giovedì, Aprile 18, 2024
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Commercio dei minerali: lettera aperta al Consiglio dell’Unione europea

Lettera aperta alla Presidenza e agli Stati membri del Consiglio dell’Unione Europea

I minerali sono componenti essenziali per molti beni di consumo, dagli smartphone, tablet, gioielli, alle macchine e alle lampadine. In fin troppi casi, tuttavia, l’estrazione ed il commercio di queste risorse è collegato ai conflitti e alla violazione dei diritti umani. Le organizzazioni della società civile stanno documentando questi abusi da anni, ma il problema persiste.

Le istituzioni europee stanno attualmente lavorando ad un regolamento che mira a contrastare il commercio, a volte mortale, inerente quattro di questi minerali: stagno, tantalio, tungsteno e oro.

Questa iniziativa è attesa da tempo. L’UE è il più grande blocco commerciale del mondo, meta significativa per questi minerali e metalli, mercato importante per molti dei prodotti che contengono questi minerali, secondo più grande importatore di telefoni cellulari e computer portatili in tutto il mondo. Considerati questi dati, l’UE ha tanto la responsabilità quanto il potere di fare la differenza garantendo che le aziende estraggano in modo trasparente, responsabile e sostenibile.

Questa è anche un’occasione per dimostrare che l’Unione Europea è seriamente intenzionata a rispettare gli impegni assunti per promuovere il commercio responsabile. Sotto la sua nuova strategia commerciale, la Commissione sostiene che ” una gestione responsabile delle catene di approvvigionamento globali è fondamentale per allineare la politica commerciale ai valori europei”1.

Nel settore dei minerali, il parametro di riferimento internazionale per il commercio responsabile è quello della Guida OCSE sulla Due Diligence. Questo standard è stato approvato da 34 Paesi membri dell’OCSE, altri 19 Paesi ed il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Esso costituisce anche la base per leggi obbligatorie negli Stati Uniti e nella Regione dei Grandi Laghi in Africa. Purtroppo l’UE è in netto ritardo da questo punto di vista ed ha veramente poco da invidiare con iniziative che da anni sono basate su un approccio meramente volontario.

Come organizzazioni della società civile abbiamo chiesto ai leader europei un regolamento ambizioso ed efficace che obbligherebbedownload min tutte le imprese importatrici di questi minerali nell’UE – in qualsiasi forma- ad effettuare alcuni controlli di base e di due diligence lungo la propria catena produttiva, come è consuetudine in altri settori, dall’alimentare ai servizi finanziari. Le nostre richieste sono state riprese da imprenditori, investitori, leader religiosi e attivisti della società civile. Con oltre 362.000 firme inviate da maggio 2015, i cittadini europei hanno chiarito che essi vogliono avere la possibilità di acquistare prodotti che siano stati estratti in modo responsabile e sostenibile.

Nel maggio 2015 il Parlamento Europeo ha preso una posizione forte votando per una legge vincolante che include le imprese che importano in Europa minerali, tanto in forma grezza quanto contenuti in prodotti finali. Tuttavia, più di un anno dopo, i negoziati sono ancora in corso. Gli Stati membri sembrano essersi tirati indietro, promuovendo misure volontarie e di auto-regolamento e cercando di esentare totalmente quelle imprese che importano minerali contenuti in prodotti finiti.

Il governo olandese, nella persona del Presidente del Consiglio dell’Unione Europea, ha lavorato molto per il raggiungimento di un accordo nel corso degli ultimi mesi. Noi riconosciamo e accogliamo con favore questa iniziativa che ha introdotto un certo slancio nelle trattative, ma c’è ancora tanto lavoro da fare considerato che non si è ancora giunti ad alcun accordo.

 

L’inclusione delle imprese a valle nel regolamento è l’unica soluzione per una normativa efficace.

Molti dei minerali che possono essere collegati a conflitti e ad abusi dei diritti umani entrano nell’UE come prodotti già finiti e, in quanto principale mercato di sbocco di questi prodotti, l’UE esercita un significativo potere commerciale nella filiera produttiva. Le imprese che importano questi prodotti devono essere incluse nel regolamento se l’UE intende veramente stabilire un sistema di due diligence efficace che induca i soggetti economici lungo tutta la filiera a identificare e mitigare il rischio di alimentare conflitti e violazioni dei diritti umani. Il sistema di Due Diligence dell’OCSE è stato disposto per includere le imprese lungo tutta la filiera, assicurando che le responsabilità siano distribuite in modo equo e accettabile.

