64° Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra il 28 e 29 gennaio 2017, da Voglio Vivere
64° Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra. Costruire un mondo senza lebbre.
Guido Barbera (presidente di Voglio vivere Onlus – Membro dell’Unione Internazionale delle Associazioni Raoul Follereau): “Ogni anno, la lebbra contagia 211.000 persone di cui 19.000 bambini: un nuovo caso ogni 2 minuti! Questa giornata rappresenta anche in Italia l’opportunità per sensibilizzare sulla necessità di mantenere e consolidare questa ‘solidarietà vivente’ per aiutare chi è malato”.
Roma, 19 gennaio 2017 – In occasione della 64° Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra del 28 e 29 gennaio 2017, Guido Barbera (presidente di Voglio vivere Onlus – Membro dell’Unione Internazionale delle Associazioni Raoul Follereau) ha dichiarato: “Ci prepariamo a celebrare la 64°ma Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra, fedeli al grande appuntamento voluto da Raoul Follereau nel 1954 ed incoraggiati da papa Francesco. Ogni anno, la lebbra contagia 211.000 persone di cui 19.000 bambini: un nuovo caso ogni 2 minuti! La lebbra, esiste ancora! In alcuni paesi è anche in aumento. Dagli anni 80 si sono raggiunti grandi risultati nel trattamento della lebbra. Più di 16 milioni di persone sono state guarite e la malattia è progressivamente diminuita in molti paesi. Purtroppo, però, negli ultimi 10 anni abbiamo constatato che la malattia non diminuisce più! Stagna a circa 211.000 nuovi casi ogni anno. Questo malgrado i progressi realizzati in materia di diagnostica e cura. Per diminuire il contagio, dobbiamo arrivare a rintracciare i malati il prima possibile per metterli sotto trattamento; occorre moltiplicare le visite in seno alle comunità e non aspettare che le persone contagiate si rechino loro stesse in uno dispensario, perché, troppo spesso, in questi casi la lebbra è già ad uno stadio molto avanzato e certe lesioni si rivelano irreversibili”.
“Altro aspetto importante del lavoro – continua Barbera – è nel campo della ricerca, particolarmente nella chemio-profilassi che consiste nel dare un trattamento a tutte le persone sane che vivono in un ambiente ad alto rischio. Alcune ricerche pilota per valutare l’efficacia di nuovi metodi di prevenzione sono attualmente in corso nel Bangladesh. Infine, un altro settore di lavoro importante per arrivare fermare il contagio, è la ricerca di un regime di cure più potenti e più rapide. Tutto questo comporta costi importanti in materia di salute per molto tempo, senza parlare del degrado delle condizioni di vita delle persone colpite”.
Per il sostegno alla formazione e al reinserimento professionale, la Fondazione Raoul Follereau aiuta gli ammalati a riprendere il loro posto nella società, vivendo dignitosamente del loro lavoro pur con le loro diverse abilità e i loro problemi fisici e sociali. Per questo chiediamo a voi di sostenere la Fondazione FOLLEREAU, un organismo caritativo privato, di utilità pubblica, che porta avanti la Battaglia del suo fondatore: Costruire un mondo senza lebbre, proponendo il suo messaggio di carità che manifesta un profondo senso della dignità della persona umana e un attaccamento particolare a tutte le sue dimensioni (fisica, sociale, culturale e morale). Ponendo l’uomo, senza distinzione di origine o di religione, al centro dei suoi progetti e privilegiando le azioni che mirano a curare, educare, formare e reinserire i malati, la Fondazione lotta contro ogni forma di esclusione causata dalla lebbra, dalla povertà o dall’ignoranza. Promuove la mobilitazione di una concreta comunità di generosità che associa donatori, partner e volontari per un mondo più giusto e più umano.
Le offerte raccolte potranno essere inviate direttamente all’Associazione tramite:
Conto Corrente Postale n° 13604137 (Associazione Voglio Vivere Onlus – Via Roccavilla, 2 – Biella)
C/C – BIVER BANCA – Via Gramsci 19 – 13900 Biella
IBAN – IT35 U060 9022 3000 0004 4586 063
Per contatti e ulteriori informazioni rivolgersi a CARLA CAMATEL tel. 329.7412044 o Guido Barbera tel. 338.9312415. mail – vogliovivere@voglio-vivere.it
GRAZIE, a nome di tutti i beneficiari, per l’aiuto e la collaborazione.
Scarica l’appello completo: Appello GML 2017
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