Solidarietà internazionale: uscito il numero doppio 6/2018 e 1/2019
Copertina: Il modello Riace merita il Nobel. È uscito il numero doppio: 6/2018 e 1/2019 della rivista Solidarietà internazionale. In questo numero doppio … Dossier Banning Poverty: Per una nuova politica della vita. ABBONATEVI!
In questo numero.
Editoriale: Una firma che grida alla vita di Eugenio Melandri.
Capita a tutti, prima o poi, di dover fare i conti con la malattia. Detto in parole povere, ho un cancro al pancreas, aggravato dal fatto che questo cancro si è esteso, fino ad arrivare a colpire le vertebre. Un inno alla vita e alla voglia di combattere. Un sostegno e un conforto a quanti non si arrendono dinanzi al “drago” della malattia, e ringraziano comunque la vita per quello che gli ha donato.
Copertina: Il modello Riace merita il Nobel
Presentazione. È necessario che modelli di integrazione e di accoglienza come quello di Riace vengano tutelati, nonostante il nostro governo tenti di minare la pacifica convivenza tra i cittadini, alimentando odio e intolleranza nei confronti del diverso. Gli immigrati ormai sono diventati il capro espiatorio di tutti i mali del nostro paese. Solidarietà Internazionale sostiene la candidatura al premio Nobel per la Pace del modello Riace, perché si pone come la via d’uscita pacifica e non-violenta da questo governo.
I – Tutto è cominciato nel 1998, di Eugenio Melandri.
Riace, come tanti paesini dell’entroterra Calabrese stava scomparendo, a motivo della forzata emigrazione dovuta alle condizioni di miseria e di invecchiamento di quei territori. Un paese che a causa della emigrazione stava morendo, ma che grazie all’immigrazione è sopravvissuta.
II – La solidarietà criminalizzata, di Simonetta Crisci.
Il sindaco Mimmo Lucano si è dedicato in questi anni nel creare a Riace un luogo di pace e di accoglienza, sia per gli immigrati ospitati nel suo Comune sia per i suoi cittadini. Eppure chi si prodiga per il bene non sempre viene ripagato con la stessa moneta…
III –La risposta allo strapotere delle mafie, di Tonio dell’Olio.
Riace oltre a costituire un modello positivo di integrazione tra immigrati e italiani, è la risposta vivente al problema delle mafie, le quali ingrandiscono sempre di più le loro zone di influenza. Un modo alternativo e non-violento di combattere la mafia.
IV – La vita in “comune”, di Riccardo Petrella.
Riace racchiude in sé i valori, e lo spirito di condivisione dei “Comuni”. Questi, infatti, costituiscono il modello del “vivere insieme”, con fini comuni, basi e mezzi comuni ed in comune. Ma dato che questo ideale è in aperto contrasto con la linea politica corrente del nostro Paese, chi è il vero colpevole tra i due?
V – Laurea honoris causa in utopia a Mimmo Lucano, di Nicola Perrone.
L’Università del Bene Comune, l’Associazione Monastero del Bene comune e la comunità degli Stimmatini ha conferito, nel 2018, la laurea honoris causa in utopia a Domenico Lucano. Titolo che vuole omaggiare uomini e donne che ancora oggi, in un Europa e in un Italia restìa all’accoglienza, lottano per un cambiamento, per la pace, la giustizia e la rivendicazione dei diritti umani.
VI – Emarginazione alla Salvini, di Filippo Miraglia.
Il ministro Salvini, portavoce di una corrente fortemente xenofoba e razzista, ha scelto di favorire le grandi strutture dedite all’accoglienza dei migranti, privilegiando quindi un servizio che non presta la dovuta attenzione alle persone accolte. Questo può avere gravi ripercussioni a livello sociale.
Dossier Banning Poverty 2018 – Per una nuova politica della vita, a cura di Riccardo Petrella.
