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I giovani sfidano la crisi con l’economia sociale: il 5 a Fermo la Campagna “Change the Economy”

I giovani sfidano la crisi con leconomia sociale, il welfare comunitario e la finanza etica. Parte la Campagna Change the Economy: think Social!”. Il 5 settembre a Fermo.

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Roma 1 settembre 2015Oltre 11 milioni di persone, circa il 4,5% del totale, sono occupate nelle oltre 200mila cooperative e imprese sociali europee. È il settore che, come dimostra uno studio dell’ILO, continua a crescere e produrre ricchezza e benessere. Ma ciò che lo caratterizza è il tipo di ricchezza prodotta, non solo economica ma soprattutto sociale e ambientale, nel rispetto della natura che ci circonda, promuovendo un sistema di welfare inclusivo e partecipato, uno sviluppo sostenibile che si faccia carico delle disuguaglianze globali e una democrazia economica in cui i consumatori sono responsabili delle proprie scelte.

Questa è l’economia sociale e solidale di cui discuteranno esperti provenienti dal mondo accademico e da chi quel mondo lo costruisce giorno dopo giorno sabato 5 settembre nella Sala dei Ritratti, Palazzo dei Priori, a Fermo dalle ore 17.00 alle 19.00. L’evento patrocinato dal Comune di Fermo, sarà aperto con gli interventi del Sindaco del Comune di Fermo, Paolo Calcinaro e dell Vice Sindaco, Francesco Trasatti. Parteciperanno e daranno il loro contributo al dibattito: Guido Barbera, Presidente CIPSI; Roberto Mancini, Professore Ordinario di Filosofia Teoretica presso l’Università di Macerata; Katya Mastantuono del Comitato Etico di Banca Popolare Etica; Augusto Battaglia, Presidente della Comunità Capodarco di Roma; Ilaria Signoriello, Portavoce del Forum Nazionale Agricoltura Sociale; Marco Baravalle della Fondazione Culturale Responsabilità Etica.

Al centro dell’evento una delegazione dei Giovani Agenti del Cambiamento (Young Globale Advocates – YGAs) del team italiano, che presenteranno il progetto Challenging the Crisis, co- finanziato e promosso dalla Commissione Europea, che coinvolge sette partner e oltre 200 ragazzi in sei paesi Europei (Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda, Slovenia).

In Italia il progetto è coordinato dal Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale – CIPSI (Italia) e dalla Fondazione Culturale Responsabilità Etica – FCRE (Italia) di Banca Etica.

La rete europea degli YGAs durante il Global Youth Forum, tenutosi lo scorso anno a Bruxelles, ha discusso e si è confrontata su come poter “sfidare la crisi”, analizzandola nelle sua dimensione globale, con i valori che l’hanno prodotta e le gravi conseguenze in termini di negazioni dei diritti fondamentali e delle disuguaglianze a livello globale. A nord come a sud del mondo la crisi ha prodotto povertà, emarginazione, esclusione sociale e i giovani sono i primi a pagare il caro prezzo di questa crisi. Insieme a Bruxelles gli YGAs, 100 ragazzi dai 18 ai 30 anni,  hanno identificato l’economia sociale, basata su principi di dignità, rispetto, inclusione, solidarietà, sostenibilità, una via per “sfidare la crisi”. La Campagna Internazionale vuole promuovere e riconoscere il potenziale dell’economia sociale, la sua importanza come alternativa all’attuale sistema economico e finanziario e i suoi valori. Una vera e propria alternativa che  nasce dal basso, dal legame con i territori e le sue comunità umane, che coniuga economia e diritti, benessere e la tutela dei beni comuni e della dignità umana, si fonda sulla giustizia sociale e ambientale e rappresenta un campo di pratica di nuovi valori,  soprattutto per i giovani che spesso cercano molto di più di lavoro e di una fonte di guadagno.

