Acqua Fonte di Vita: un pozzo nel villaggio di Mogong in Camerun, cofinanziato dalla Chiesa Valdese
Un altro grande traguardo per il CIPSI: sono stati avviati i lavori per la costruzione di un pozzo con pompa elettrica e distribuzione nel villaggio di Mogong, nella regione dell’Estremo Nord del Camerun. “Acqua fonte di Vita” è un progetto coordinato dal CIPSI, realizzato in loco dall’associazione camerunese AMT WAFA, cofinanziato dalla Chiesa Valdese tramite i fondi dell’Otto Per Mille.
L’acqua è una risorsa di inestimabile valore. I suoi benefici sono moltissimi, non solo a livello alimentare ma anche a livello igienico e soprattutto produttivo: è necessaria per le attività agricole e pastorali, quindi risorsa essenziale per migliorare nel lungo termine le condizioni di vita del singolo e, di conseguenza, della comunità di cui fa parte. Questo è ben chiaro al CIPSI, ad AMT WAFA e alla Chiesa Valdese, ecco perché l’ideazione e l’approvazione del progetto hanno suscitato molto entusiasmo.
La presenza in prima linea di un’associazione locale è un fattore imprescindibile per la buona riuscita di un progetto: il team di AMT WAFA (Action Monde pour Tous) è camerunese e conosce molto bene le dinamiche del proprio paese. È entrata nel Coordinamento CIPSI nel 2015, un periodo breve ma caratterizzato da collaborazioni costanti, armoniose e fruttifere, oggi più che mai. Sta seguendo i lavori di costruzione del pozzo con grande attenzione.
I beneficiari del progetto sono gli abitanti del villaggio di Mogong e delle aree circostanti comprese nella regione Estremo Nord del Camerun. Si tratta di una superficie di 500 kmq interamente rurale, priva di servizi di energia elettrica e acqua potabile, fatto salvo per pochissimi pozzi scavati dalla popolazione locale. Questi, essendo poco profondi, non riescono a fornire acqua in maniera continuata e regolare, soprattutto nei periodi di siccità. I cambiamenti climatici stanno causando una progressiva riduzione di piogge sia in termini temporali che quantitativi. La conseguenza drammatica della scarsità di risorse idriche in questa zona del pianeta ha provocato ingenti danni alle attività agro pastorali, quindi è aumentato il tasso di povertà ed anche il numero di chi emigra per cercare condizioni di vita migliori. L’obiettivo del progetto “Acqua fonte di Vita” vuol essere quello di contrastare la povertà e lo svuotamento dei villaggi rurali attraverso il miglioramento dell’accesso all’acqua per uso alimentare, sanitario, agro-pastorale locale. Il CIPSI è cosciente che i beneficiari di un progetto debbano essere in grado di proseguire in autonomia le attività di cooperazione allo sviluppo, ecco perché grazie alla collaborazione con AMT WAFA sono stati realizzati degli incontri con i potenziali fruitori del pozzo volti alla trasmissione del know how necessario per gestire e manutenere a lungo termine, in autonomia, gli strumenti forniti. La popolazione locale, soprattutto i più giovani, sono stati coinvolti direttamente anche durante l’esecuzione dei lavori di perforazione terrestre e edificazione del pozzo stesso. Il prossimo passo consisterà nella costruzione di un sistema di irrigazione dei terreni circostanti.
Il progetto “Acqua fonte di Vita” è sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.
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A seguire le foto dell’avvio dei lavori e della costruzione del pozzo.
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