Servizio civile: vi racconto la mia settimana di formazione generale
La mia esperienza: teniamoci in-formati.
Claudia Cusumano*
Il 28 gennaio 2019 la nostra capitale è stata un’agognata meta per i ragazzi del Servizio Civile Universale, giunti appunto a Roma da diverse parti d’Italia, in occasione della formazione generale del CIPSI. Essa, infatti, è stata per tutti noi un importante appuntamento a cui non potevamo mancare, atteso da tanto tempo con positiva impazienza. Eravamo tutti curiosi ed emozionati.
I ragazzi partecipanti ai progetti degli Enti di accoglienza, presso cui, appunto, prestavano servizio. Questi erano, oltre al CIPSI ente capofila, il GMAnapoli, GMA Montagnana, UPD Cittadella, Ce.VI Udine, CREA Palestrina, AltraMente Roma, Progetto Continenti Roma. La formazione è durata 5 giorni ed ogni giornata è stata articolata in base al programma stabilito dal Cipsi, coordinatore dell’evento. Ogni giorno venivano esperti e collaboratori, per approfondire al meglio tutti gli aspetti che concernevano il Servizio Civile Universale in generale e il nostro percorso personale. Non eravamo nella solita aula di scuola o di università, in cui assistevamo all’ennesima lezione del professore. In quella sala ognuno di noi si è messo in gioco, partecipando attivamente nei dibattiti, esprimendo così il suo libero pensiero, e lavorando fianco a fianco con il suo compagno che fino a quel momento era un perfetto sconosciuto. Dal primo giorno si è creato un clima aperto e tranquillo, in cui abbiamo avuto modo di interagire con l’altro e di condividere senza vergogna la nostra storia e le nostre impressioni. Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro di Anita Curatola – la psicologa che collabora con il Cipsi – che ci ha accolto il primo giorno di formazione. Anita, infatti, ha cercato di creare situazioni particolari di gruppo, ed ognuno di noi doveva parteciparvi mettendo da parte ogni timidezza e forma di imbarazzo. Questo ha permesso di rompere da subito il ghiaccio, alleggerendo così la tensione. Da quel giorno abbiamo avuto modo di conoscere gli altri formatori: Nicola Perrone, coordinatore responsabile del Servizio Civile Universale ed ufficio stampa del Cipsi, nel suo intervento ha illustrato lo scheletro, il significato del SCU, in modo da chiarire le sue figure, le loro interconnessioni, il loro ruolo e la normativa soggiacente alla struttura nel rapporto tra enti e volontari del SCU. Figure e norme, appunto, da rispettare ogni giorno nel corso del nostro servizio. Abbiamo conosciuto Guido Barbera, il Presidente del Cipsi, Formatore di Formazione Generale SCU, che grazie alla sua esperienza nel campo del sociale, ha voluto indicarci i principali passaggi da seguire per una corretta stesura di un progetto sociale. Di conseguenza abbiamo fatto una piccola esercitazione di gruppo, in cui dovevamo scrivere un disegno di progetto. Inoltre, le sue lezioni si sono incentrate sulla storia del volontariato, in particolare sul percorso che lo ha portato ed arrivare al SCU di oggi. In ultimo, ma non meno importante, con Patrizia Sentinelli, Presidente dell’associazione AltraMente e Responsabile della Formazione del SCU del CIPSI, abbiamo condiviso un momento di profonda riflessione. Mentre lei parlava siamo stati trasportati nel magico mondo delle fiabe, dove ogni cosa è possibile, anche un’educazione alla cittadinanza attiva per bambini. Questo suo amore per la Costituzione Italiana non è rimasta indifferente ai nostri occhi. Da quel momento tutti quanti non abbiamo più considerato la Costituzione Italiana un elenco sterile di leggi e di numeri, ma una rinascita dalle ceneri del fascismo e del razzismo, un’unione perfetta di valori morali, diritti rivendicati e doveri irrinunciabili. Un documento da proteggere gelosamente.
Una settimana intensa insomma, forse passata troppo velocemente, caratterizzata da tanti momenti di condivisione, dove ognuno ha parlato delle sue paure e dei suoi dubbi ma anche delle sue aspirazioni e dei suoi sogni. Ho notato con grande stupore quanto eravamo simili. Sì, simili. Provenivamo da posti fisicamente lontani l’uno dall’altro, background differenti, ma ciò che ci accomunava era un comune obiettivo: il servizio civile universale.
Ognuno si è messo in gioco in questa occasione, perché crede profondamente in un futuro arricchimento personale. Eravamo tutti desiderosi di imparare e di cominciare a metterlo in pratica. Tutta questa voglia l’ultimo giorno si è alimentata ancora di più, quando sono venuti a trovarci due ex volontari dello scorso anno, Giulia Segna e Francesco Scardala. Sentendo le loro storie, gli ostacoli affrontati, i loro obiettivi, e quello che loro sono diventati grazie al SCU, hanno solo rafforzato la nostra convinzione di portare fino a termine questo percorso.
A conclusione di questa settimana posso solo dire che è stato bello passare questi giorni insieme agli altri volontari, con cui ho condiviso questi momenti. Pensavamo di essere diversi, ma in realtà abbiamo tutti voglia di cambiare e di lasciare un segno nella nostra società. Già, non vediamo l’ora di rincontrarci di nuovo, per condividere insieme altri momenti e per poter raccontarci, un giorno, le nostre vittorie ottenute grazie a questo servizio.
Claudia Cusumano, volontaria in Servizio Civile Universale in corso, presso la sede Cipsi di Roma.
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