domenica, Dicembre 22, 2024
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Migranti: lettera di AOI e 152 ong sui fatti al confine di Evros e nelle isole Egee

Alla luce di quanto sta accadendo al confine tra Grecia e Turchia, riportiamo la lettera aperta firmata da AOI e altre 152 organizzazioni indirizzata al governo greco e alle istituzioni europee.

Alla cortese attenzione del: Primo Ministro della Repubblica Greca, Kyriakos Mitsotakis Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen

Le organizzazioni firmatarie sono profondamente preoccupate dei recenti avvenimenti al confine di Evros e nelle isole Egee dove le persone sono bloccate al confine europeo, strumentalizzate per interessi politici. Siamo inoltre preoccupati per il modo in cui le autorità greche e quelle europee stanno gestendo l’arrivo di nuove persone così come le azioni violente delle forze di sicurezza nei confronti dei rifugiati e di una parte della popolazione civile ai danni del personale e delle strutture di organizzazioni umanitarie e dei diritti umani. Vorremmo, inoltre, sottolineare quanto il clima di panico e di retorica rispetto ai cosiddetti “trattamenti asimmetrici” – a cui contribuiscono anche le autorità pubbliche – non solo non riflettono la realtà dei fatti ma, oltre a colpire i rifugiati e i soggetti più vulnerabili, danneggiano l’intera società e lo stato di diritto.

Nello specifico:

Ci opponiamo con fermezza alle recenti decisioni dal Consiglio per gli Affari Esteri e la Difesa greco (KYSEA), in particolare l’adozione di un Decreto legislativo di emergenza che stabilisce la sospensione del diritto di richiesta di asilo per tutte le persone che entrano nel Paese e il loro respingimento, senza registrazione, verso Paesi di origine o di transito. Questo provvedimento è inumano e illegale e viola il principio fondamentale di non respingimento, incorrendo nella responsabilità internazionale per la Grecia e mettendo a rischio la vita delle persone.  Il diritto di asilo è, infatti, un diritto umano fondamentale contenuto nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, nella convenzione di Ginevra e nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.

Denunciamo inoltre gli attacchi ai danni delle organizzazioni umanitarie e dei diritti umani, così come la tolleranza verso questi atteggiamenti che ha finito per alimentarli. Senza il ruolo e il sostengo di queste organizzazioni, la gestione del sistema di accoglienza in Grecia sarebbe collassato. Non solo, la solidarietà è stata stigmatizzata ed è diventata motivo di sospetto, esacerbata dagli atteggiamenti assunti dai membri del governo, alimentando la violenza e la violazione del diritto nel Paese.

Chiediamo al governo greco di:

Ritirare il Decreto legislativo di emergenza illegale e incostituzionale e rispettare gli obblighi internazionali in materia di protezione delle vite umane e dei salvataggi in mare e nei confini terrestri. Inoltre, di fermare immediatamente il respingimento delle persone verso i Paesi dove le loro vite e la loro libertà sono a rischio e dove c’è il pericolo di essere soggetti a torture e altri trattamenti inumani e degradanti.

● Di alleggerire immediatamente la pressione nei centri di accoglienza delle isole, ricollocando i richiedenti asilo in altri luoghi del Paese, proteggendo il loro benessere e la salute. Priorità dovrebbe essere accordata ai soggetti più vulnerabili, incluso i minori non accompagnati e le famiglie con bambini.

● Prendere tutte le misure necessarie per proteggere le persone da attacchi violenti e razzismo.

 Inoltre, richiamiamo le istituzioni europee a:

 ● Assumere le loro responsabilità in materia di protezione dei migranti alla luce di una situazione che chiama in causa l’intera Europa e farlo in un modo da dimostrare il rispetto della dignità umana e della legalità. Il diritto di asilo e il rispetto del principio di non respingimento sono elementi fondamentali del diritto europeo e internazionale e per questo le autorità europee devono intraprendere le iniziative necessarie a promuoverne il loro rispetto.

● In quanto guardiana dei Trattati, la Commissione dovrebbe proteggere il diritto di asilo come previsto dalla normativa europea. Per questo dovrebbe fare un passo indietro di fronte alla retorica espressa nei confronti della frontiera greca come “scudo dell’Europa” e assumere le proprie responsabilità internazionali.

Ristabilire immediatamente il meccanismo di ricollocamento dei rifugiati e richiedenti asilo dalla Grecia ad altri Stati membri secondo un principio di razionalità e correttezza, dando priorità ai minori non accompagnati. Inoltre, dovrebbero essere ricollocati anche i rifugiati dalla Turchia verso altri Paesi membri.