Chiediamo al Consiglio di ascoltare il Parlamento Europeo, gli attivisti, gli investitori, la società civile e i cittadini che chiedono una normativa europea forte e ambiziosa il che significa, come minimo, un regolamento che includa quelle imprese che importano nel mercato europeo minerali in forma grezza o in quanto parte di prodotti finiti.

Inoltre sollecitiamo il governo olandese a sfruttare appieno il tempo rimanente in qualità di Presidente del Consiglio dell’Unione Europea e a continuare ad agevolare un dialogo costruttivo tra i co-decisori europei. C’è ancora tempo per finalizzare il regolamento europeo, un regolamento che chiedono e meritano proprio quelle comunità che vivono in aree minerarie e la cui sopravvivenza dipende dal comportamento degli attori coinvolti nelle attività estrattive.

1“ Commercio per tutti: Verso una politica commerciale e di investimento più responsabile”, Ottobre 2015

http://trade.ec.europa.eu/doclib/docs/2016/january/tradoc_154136.pdf

 

Scarica appello in pdf: Lettera aperta al Consiglio UE (1)

 

Firme:

  1. Amnesty International
  1. Global Witness
  1. Action Aid

 

  1. ACCIÓN LIBERADORA, Fundación / member of REDES-ONGD
  1. ACCION MARIANISTA PARA EL DESARROLLO, FUNDACION / member of

REDES-ONGD

  1. ACCIÓN VERAPAZ / MEMBER OF REDES-ONGD
  1. ACRESCERE, FUNDACIÓN / member of REDES-ONGD
  1. AES-CCC
  1. Afro-Asiatisches Institut in Wien
  1. Agir Ensemble pour les Droits de l’Homme
  1. Alboan
  1. AMANI , Laicos Combonianos por el Sur / member of REDES-ONGD 13. AMARANTA, Fundación de Solidaridad / member of REDES-ONGD 14. AMI ONLUS (Associazione Maendeleo-Italia ONLUS)
  1. Amigos de la Tierra – Spain
  1. AMSALA / member of REDES-ONGD
  1. Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
  1. Associazione Tumaini – un Ponte di Solidarietà
  1. BAJAR A LA CALLE SIN FRONTERAS / member of REDES-ONGD 20. BAJAR A LA CALLE SIN FRONTERAS / member of REDES-ONGD 21. BENITO MENI, FUNDACIÓN / member of REDES-ONGD 22. Berne Declaration, Switzerland
  1. Broederlijk Delen (Belgium)
  1. Bruder und Schwester in Not – Diözese Innsbruck, Austria 25. BUEN PASTOR / member of REDES-ONGD
  2. Business & Human Rights Resource Centre
  1. CALASANCIO ONG / member of REDES-ONGD
  1. CCFD-Terre Solidaire
  1. CEEweb for Biodiversity
  1. CELIM Milano
  1. Chiama l’Africa
  1. Christian Aid
  1. Christliche Initiative Romero
  1. CMSR Centro Mondialità Sviluppo Reciproco
  1. Comissió Justícia i Pau Barcelona
  1. Comitato delle associazioni per la Pace e i Diritti Umani 37. Comitato trentino NOPPAW
  2. Commission Justice et Paix Belgique francophone
  1. COMPASIÓN, SOCOES / member of REDES-ONGD
  1. Coopération Internationale pour le Développement et la Solidarité – CIDSE 41. Coordinamento Associazioni della Vallagarina per l’Africa 42. CORAZONISTAS, FUNDACIÓN / member of REDES-ONGD 43. COVIDE-AMVE / member of REDES-ONGD
  1. CRUZ BLANCA, Fundación / member of REDES-ONGD
  1. CSD – CONGREGACIÓN DE SANTO DOMINGO / member of REDES-ONGD 46. CVM Comunità Volontari per il Mondo
  2. Danish Confederation of Trade Unions
  1. Delwende, ONGD / member of REDES-ONGD
  1. Diakonia
  1. DIGNIDAD Y SOLIDARIDAD / member of REDES-ONGD 51. DKA Austria
  1. ECOSOL SORD / member of REDES-ONGD
  1. ENTRECULTURAS / member of REDES-ONGD
  1. ESTEBAN G. VIGIL, FUNDACIÓN / member of REDES-ONGD 55. EurAc
  2. European Coalition for Corporate Justice – ECCJ
  3. FASFI – FUNDACIÓN AYUDA SOLIDARIA / member of REDES-ONGD 58. Federazione Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario -FOCSIV 59. Finance & Trade Watch, Austria
  4. FISC – FUNDACIÓN INTERNACIONAL DE SOLIDARIDAD COMPAÑÍA DE MARÍA

