Volontari del Servizio Civile Universale: i nuovi arrivati
In bicicletta verso Firenze…
A cura di Emanuele Randaccio
Il ragazzo di campagna con il desiderio di avvicinarsi alla città. Marco ha un carattere deciso e risoluto, tipico di chi è cresciuto con il silenzio e la pace che solo la vita di campagna può trasmettere. A questi abbinaci curiosità, educazione e senso del dovere. Il risultato che si ottiene sono qualità indispensabili per percorrere tanti chilometri in equilibrio precario.
Ciao Marco, ti va di raccontarmi un po’ chi sei?
Ciao Emanuele, certamente, mi chiamo Marco e ho 26 anni, compiuti proprio il primo giorno di inizio quarantena (sorvoliamo). Vivo in un piccolo paesino di 300 anime nelle famose campagne toscane, ad un’ora di macchina da Firenze. Possiedo una grande propensione al lavoro, merito dell’imprinting trasmessomi da mamma e babbo. Così, sin dai tempi del liceo, lavoravo come cameriere nelle stagioni estive, e successivamente come magazziniere e macellaio. All’età di 23 anni decisi di iscrivermi all’università. Studio “Sviluppo economico e cooperazione internazionale” a Firenze, una materia che è diventata anche la mia passione.
Perché hai scelto di fare il Servizio Civile?
Allora, principalmente scelsi di fare domanda per il Servizio Civile perché al Cospe, che si occupa di progetti di sviluppo nel terzo mondo, già svolgevo un lavoro di tutoraggio in aula per dei corsi che tengono a Firenze. In quel momento poi il lavoro non girava benissimo e quindi, stranamente, senza pensarci troppo, decisi di cogliere questa opportunità. Nello specifico, individuai un progetto che potesse farmi entrare in contatto con realtà particolari, dalle quali imparare il significato della difficoltà vera.
Precedentemente hai considerato il tuo corso di studi come una passione, cos’altro ti appassiona nella tua vita?
Guarda, la lettura senza dubbio mi garba tanto, è una passione che mi accompagna sin dalla giovane età. Inoltre, nel tempo libero mi diletto a restaurare bici d’epoca, una delle quali è stata la mia compagna nella bellissima esperienza de “La Mitica” ciclostorica toscana.
Wow, complimenti Marco! Un’ultima domanda. Cosa pensi ti mancherà di più delle tue abitudini o della tua vita in generale?
Il tempo che dedico alla lettura sicuramente, il gatto a cui sono molto legato ed infine, non ultimi per importanza, la Mamma ed il Babbo.
Grazie per aver condiviso la tua storia Marco, è stato un piacere.