La rete Europea degli YGAs e le Associazioni partner del progetto europeo “Challenging the Crisis”, che coinvolge  6 paesi europei, hanno lanciato una Campagna Internazionale di advocacy  e di raccolta firme “Change the Economy: think Social!” attraverso la quale si intende chiedere ai decisori politici di porre l’Economia sociale e solidale al centro dell’agenda politica europea e globale e chiedere all’Unione Europea di dichiarare il 2018 l’Anno Europeo dell’Economia Sociale e Solidale.

Finora hanno aderito diversi parlamentari europei dei Paesi partner. In Italia la Petizione è stata firmata dal Vice Ministro MIPAAF on. Andrea Olivero lo scorso 5 agosto, durante la visita ad esempi virtuosi di economia sociale su beni confiscati alla camorra, nella zona di Sessa Aurunca, oggetto di duri attacchi da parte della Camorra negli scorsi mesi. In quella sede gli YGAs italiani hanno voluto sottolineare il valore dell’ Economia sociale  per sconfiggere le mafie, che si nutrono della negazione dei diritti, crescono sull’esclusione sociale, la povertà e le disuguaglianze. Mentre l’economia sociale non produce solo lavoro, ma anche riscatto, dignità, cultura, inclusione, giustizia a partire dalle fasce più deboli ed emarginate della popolazione.  L’economia sociale è la grande scommessa per sconfiggere la crisi lanciata da oltre 200 giovani europei, una scommessa non solo economica, ma culturale, sociale, ambientale per la costruzione di un mondo e una società più giusta in tutti i nord e sud del mondo.

L’Appuntamento è per sabato 5 settembre alle ore 17,00 presso la Sala dei Ritratti del Comune di Fermo.

 

Banca Popolare Etica – E’ l’unica banca italiana che fa propri i principi della finanza etica. Finanzia solamente realtà dell’economia sociale e della nuova economia, rifiutando ogni tipo di legame con l’industria delle armi e dell’azzardo e di chi non rispetta i diritti umani. E’ completamente trasparente perché pubblica online tutti i finanziamenti erogati. E’ una banca cooperativa in cui i soci partecipano attivamente alla gestione della banca. La Fondazione Culturale Responsabilità Etica (FCRE) è l’organo politico e culturale di cui il Sistema Banca Etica si è dotato per promuovere reti di “nuove economie sostenibili” e per essere un riferimento culturale e operativo nel campo della finanza etica in ambito nazionale ed internazionale.

 

CIPSI – Il Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale (CISPI) è un network nazionale fondato nel 1985 che associa 30 organizzazioni operanti nel campo della solidarietà e della cooperazione internazionale, con lo scopo di coordinare e promuovere campagne nazionali di consapevolezza, iniziative di solidarietà e progetti basati su un approccio in partnership. Il CIPSI vanta oltre 200 attività in partnership all’estero con 185 associazioni locali e oltre 6 milioni di beneficiari. Dedichiamo particolare attenzione alle relazioni tra persone e territori.

Per maggiori informazioni contattare: Ilaria Signoriello giovani@cipsi.itMarco Baravallebaravalle.fondazione@bancaetica.org – o visita il sito www.challengingthecrisis.it

Ufficio Stampa Cipsi: Nicola Perrone, ufficio stampa@cipsi.it

 

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Ufficio stampa

Solidarietà e Cooperazione CIPSI è un coordinamento nazionale, nato nel 1985, che associa oltre 40 organizzazioni non governative di sviluppo (ONGs) ed associazioni che operano nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale. Solidarietà e Cooperazione CIPSI è nato con la finalità di coordinare e promuovere, in totale indipendenza da qualsiasi schieramento politico e confessionale, Campagne nazionali di sensibilizzazione, iniziative di solidarietà e progetti basati su un approccio di partenariato. opera come strumento di coordinamento politico culturale e progettuale, con l’obiettivo di promuovere una nuova cultura della solidarietà.

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