giovedì, Aprile 25, 2024
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Concerto annuale in favore dei bambini di Gaza

Venerdì 16 febbraio, presso l’Aula Magna dell’Università Valdese, sita in via Pietro Cossa, 42, è andato in scena il concerto annuale in favore dei Bambini di Gaza, organizzato da “Gli amici della Mezza Luna Rossa Palestinese”. Alla luce degli ultimi avvenimenti, come la presa di posizione degli USA sulla capitale dello stato ebraico, le nuove tensioni scoppiate in medio oriente e la sempre più precaria condizione di vita dei profughi palestinesi in Cisgiordania e Libano, aggiunta alle bombe che continuano a cadere nella Striscia di Gaza, hanno fatto in modo che un evento simile si caricasse di un’importanza materiale e simbolica elevata.

Attraverso la musica e le voci, si è voluto sottolineare il sostegno costante e l’appoggio incondizionato verso la popolazione palestinese, che ormai vede sempre più lontana la possibilità di giungere ad una pace che sia stabile e duratura. La musica, infatti, può ancora essere lo strumento di pace ed unione che le guerre vogliono cancellare: i popoli cantano, danzano, si muovono e insieme a loro lo spirito di fratellanza e di gioia che spazza via ogni controversia.

Le note musicali che hanno suonato per la Palestina sono state intonate al pianoforte da Emanuele Cacioppo e da Francesco Piccolo; due musicisti che hanno voluto, insieme alla loro musica, esprimere la più totale vicinanza al popolo Palestinese e spingere con tutta la loro forza contro l’oppressione che questo popolo è costretto a subire, sottolineando come sia importante combattere l’indifferenza che aleggia nelle coscienze dell’occidente e che regna sovrana dentro i palazzi del potere nei confronti delle popolazioni del medio oriente. A loro si è unita la Professoressa Marina Greco , che ha introdotto la parte musicale del concerto.

Fra una canzone e l’altra, poi, sono state recitate delle poesie palestinesi; poesie d’amore, di lotta , di unione e di pace, volte a sensibilizzare la platea, che ha assistito ad uno spettacolo di rara bellezza.

Dopo il concerto è stato servito un aperitivo Italo-Palestinese, per sottolineare la vicinanza fra i due popoli e per chiudere in gioia e compagnia l’evento, che si pone come base concreta per la costruzione di una collaborazione solidale fra i popoli.

Il ricavato dell’evento è stato donato al Centro Fares Odeh, che si occupa di offrire un’assistenza sociale e psicologica ai bambini palestinesi che hanno subito e vissuto gli orrori dell’occupazione israeliana e della guerra che ne è derivata, con particolare attenzione ai bambini della Striscia di Gaza, sempre più triste scenario di operazioni belliche e di bombardamenti a tappeto per lo sterminio di un popolo e per l’annientamento di un’etnia così piena di tradizioni e di ricchezza.

I bambini, purtroppo, sono le innocenti vittime delle assurde guerre che gli adulti compiono anche in loro nome. Sempre più bambini muoiono nei conflitti bellici e sono milioni quelli che abbandonano la loro terra, il più delle volte senza un membro della famiglia, come la madre o il padre, o senza entrambe. Possiamo noi condannare il futuro che sta scritto sui loro volti per un pezzo di terra, per il denaro o per il potere?

Bisognerà ripartire al più presto per evitare tutto questo; magari cantando una canzone, seguendo la musica che c’è nell’aria, mano nella mano, e riprenderci il futuro.

Ufficio stampa

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