17 ottobre, Roma: “Stop povertà”, da Miseria Ladra
ROMA 17 OTTOBRE DAVANTI MONTECITORIO DALLE ORE 10:00 ALLE 18:00
Giornata Mondiale per l’eliminazione della povertà.
Presidio davanti Montecitorio promossa da Miseria Ladra, campagna di Gruppo Abele e Libera con l’adesione delle realta del sociale e del terzo settore.
Appuntamento Venerdì 17 ottobre ore 10.00.
Interventi, microfono aperto, staffetta podistica intorno alle strade del Parlamento.
Libera: “Un italiano su quattro vive in condizioni di povertà. Rendiamo illegale la povertà nel nostro paese: diritti e dignità per tutti e tutte.
In occasione della Giornata Mondiale per l’eliminazione della povertà che si celebra venerdi 17 ottobre, Miseria Ladra, la campagna del Gruppo Abele e Libera con l’adesione di tante realtà del sociale, associazioni di volontariato, studentesche , le cooperative sociali, associazioni cattoliche promuove un sit-in a Roman davanti Montecitorio dalle 10 alle 18 con la parola d’ordine Stop alla povertà, diritti e dignità per tutti e tutte. Sono previsti interventi dei rappresentanti delle realtà del sociale e del volontariato. un microfono aperto darà voce ad alcune delle vittime della crisi. Inoltre una staffetta podistica si alternera’ tutto il giorno intorno alle strade del Parlamento con gli atleti che indosseranno le maglie con la scritta STOP POVERTA’ e i numeri della crisi. Alle ore 18.00 l’iniziativa proseguirà presso il Sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano, attorno alla Lapide in onore delle vittime della miseria.
“Circa 16 milioni di persone- commenta Giuseppe De Marzo, coordinatore nazionale della campagna Miseria Ladra– pari al 26% della popolazione del nostro paese vivono in condizioni di povertà. Sul versante occupazionale viviamo una crisi senza precedenti: oltre 3,2 milioni di disoccupati, più del 44% di disoccupazione tra i giovani con punte ben oltre il 60% al sud, 4 milioni di precari. Davanti a questi numeri non c’è piu’ tempo da perdere: è necessario un impegno della politica con provvedimenti strutturali per rendere illegale la povertà nel nostro paese. Senza una lotta concreta, efficace alla povertà non c’è futuro ”.
“Non c’è, più tempo da perdere- prosegue i promotori dell’iniziativa – i dati del 2013 denunciano e confermano un ulteriore peggioramento delle condizioni economiche e sociali. Aumento della povertà, maggiori ingiustizie sociali ed ambientali, frammentazione della coesione sociale, corruzione, limitazioni e tagli nell’erogazione dei servizi sociali, rendono ancora più macroscopiche le diseguaglianze, favorendo la spirale negativa che riproduce la crisi. Il quadro normativo europeo complica ulteriormente le cose. Le politiche di austerità ed i trattati di stabilità e governance hanno inibito la spesa pubblica e in particolar modo quella sociale, considerata come un costo insopportabile. o. I dati, gli studi effettuati, la storia europea e la nostra Costituzione considerano invece la spesa sociale e gli investimenti pubblici non solo un dovere etico-istituzionale ma uno strumento fondamentale per il rilancio dell’economia. Con un obiettivo preciso: rendere illegale la povertà”
Associazioni promotrici
Gruppo Abele, Libera, BIN, Cilap Italia, Comitato 16 novembre, Forum Nazionale Agricoltura Sociale, Cipsi, ATD Quarto Mondo, Rete della Conoscenza, UDS, Link – Coordinamento universitario, FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap
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La povertà è oggi il principale problema del nostro paese. Secondo i dati del rapporto Istat del 2013 sono più di 10 milioni le persone in povertà relativa e 6 milioni in quella assoluta. Per Eurostat un italiano su tre è a rischio povertà. I minori indigenti sono passati da 723 mila a 1 milione e 434 mila. Il rischio di rimanere in condizioni di indigenza nel nostro paese è tra i più alti d’Europa: 32,3% rispetto alla media del 26%. Anche la dispersione scolastica ha subito un impennata, arrivando al 17,6% contro il 13,5% della media europea. Gli homeless sono aumentati: se ne stimano circa 50 mila, soprattutto a nord-ovest (38,8%). Il 63% delle famiglie ha ridotto la spesa alimentare. Il 40% vive in condizioni di deprivazione materiale; una famiglia su quattro soffre di deprivazione materiale grave. Sul versante occupazionale viviamo una crisi senza precedenti: oltre 3,2 milioni di disoccupati, più del 44% di disoccupazione tra i giovani con punte ben oltre il 60% al sud, 4 milioni di precari. La commissione Ue sull’occupazione «Employment and Social Developments in Europe Review» denuncia come anche il 12% degli occupati non riesce più ad arrivare a fine mese. Solo Romania e Grecia hanno percentuali di working poor più elevate delle nostre.