 

  1. FONDAZIONE INTERNAZIONALE BUON PASTORE ONLUS
  1. Forest Peoples Programme, United Kingdom
  1. Forschungs- und Dokumentationszentrum Chile-Lateinamerika e.V
  1. FRATERNIDAD MISIONERA DEL SAGRADO CORAZÓN / member of REDES-

ONGD

  1. Friends of the Earth Europe
  1. FUNDACIÓN AMIGÓ / member of REDES-ONGD
  1. Fundación Mainel
  1. FundEO, FUNDACION ENRIQUE DE OSSÓ / member of REDES-ONGD 69. FUNESO, FUNDACION EDUCATIVA SOLIDARIA / member of REDES-ONGD 70. German Watch
  1. Gruppo Autonomo Volontari per la Cooperazione e lo Sviluppo del Terzo Mondo 72. HAREN ALDE / member of REDES-ONGD
  2. Institute of Global Responsibility – Poland
  1. ITAKA, FUNDACION / member of REDES-ONGD
  1. Jesuit European Social Center – JESC
  1. Jesuit Missions
  1. JUAN CIUDAD ONGD para la salud / member of REDES-ONGD 78. KARIT Solidarios por la paz / member of REDES-ONGD
  1. KOO- Koordinierungsstelle der Österr. Bischofskonferenz f. internationale

Entwicklung und Mission

  1. KORIMA CLARETIANAS SUR / member of REDES-ONGD 81. La Bretxa
  1. LADESOL, LAZOS DE SOLIDARIDADFUNDACION / member of REDES-ONGD 83. LARES, FUNDACION / member of REDES-ONGD
  1. Latin American Mining Monitoring programme – LAMMP
  1. London Mining Network
  1. MADRESELVA, Fundación / member of REDES-ONGD 87. MARY WARD, FUNDACIÓN / member of REDES-ONGD
  1. MERCEDARIAS MISIONERAS DE BERRIZ – MMB / member of REDES-ONGD 89. Milieudefensie, Friends of the Earth Netherlands
  2. Misereor
  1. MISIÓN SIN FRONTERAS, Amigos de Comboni / member of REDES-ONGD 92. OCASHA, Cristianos con el Sur / member of REDES-ONGD 93. Ökumenisches Netz Zentralafrika
  2. p.h Balanced Films
  1. Panzi Foundation (USA
  1. PMU
  1. Polish Institute for Human Rights and Business
  1. Power Shift e.V
  1. PROCLADE BETICA, Fundación / member of REDES-ONGD
  1. PROCLADE CANARIAS, Fundación / member of REDES-ONGD
  1. PROCLADE, FUNDACIÓN / member of REDES-ONGD
  1. PROKARDE, / member of REDES-ONGD
  1. PROLIBERTAS, FUNDACIÓN / member of REDES-ONGD
  1. PROYDE, ASOCIACIÓN / member of REDES-ONGD
  1. PROYDE-PROEGA / member of REDES-ONGD
  1. PUEBLOS HERMANOS, PPHH / member of REDES-ONGD
  1. Rete Pace per il Congo
  1. RSJG, SAN JOSÉ DE GERONA / member of REDES-ONGD
  1. SAL, SOLIDARIDAD CON AMÉRICA LATINA / member of REDES-ONGD
  1. Scottish Catholic International Aid Fund
  1. SED, SOLIDARIDAD, EDUCACIÓN, DESARROLLO / member of REDES-

ONGD

  1. SELVAS AMAZÓNICAS / member of REDES-ONGD
  1. Sherpa
  1. SIEMPRE ADELANTE, FUNDACIÓN / member of REDES-ONGD
  1. SIGNOS SOLIDARIOS, FUNDACIÓN / MEMBER OF REDES-ONGD
  1. Siloé, Asociación / member of REDES-ONGD
  1. Solidarietà e Cooperazione CIPSI
  1. Solidarietà-Muungano Onlus
  1. SOMASCA EMILIANI, EMILIANI ongd, FUNDACIÓN / member of REDES-

ONGD

  1. SOMO
  1. SPINOLA SOLIDARIA / member of REDES-ONGD
  1. Stop Mad Minning
  1. SÜDWIND
  1. TALLER DE SOLIDARIDAD, FUNDACIÓN / member of REDES-ONGD
  1. TRABAJO Y DIGNIDAD, FUNDACION / member of REDES-ONGD
  1. Urgewald Germany
  1. Welthaus Dioezese Graz-Seckau

Ufficio stampa

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