Servizio civile universale, l’appello: “Finanziare tutti i progetti”
Parte oggi la campagna social “#CentoXCentoServizioCivile” lanciata dalla Rappresentanza nazionale dei giovani operatori volontari. L’appello è rivolto al governo, in particolare al ministro Spadafora e si riferisce ai progetti che saranno depositati entro il 29 maggio. APPELLO A FIRMARE SUL SITO…
“Finanziare tutti i progetti di servizio civile universale che gli enti depositeranno entro il prossimo 29 maggio”. È l’appello rivolto al Governo e in particolare al Ministro con delega al servizio civile, on. Vincenzo Spadafora, che la Rappresentanza nazionale dei giovani operatori volontari del SCU lancia oggi con la campagna “#CentoXCentoServizioCivile”.
“Questo sforzo – scrivono i 4 Rappresentanti nazionali dei giovani volontari – costituirà un duplice investimento: l’impiego degli operatori volontari nella difesa non armata e nonviolenta della Patria farà del Servizio Civile un supporto concreto alla ripartenza del Paese e al contempo una straordinaria opportunità di crescita per i giovani, rafforzandone lo spirito di appartenenza alla nostra Repubblica”.
“Mai come oggi – si legge nell’appello – dipendiamo dagli altri. Dai medici e dagli infermieri che ci curano, dagli agricoltori che ci nutrono, dalle forze dell’ordine che ci proteggono. Tra i tanti, c’è però chi sfugge ai grandi schermi: sono le decine di migliaia di Operatori volontari in Servizio Civile. Trasportano malati, assistono anziani e senzatetto, consegnano e distribuiscono viveri e medicine, supportano la Protezione Civile. Nell’ora dell’incertezza e della disperazione, anche loro sono simbolo di speranza. Nonostante questo, proprio oggi potrebbero essere il doppio: per mancanza di risorse, ogni anno oltre metà dei progetti non prende il via. Una questione cara al Ministro Spadafora che, credendo in questo Istituto, coraggiosamente si è impegnato a promuovere futuri investimenti nel Servizio Civile utili all’avvio di 50.000 volontari. La bozza del Decreto Legge ‘Rilancio’, nonostante gli interventi a sostegno del Servizio Civile del Ministro e del Premier, non contiene tuttavia alcun finanziamento ulteriore per l’avvio dei volontari”.
L’appello lanciato oggi dalla Rappresentanza Nazionale del SCU vede il sostegno oltre che delle grandi reti di servizio civile quali il Forum Nazionale Servizio Civile e la Conferenza Nazionale degli enti di Servizio Civile (CNESC), anche di cittadini, enti locali, soggetti come la Rete della Pace e la Rete Italiana per il Disarmo, organizzazioni come Caritas Italiana, Save the Children Italia, Avvocato di Strada, Medici Volontari Italiani, Movimento Nonviolento, e importanti figure appartenenti al mondo delle istituzioni come l’ex Ministra Livia Turco, l’ex Sottosegretario Luigi Bobba e l’ex Viceministro Mario Giro, nonché in rappresentanza delle associazioni giovanili e degli studenti universitari rispettivamente il Consiglio Nazionale Giovani e il presidente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari. Il testo dell’appello e l’elenco dei firmatari sono pubblicati sul sito della campagna www.centoxcentoserviziocivile.it, dove è possibile anche aderire all’iniziativa.
“La campagna – conclude la Rappresentanza nazionale – sarà promossa nelle prossime settimane attraverso i social network dedicati dove saranno pubblicate le storie degli operatori volontari e si svolgeranno una serie di incontri in streaming con le figure che hanno firmato e che firmeranno l’appello”.
Intanto in una nota il Dipartimento per le Politiche giovani e il Servizio Civile Universale ha aggiornato sulla ripresa dei progetti, sospesi tra marzo ed aprile a causa dell’emergenza COVID-19. “Alla data del 15 maggio – spiega il Dipartimento -, 1.009 enti di servizio civile (il 90% del totale, 107 in più rispetto ai dati precedenti) hanno comunicato lo stato di riattivazione, o l’interruzione, dei propri progetti. Risultano complessivamente “impegnati”, sulle 14.400 sedi previste, 31.679 operatori volontari, includendo nel totale, ai fini di questa analisi, anche i volontari di prossima partenza. Di questi, l’86%, ovvero 27.031 giovani sono tornati (o torneranno a breve) in servizio attivo in 10.236 sedi (pari al 71% di quelle totali). L’aumento tendenziale degli operatori volontari impegnati attualmente, rispetto al 16 aprile, è pari al 9%, con un incremento di quasi 3.500 unità”.
Fonte: Redattore Sociale