Tessere un futuro migliore: rapporto aggiornato dal distretto di Pikine Est, con il sostegno della Chiesa Valdese

Con il sostegno della Chiesa Valdese, nel marzo 2019 il Cipsi firmava un accordo di partenariato con l’associazione AHPE Association des Handicapés di Pikine Est, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo dei meccanismi di rafforzamento di capacità e di resilienza di trenta ragazze con bisogni speciali.

Dal momento che lo stato senegalese non ha ancora attuato politiche sociali specifiche di supporto alle persone diversamente abili, il progetto “Tessere un futuro migliore” vuole formare giovani donne dando loro degli strumenti per poter essere il più possibile autonome. Lo scopo è anche quello di rafforzare le dinamiche sociali in cui queste ragazze vivono, al fine di integrarle nel tessuto sociale ed economico partendo da una scuola di taglio e cucito.

I corsi, iniziati il 12 giugno 2019, sono costruiti sui bisogni delle allieve, suddivise in gruppi in base alle particolarità emerse. L’inizio dei corsi ha permesso ai formatori, utilizzando l’approccio olistico, di testare le conoscenze e le capacità di base delle differenti allieve per costituire dei sottogruppi omogenei con lo scopo di supportare al meglio i bisogni specifici di tutte. Ne sono derivati tre gruppi:

  • Il primo gruppo composto da sei ragazze di cui quattro con disabilità motoria, una con menomazione al braccio e una affetta da sordità. Le allieve di questo gruppo hanno iniziato a padroneggiare le tecniche di montaggio di pantaloni e camicie.
  • Il secondo gruppo composto da nove ragazze di cui due affette da sordità, sei con disabilità motorie e una con labbro leporino. Le allieve effettuano il montaggio di pantaloncini e padroneggiano la costruzione dei differenti tipi di tasche.
  • Il terso gruppo composto da dodici ragazze di cui otto con disabilità motorie, due affette da sordità e una con menomazione al braccio. Il livello base di questo gruppo è dovuto dal grado di disabilità e di possibilità di apprendimento delle allieve, che si occupano di: lavorare su cerniere (ponte e sottoponte), montatura di gancetti, studio del “plandrage”, studio sulle tasche a filetto, studio di tasche ad angolo, tasche a toppa e preparazione di colletti e piede del collo.

Durante la realizzazione del progetto, però, sono emerse anche delle difficoltà, relative soprattutto al contesto geografico in cui le ragazze vivono e che influenza notevolmente la loro quotidianità. In particolare, le forti piogge che si sono abbattute su Dakar hanno danneggiato una parte delle installazioni della struttura, tra cui il tendone che forniva riparo, rendendo difficile lo svolgimento delle attività. In seguito, molte zone della città erano quasi completamente inondate e rendevano difficile lo spostamento delle allieve dai propri domicili. Questo ha avuto un forte impatto anche sui costi dei trasporti urbani, che sono triplicati. A questo si aggiungono le difficoltà motorie delle allieve, che devono raggiungere la struttura passando per zone completamente ostruite dall’acqua piovana. Ne risulta quindi la rinuncia di alcune allieve, dovuta alle difficoltà per quanto concerne la presa in carico dei costi dei trasporti e di ulteriori costi aggiuntivi. L’abbondono del progetto da parte di queste ha portato l’ufficio dell’associazione ad essere in continuo monitoraggio e mapping al fine di riassegnare i posti liberi. In conclusione, dal rapporto emerge che, durante lo svolgimento del progetto, sono emerse nuove problematiche e nuove sfide da affrontare che hanno evidenziato l’importanza dell’attuazione di tale progetto sul territorio. Ad esempio, sono giunte molte domande di persone senza alcun tipo di disabilità e per questo non idonee, che presentavano le stesse difficoltà delle persone diversamente abili, richiedendo lo stesso percorso di formazione. Pertanto, si crede che se questo progetto giungesse al suo termine producendo dei buoni risultati, potrebbe essere condiviso in seno alla comunità senegalese, replicato su servizi decentrati e riproposto su scala più grande, applicando questo format anche su altre attività e settori di formazione.

Cipsi Onlus

Solidarietà e Cooperazione CIPSI è un coordinamento nazionale, nato nel 1985, che associa oltre 40 organizzazioni non governative di sviluppo (ONGs) ed associazioni che operano nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale. Solidarietà e Cooperazione CIPSI è nato con la finalità di coordinare e promuovere, in totale indipendenza da qualsiasi schieramento politico e confessionale, Campagne nazionali di sensibilizzazione, iniziative di solidarietà e progetti basati su un approccio di partenariato. opera come strumento di coordinamento politico culturale e progettuale, con l’obiettivo di promuovere una nuova cultura della solidarietà.

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