e cooperazione)

Guido Barbera (La manipolazione comunicativa)

Racconti di minoranze di Michele Zanzucchi (Gli indù sotto il ponte di Karachi)

 

Giro di radar

Enel bocciata, di L. Manes

Il progetto del consorzio HidroAysén, guidato dalla controllata Enel Endesa, è stato bocciato. Per motivi ambientali e di reinsediamento delle popolazioni. Sette miliardi di dollari risparmiati.

Democrazia interrotta, di C. Morsolin

Il governo del nuovo possidente Cartes consegna le risorse del paese alle multinazionali. Uomo d’affari, prestato alla politica, blocca la riforma agraria. Movimenti sociali criminalizzati.

La babele Ucraina, di L. Giallombardo Paese multietnico con voglia di cambiamento. Lo scontro tra chi guarda l’Europa e chi la Russia. Dietro tutto gli interessi legati al gas e al petrolio. Quando si arriverà a un compromesso?

Animali nel lager, di N. Rinaldi

Costretti in celle piccole, lerce, vetuste. Il Niger è uno dei paesi più poveri del mondo, dove permangono malnutrizione, alta mortalità infantile, latitanza di servizi sanitari e molto altro. Ma la povertà non può essere una scusa. In quel giardino l’Africa si giocano i suoi valori fondanti.

Hip hop per la pace, di E. Pochi.

Artisti di strada, con il rap, i graffiti, i balli e la musica: la cultura contro le violazioni di diritti umani. Rappresenta un’alternativa alla politica, alla violenza, alla brutalità della quotidianità con la quale migliaia di giovani palestinesi sono costretti a convivere. E oggi la strage di Gaza.

Dopo la crisi, la crisi, di F. Tacchia

Una ‘catastrofe globale’ sul fronte dei diritti sociali ed economici: 27 milioni di disoccupati e 13 milioni di nuovi poveri in Europa. Aumentano le disuguaglianze. L’Italia cenerentola per molte voci della spesa sociale: disoccupazione, malattia, invalidità, infanzia, edilizia sociale e lotta all’esclusione.

La tutela dei soggetti deboli, di P. Cendon.

La tutela dei soggetti deboli e le nuove funzioni dell’amministrazione di sostegno. Finora gli interventi sono stati spesso disomogenei, per settori di notevole rilievo politico e sociale. Si tratta di ‘persone indebolite’, poveri di cittadinanza, precari, segregati o isolati, abbandonati a se stessi, individui che sono impossibilitati a “farcela” da soli.

 

E ancora: le segnalazioni e la bacheca con eventi, appuntamenti e consigli editoriali a cura di Andrea Fogar.

 

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