Stato d’emergenza: l’appello della rete In Difesa DI per la salvaguardia dei diritti umani
Risale a pochi giorni fa la notizia che il primo ministro ungherese Victor Orban, dopo aver assunto pieni poteri a tempo indefinito, abbia presentato un pacchetto di misure per far fronte all’emergenza sanitaria ma, tra le misure, compaiono norme che nulla hanno a che fare con la situazione che stiamo vivendo (come il mancato riconoscimento del genere per le persone transessuali) e che vanno a minare drammaticamente una base di diritti umani fondamentali.
A fronte di questa e altre notizie, la rete La rete “In Difesa Di – Per i diritti umani e chi li difende” ha inviato una lettera al Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (CIDU), per chiedere che le Nazioni Unite siano notificate al più presto sulle misure eccezionali approvate per far fronte all’emergenza COVID-19 e che venga attuato un monitoraggio sulle deroghe ai diritti umani fondamentali. La situazione, per quanto drammatica e difficile, non autorizza infatti gli Stati ad approvare misure drastiche che prevedono la limitazione o la sospensione – seppur temporanea – di alcuni diritti fondamentali, tra cui quello di movimento, di assemblea, di organizzare e partecipare a manifestazioni, o alla privacy.
La rete In Difesa Di chiede pertanto al CIDU di notificare immediatamente alle Nazioni Unite la dichiarazione dello stato di emergenza, le misure prese, e come esse impattino sui diritti fondamentali. In secondo luogo il CIDU è chiamato, in assenza di un’autorità nazionale indipendente sui diritti umani, ad assicurare un monitoraggio costante e pubblicamente accessibile sulla compatibilità di queste misure con le Convenzioni internazionali sui diritti umani.
Di seguito vi trasmettiamo il link con il comunicato della rete: https://www.indifesadi.org/2020/04/06/diritti-umani-e-stato-demergenza-lappello-della-rete-in-difesa-di-al-cidu/
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