In un paese così diseguale e precario sono le mafie a trarre grandi benefici: 54 i clan impegnati in attività di riciclaggio e usura. Anche il nostro territorio viene colpito dalla crisi ed usato in maniera criminale per ottenere profitto a discapito della popolazione e delle generazioni che verranno. Sono 93,5 i crimini ogni giorno contro l’ambiente, aumentati del 170% negli ultimi tre anni, come denuncia l’ultimo rapporto sulle ecomafie di Legambiente. La corruzione si sostituisce al rispetto delle regole e della convivenza fondata sulla certezza del diritto, inquinando ulteriormente il clima della nostra democrazia.
E’ per queste ragioni che è stata promossa dal Gruppo Abele, con il sostegno di Libera e l’adesione di oltre 1000 realtà del sociale e del volontariato laico e cattolico, la campagna Miseria Ladra. Attraverso la sua piattaforma e le sue proposte, Miseria Ladra vuole proporre una visione ed un approccio teso a difendere l’interesse generale, contrastando le mafie all’interno di una visione europeista fondata sulla cultura dei diritti e del welfare come elemento di civiltà.
Le proposte della campagna intervengono sia su situazione emergenziali e contingenti che vanno affrontate e risolte nell’immediato, come il blocco degli sfratti, l’utilizzo dei beni confiscati per fini sociali e la residenza per i senza fissa dimora, sia sulle cause strutturali della povertà e della crisi, attraverso proposte da attuare nel medio e lungo periodo come la rinegoziazione del debito pubblico. Le proposte di Miseria Ladra sono per queste ragioni suddivise a livello territoriale, nazionale ed europeo.
Non c’è, del resto, più tempo da perdere di fronte a un trend inequivocabile: ogni anno è sempre peggio. I dati del 2013 denunciano e confermano un ulteriore peggioramento delle condizioni economiche e sociali. Aumento della povertà, maggiori ingiustizie sociali ed ambientali, frammentazione della coesione sociale, corruzione, limitazioni e tagli nell’erogazione dei servizi sociali, rendono ancora più macroscopiche le diseguaglianze, favorendo la spirale negativa che riproduce la crisi.
Il quadro normativo europeo complica ulteriormente le cose. Le politiche di austerità ed i trattati di stabilità e governance hanno inibito la spesa pubblica e in particolar modo quella sociale, considerata come un costo insopportabile. Mentre le banche hanno ricevuto sostegni per 4 mila miliardi di euro, vengono negati i fondi per affrontare la gravissima condizione in cui versa il nostro continente ed il futuro della pacifica convivenza dei popoli europei, imponendo ulteriori tagli alla spesa sociale e bloccando gli investimenti pubblici. Una situazione già oggi insostenibile: 126 milioni di poveri, 43 milioni di affamati e 27 milioni di disoccupati testimoniano la crisi sociale ed economica del continente, ulteriormente accentuata nei paesi del mediterraneo.
I dati, gli studi effettuati, la storia europea e la nostra Costituzione considerano invece la spesa sociale e gli investimenti pubblici non solo un dovere etico-istituzionale ma uno strumento fondamentale per il rilancio dell’economia. Con un obiettivo preciso: rendere illegale la povertà.
In occasione della Giornata Mondiale per l’eliminazione della povertà che si celebra venerdi 17 ottobre il Gruppo Abele, Libera, BIN, Cilap Italia, Comitato 16 novembre, Forum Nazionale Agricoltura Sociale, Cipsi, ATD Quarto Mondo, Rete della Conoscenza, UDS, Link – Coordinamento universitario, FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap promuovono un sit-in davanti Montecitorio a partire dalle ore 10:00.
Link: http://www.libera.it/flex/cm/
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