Rivedere la Dichiarazione Ue-Turchia, non solo per il vulnus legale che la caratterizza, ma perché ha mostrato la sua natura imprevedibile e insostenibile come strumento di gestione dei confini.

In conclusione, richiamiamo tutte le parti a rispettare la legge e a salvaguardare i valori democratici europei. Qualsiasi ulteriore arretramento produrrà gravi conseguenze sulle società, la democrazia e lo stato di diritto europeo.

ASGI ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI GIURIDICI SULL’IMMIGRAZIONE ASINITAS, ROMA (INTERCULTURAL CENTERS) (ITALY) ASSOCIATION DE SOUTIEN AUX TRAVAILLEURS IMMIGRES – ASTI ASBL (LUXEMBOURG) ASSOCIATION FOR INTEGRATION AND MIGRATION (CZECH REPUBLIC) ASSOCIATION FOR LEGAL INTERVENTION (POLAND) ASOCIACIÓN POR TI MUJER (SPAIN) ASVIS (ITALIAN ALLIANCE FOR SUSTAINABLE DEVELOPMENT) BABEL DAY CENTER (GREECE) BAOBAB EXPERIENCE (ITALY) BORDER CRIMINOLOGIES-OXFORD UNIVERSITY (UK) BORDERLINE-EUROPE HUMAN RIGHTS WITHOUT BORDERS (GERMANY) CARE DEUTSCHLAND E.V. CARITAS HELLAS CENTER FOR ECONOMIC PROSPERITY AND FREEDOM (CEPS) (MONTENEGRO) CCM – COMITATO COLLABORAZIONE MEDICA (ITALY) CENTRE DIOTIMA (GREECE) CENTRE FOR PEACE STUDIES (CENTAR ZA MIROVNE STUDIJE) (CROATIA) CENTRE FOR TRAUMA, ASYLUM AND REFUGEES, UNIVERSITY OF ESSEX (UK) CESIE (ITALY) CHANGE MAKERS LAB (GREECE) CHILD AND YOUTH CARE ASSOCIATION (SMAN) (GREECE) CIRÉ (COORDINATION ET INITIATIVES POUR REFUGIES ET ÉTRANGERS) (BELGIUM) COMHLÁMH (IRELAND) CONCORD ITALIA COORDINADORA DE ORGANIZACIONES PARA EL DESAROLLO (SPAIN) COSPE ONLUS (ITALY) CZECHIA AGAINST POVERTY AND INEQUALITY DANISH REFUGEE COUNCIL (DRC) DEFENCE FOR CHILDREN INTERNATIONAL GREECE DUTCH COUNCIL FOR REFUGEES (DCR) DUTCH LEAGUE FOR HUMAN RIGHTS (NETHERLANDS) ECOLOGICAL MOVEMENT OF THESSALONIKI (GREECE) ECHO100PLUS (GREECE) EDUCATIONAL INNOVATION (GREECE) ELIX (GREECE) ELPIDA HOME END FGM EUROPEAN NETWORK EPAPSY (GREECE) EQUAL RIGHTS BEYOND BORDERS (GREECE) EQUAL SOCIETY (GREECE) EUROPEAN ANTIPOVERTY NETWORK (EAPN) EUROPEAN COUNCIL ON REFUGEES AND EXILES (ECRE) FEDERAZIONE DEGLI ORGANISMI CHRISTIANI SERVIZIO INTERNATIONALE VOLONTARIO (ITALY) FIX IN ART (GREECE) FORENSIC ARCHITECTURE (GREECE) FUNDACION CEPAIM (SPAIN) GAASBEEK EN GAASBEEK ADVOCATEN (NETHERLANDS) GCAP EUROPE (BELGIUM) GCAP HELLAS GCAP ITALIA GENERATION 2.0 RED (GREECE) GERMAN NGO FORUM ON ENVIRONMENT AND DEVELOPMENT
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Di seguito riportiamo la versione in lingua inglese:

Ufficio stampa

Solidarietà e Cooperazione CIPSI è un coordinamento nazionale, nato nel 1985, che associa oltre 40 organizzazioni non governative di sviluppo (ONGs) ed associazioni che operano nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale. Solidarietà e Cooperazione CIPSI è nato con la finalità di coordinare e promuovere, in totale indipendenza da qualsiasi schieramento politico e confessionale, Campagne nazionali di sensibilizzazione, iniziative di solidarietà e progetti basati su un approccio di partenariato. opera come strumento di coordinamento politico culturale e progettuale, con l’obiettivo di promuovere una nuova cultura della solidarietà.

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