ONU: Israele deve garantire protezione per Issa Amro e altri Human Rights Defenders
GINEVRA (10 aprile 2019) – Israele deve onorare pienamente e attuare i diritti e gli obblighi sanciti dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite sui difensori dei diritti umani. In particolare, deve porre fine all’utilizzo di strumenti criminali, legali e di sicurezza per ostacolare il lavoro legittimo dei difensori dei diritti umani – dicono Michael Lynk e Michel Forst, esperti delle Nazioni Unite.
I loro commenti seguono l’ultima udienza del 7 aprile riguardante il caso di Issa Amro, human rights defender e fondatore di Youth Against Settlements – gruppo, con sede a Hebron, che cerca di porre fine all’espansione degli insediamenti attraverso la resistenza civile nonviolenta.
“Israele deve garantire la protezione dei difensori dei diritti umani nel contesto del loro lavoro e assicurare che, se accusati di qualsiasi reato, sia rispettato il loro diritto a un processo equo” ha affermato Michael Lynk, relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nel territorio palestinese – occupato dal 1967 – e Michel Forst, relatore speciale sulla situazione dei difensori dei diritti umani.
“Il caso di Issa Amro è emblematico della sofisticata serie di ostacoli incontrati dai difensori dei diritti umani palestinesi impegnati in attività non violente“.
Il signor Amro è stato processato per la prima volta in un tribunale militare israeliano nel 2016 con 18 accuse risalenti al 2010, tra cui l’incitamento, l’ingresso in una zona militare chiusa e la partecipazione a una marcia senza permesso. Aveva preso parte a una protesta pacifica che chiedeva la riapertura di Shuhada Street, l’ex centro commerciale di Hebron.
“Anche se la natura delle accuse contro il signor Amro non è seria, temiamo che il loro numero possa portare a una sentenza severa” hanno detto gli esperti delle Nazioni Unite.
“Abbandonando le persone il cui lavoro è essenziale per denunciare le violazioni e creare società sicure e pacifiche, si invia un inquietante messaggio, ossia che le autorità israeliane compiono pochi sforzi per rispettare le norme internazionali in materia di diritti umani, compreso il diritto a un processo equo“”.
“La popolazione palestinese, nelle parti di Hebron sotto il controllo di sicurezza di Israele, è stata oggetto di attacchi sempre più gravi. Rapporti di aggressione da parte dei colonizzatori sono stati particolarmente importanti su Shuhada Street e nel quartiere di Tel Rumeidah, dove i residenti palestinesi vivono in costante paura di un attacco“.
“Siamo molto preoccupati per il fatto che nel gennaio 2019 Israele non abbia rinnovato il mandato della presenza internazionale temporanea a Hebron (TIPH), una forza internazionale di osservatori che è stata determinante negli sforzi per evitare la violenza. Una decisione che ha portato un gruppo di Human Rights Defenders, tra cui Issa Amro, a decidere di accompagnare i bambini a scuola“.
Gli esperti delle Nazioni Unite hanno inoltre espresso profonda preoccupazione per l’ambiente di lavoro repressivo che le organizzazioni palestinesi per i diritti umani hanno dovuto affrontare negli ultimi anni.
“Le persone che vivono nei territori palestinesi occupati devono essere in grado di difendere i propri diritti senza essere punite per la loro coraggiosa difesa e per le richieste di azione. I difensori dei diritti umani come Issa Amro dovrebbero essere in grado di svolgere il loro lavoro senza minacce, intimidazioni o abusi e le autorità israeliane dovrebbero smettere di perseguire i difensori nel tentativo di metterli a tacere.” affermano.
I Relatori speciali hanno sottolineato che Israele dovrebbe prendere tutte le misure ragionevoli per dimostrare il rispetto del lavoro dei difensori dei diritti umani nell’OPT e inviare un messaggio inequivocabile che rispetti i valori democratici.
I due relatori speciali, insieme ad altri esperti in diritti umani, hanno inviato diverse lettere a Israele per chiedere chiarimenti sul caso di Issa Amro.
Link diretto al comunicato originale: https://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=24468&LangID=E
Gli esperti: Mr. Michael Lynk (Canada), Special Rapporteur on the situation of human rights in the Palestinian Territory occupied since 1967; Mr. Michel Forst (France), Special Rapporteur on the situation of human rights defenders.
I diritti umani delle Nazioni Unite, pagina nazionale: https://www.ohchr.org/EN/Countries/MenaRegion/Pages/PSIndex.aspx e https://www.ohchr.org/EN/Countries/MENARegion/Pages/ILIndex.aspx
Per ulteriori informazioni: https://www.ohchr.org/EN/pages/home.aspx
Immagine in evidenza presa dal sito: https://it.wikipedia.org/wiki/Organizzazione_delle_Nazioni_Unite