Partendo dalla Carta degli Abitanti della Terra, vogliamo costruire un nuovo sistema, un nuovo modo di vivere insieme in solidarietà e pace, per promuovere i valori della giustizia sociale e dell’uguaglianza. Per poter costruire un futuro diverso da quello che ci aspetta, contaminato dal paradigma capitalista dei nostri giorni.
Le rubriche di “Solidarietà Internazionale”.
Giorni e Notti, a cura di Gianni Caligaris.
Avrà mai fine la retorica della “Grande Guerra”?, di Giorgio Beretta.
Invece di nascondere sotto il tappeto gli orrori e le colpe commessi durante la 1° Guerra Mondiale, bisogna affrontarli sotto la luce della riflessione e della ragione. Solo in questo modo eviteremo che la storia si ripeti.
L’Europa in classe, di Roberto Musacchio.
Un’ esperienza vissuta in una classe elementare, dove i bambini “giocano” a fare l’Europa. Un’Europa colorata, unita, e accogliente..
Warning!, di Giancarla Codrignani.
Le donne devono riconquistare il loro ruolo nello scenario politico sia italiano che europeo. Sono tante le esigenze e le problematiche da affrontare su entrambi i fronti. L’Europa ha bisogno di nuove donne di qualità.
Le giovani voci di Gaza, di Luisa Morgantini.
In un territorio segnato dalla guerra e dalla povertà come quello di Gaza, i giovani gazawi, assetati di cambiamento, tentano di emergere a livello internazionale per poter raccontare la dura realtà di quei luoghi, affrontando ogni giorno la morte.
La Chiesa, una crisi di sistema?, di Brunetto Salvarani.
Il caso del dossier reso pubblico dall’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha lasciato una macchia indelebile sulle “vesti” della Chiesa Cattolica, per l’ennesimo episodio di pedofilia. La “Lettera al popolo di Dio”, scritta da papa Francesco in questa occasione, è un appello profetico alla conversione, un appello che rappresenta la sfida della chiesa cattolica oggi.
Il volontariato: basta stare alla finestra, di Guido Barbera.
Mettersi in gioco e sporcarsi le mani per il bene comune e i diritti di ogni essere umano non è e non può essere una vergogna.
IN EVIDENZA. Questa finanziaria non ci piace, di Silvia Stilli.
L’Italia, un paese sempre più intollerante nei confronti dello straniero. Oltre a chiudere i porti ed impedire gli sbarchi dei profughi, il governo sta tagliando i fondi destinati all’accoglienza e alla cooperazione internazionale. Una mossa che colpisce direttamente tutte le Ong e non solo, impegnate nel campo dell’emergenza e dell’assistenza. Il Terzo Settore deve sopravvivere a questa sfida.
Giro di Radar.
Chi si difende ha sempre ragione, di Giorgio Beretta.
Si passa dal “diritto di legittima difesa” al “diritto di difesa” con le armi. La situazione attuale non giustifica l’assunzione di misure che potrebbero invece avere conseguenze devastanti sulla sicurezza comune.
Dove il turismo cancella la miseria, di Niccolò Rinaldi.
In un Africa, sempre disegnata come luogo abituato alla povertà, alla guerra, e alla miseria, si può parlare di un angolo remoto di paradiso. Grazie al turismo locale, le isole dell’Arcipelago delle Seychelles sono riuscite a vincere la miseria, cercando sempre di tutelare la loro natura incontaminata.
Si comincia dal carbone, di Luca Manes.
Generali ha introdotto un piano operativo che punta a ridurre con coraggio la sua esposizione verso il più inquinante tra i combustibili fossili: il carbone. È il primo player finanziario italiano ad aver preso una decisione del genere, in campo ambientale.
Tra i rifiuti di Manila, testo e foto di Erberto Zani.
