“No al Muslim Ban”: giovedì 2 febbraio sit-in all’ambasciata Usa, da CILD
No al Muslim Ban: dopo l’ordine del presidente Trump che vieta l’accesso a rifugiati e musulmani negli USA, la Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti Civili (CILD) convoca un sit-in della società civile giovedì 2 febbraio alle 17, davanti all’Ambasciata USA a Roma, in via Vittorio Veneto 121.
“Noi, come società civile italiana, siamo vicini alla società civile americana che in queste ore sta protestando vigorosamente, per strada e nelle aule di giustizia, contro i provvedimenti illiberali, discriminatori, pericolosi del neo eletto presidente Donald Trump” dichiara Patrizio Gonnella, presidente di CILD. La Coalizione è costituita da 34 organizzazioni che si occupano di diritti umani e libertà civili in Italia. La protesta si concentra sulla discriminazione dei musulmani e sull’attacco ai rifugiati, ma sono ormai molte le decisioni del presidente Trump che si mostrano evidentemente discriminatorie e alimentano odio e razzismo, dalla tortura al diritti delle donne. Martedì sera si è inoltre diffusa la notizia che potrebbero arrivare anche azioni discriminatorie per i dipendenti statali LGBT. “Siamo stati più volte vicini al popolo americano: dopo la strage di Orlando abbiamo organizzato una analoga iniziativa per mostrare la nostra vicinanza. Oggi non possiamo restare in silenzio: sono disposizioni disumane, che violano la Costituzione degli Stati Uniti d’America e la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo” prosegue Gonnella. La CILD collabora attivamente con la American Civil Liberties Union, l’organizzazione non governativa americana che in questi giorni è in prima linea nella difesa dei diritti delle persone colpite da quello che è stato definito “Muslim ban”. “Ci auguriamo una mobilitazione della società civile e una risposta ferma da parte delle istituzioni italiane: non dimentichiamo che anche la nostra Costituzione, nei suoi principi fondamentali, si pronuncia fermamente contro la discriminazione religiosa e dello straniero” conclude Gonnella.
Il sit-in è aperto alle adesioni di persone e organizzazioni.