La scienza (e l’economia) per la salute di tutti. Per un vaccino contro il coronavirus mondiale comune, pubblico, gratuito.
di Riccardo Petrella
Proposta per un’alleanza cittadina mondiale.
L’umanità non ha bisogno di alcuna guerra dei vaccini. Non v’è alcuna ragione valida perché il futuro vaccino (o vaccini) sia di proprietà privata delle imprese farmaceutiche, come minimo per i prossimo 15-20 anni.
Noto a tutti è che esse operano prioritariamente negli interessi dei proprietari dei loro capitali, producendo e commercializzando (grazie ai sussidi pubblici e alle normative pubbliche) farmaci destinati soprattutto a curare i malati che possono pagarne il prezzo fissato dalle imprese stesse.
Il denaro continua a schiavizzare la salute. Non è vero che la scienza e l’economia sono al servizio della gente. Ci sono altri destinatari, i padroni prima della gente.
Sabato 18 aprile, l’associazione Agorà degli Abitanti della Terra, attiva in vari paesi del mondo (dall’Argentina al Belgio, dal Cile alla Francia, dal Brasile al Cameroun, dal Québec all’Italia, il Portogallo, la Germania,, ‘India….) ha deciso di lanciare la proposta per una campagna internazionale il cui obiettivo è di far adottare un protocollo mondiale su un brevetto comune e pubblico sul vaccino contro il coronavirus. A tal fine, si propone che la campagna sia concepita, programmata e pilotata da una rete mondiale di associazioni, movimenti e istituzioni da costituire. La molteplicità e diversità di iniziative in questo campo è fondamentale ed auspicabile. Altrettanto lo sono alleanze continentali e mondiali solide. Le “vie nazionali ” e le “vie parrocchiali” (soprattutto d’interesse corporativo e/o ideologico) non sono sufficienti. L’importante è evitare che il vaccino (o i vaccini) contro la pandemia di Covid-19 sia l’ennesimo atto di espropriazione economica, sociale e politica da parte di poteri forti privati con il sostegno dei poteri pubblici nazionali e internazionali.
La scienza deve cessare di essere uno strumento utilizzato principalmente al servizio delle guerre, della potenza e dell’ ingiustizia. La conoscenza è una “res publica” grazie alla quale si costruiscono le comunità umane giuste, responsabili, “ricche”, gioiose, libere, pacifiche e fraterne.
Bruxelles, 22 aprile 2020, Giornata Internazionale della Madre Terra
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