A ridosso dell’immensa discarica nel barangay di Payatas (Manila , Filippine), ogni giorno vengono scaricate 1200 tonnellate di rifiuti, provenienti da tutte le aree della megalopoli. È così diventata un polo di attrazione per migliaia di senza tetto, i quali per sopravvivere guadagnano qualcosa attraverso la raccolta differenziata.
Per le strade del Pelourinho di Giulia Cerqueti.
I bloco-afro attraverso la musica combattono razzismo, stereotipi e pregiudizi sulle minoranze etniche, lottando contro la povertà, l’emarginazione e la delinquenza diffuse tra i giovani e i bambini afrobrasiliani di Salvador.
Cambiamento di civilizzazione, di Cristiano Morsolin.
In occasione del seminario “Critica al paradigma tecnocratico e il suo superamento secondo l’enciclica Laudato Si’”, tenutosi a Bogotá, si viene a creare un dibattito intorno alle devastanti conseguenze provocate dal modello di sviluppo capitalistico nel mondo.
Le migrazioni come gioco di specchi, di Maddalena Pezzotti.
Paulina Tovo ha vissuto sulla propria pelle l’emigrazione. Ci racconta la sua storia e l’opera “Yo es tu”, nell’accoglienza dei migranti attraverso il teatro. C’è qualcuno che si impegna nel dare una speranza.
Una narrazione diversa, di Nino Santomartino.
Un dibattito sull’utilizzo delle immagini nelle campagne di comunicazione e di raccolta fondi, per poter promuovere una comunicazione sempre più responsabile e attenta nell’ambito delle ONG.
Merce o diritto umano?, di Rosario Lembo
L’acqua. Un bene sempre di più negato alla popolazione mondiale. Invece di essere riconosciuta come diritto umano, viene Considerata una merce, un capitale naturale messo a disposizione dell’economia e del mercato, prima ancora che un diritto dell’uomo e un bene comune di tutti.
Il valore dell’acqua nelle culture del mondo, di Giulia Segna.
Acqua: forse finora se ne è parlato solo in termini strettamente geopolitici ed economici, tralasciando la sua bellezza simbolica nelle diverse culture e religioni del mondo. Acqua sacra, elemento naturale non commerciabile, risorsa rispettata e venerata come fosse una divinità.
Il summit nazionale delle diaspore, di Ilaria De Cave.
In Italia, per la prima volta, viene riconosciuto a pieno titolo come soggetto della cooperazione internazionale le associazioni delle diaspore. Gli immigrati non vengono visti come emergenza da contenere, ma come opportunità per poter conoscere meglio le diversità sociali e culturali che ci circondano.
Ma l’Europa deve cambiare, di Letizia Cesarini Sforza.
Le nuove proposte dell’EAPN presentano un’Europa più attiva nel campo del sociale, in modo da combattere la povertà e garantire diritti sociali ed economici a tutti i cittadini.
Anche a Malta c’è chi accoglie, di Nicoletta Teodosi.
A Malta, nonostante i continui attacchi da parte della propaganda italiana e non solo, c’è chi ancora si prodiga nel soccorrere i rifugiati che approdano sulle loro spiagge.
Il mondo all’incontrario, di Nino Lisi.
Da 25 anni Amistrada sostiene persone che vivono per strada, e a causa della miseria, non possono sperare in un futuro migliore. Coloro che collaborano con queste associazioni, vedono il mondo dagli occhi di questi emarginati ed esclusi dalla società. Un mondo all’incontrario.
A TU PER TU
Giornalista e mediatore pakistano, intervista di Ahmad Ejaz a cura di Gabriele Pinardi.
Storia di Ahmad Ejaz, giornalista e mediatore di origini pakistane, il quale conosce bene l’immigrazione, poichè l’ha vissuta in prima persona con tutte le sue difficoltà, le sue incertezze e le sue paure.
E ancora: le segnalazioni e la bacheca con eventi, appuntamenti e consigli editoriali a cura di Anna Tatananni.
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