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Il fantasma del Barbaro Salvini permanente festeggiatore delle stragi dei migranti.

Certo che in queste settimane il fantasma dell’ex-ministro degli interni italiano – che chiese i pieni poteri da buon ipocrita  faccia tosta  per aumentare , dixit, la democrazia in Italia – deve essere un fantasma felice. Il godimento per le le nuove centinaia di naufraghi nel Mediterraneo  è dovuto al  suo amore per l’incolumità degli italiani: almeno questi morti non saranno portatori di virus! In fondo, sarebbe bello se ci fossero centinaia e centinaia di fantasmi Salvini in circolazione per l’italia la notte a festeggiare le stragi del Mediterraneo. Altro che movida dei giovani. Leggete la breve nota di Ettore Fasciano qui di seguito. Illustra bene le paure notturne persistenti anche in seno all’attuale governo Conte. La soluzione non è far aumentare le stragi dei migranti ma spazzare via con forza i fantasmi veri che festeggiano la morte dei nuovi dannati della Terra del Medio Oriente,  d’Africa e d’Asia.

Riccardo Petrella

ENNESIMA STRAGE NEL MEDITERRANEO

27 Agosto 2020  di Ettore Fasciano

E se fossimo noi ad affogare? Adesso Basta!

Gridare tutta la nostra indignazione, metterci il nostro corpo e non solo la faccia, esigere un cambio di rotta dell’Italia e dell’Europa, complici delle stragi dei migranti, di fronte agli ennesimi crimini di omissione di soccorso! Non ci resta che questo, dopo le ultime tragedie del Mare “Nostrum

Secondo quanto ricostruito da Alarm Phone, il servizio telefonico di Watch The Med dedicato ai migranti in difficoltà, la notte tra il 14 e il 15 agosto è partito dalla Libia un gommone con a bordo 81 persone  Stando alle telefonate ricevute dai volontari, l’imbarcazione avrebbe cominciato ad avere dei problemi da subito tanto da chiamare in maniera concitata per avere soccorso.

«Eravamo alla deriva quando siamo stati raggiunti da una motovedetta libica con cinque uomini armati a bordo. I miliziani ci hanno detto che ci avrebbero salvati e riportati in Libia se gli davamo i cellulari e i soldi, ma noi non avevamo soldi. È cominciata una discussione e alla fine loro hanno sparato sul gommone, hanno colpito il motore e alcune taniche di benzina. Ci siamo gettati in acqua, ma molti di noi sono morti».

Nel naufragio, hanno dichiarato alcuni dei 36 superstiti, sono morte 45 persone tra cui cinque bambini, secondo quanto ricostruito dall’Organizzazione internazionale per le migrazione. Ai morti si aggiunge la sorte dei sopravvissuti che, recuperati da un peschereccio, una volta portati sulla terraferma, sono stati trasferiti in un centro di detenzione libico, uno di quelli gestiti dal governo di Tripoli. Si tratterebbe, secondo le prime informazioni, di cittadini provenienti da Senegal, Mali, Ciad e Ghana.

Subito dopo quella strage, in meno di una settimana, ne sono avvenute altre tre: il bilancio totale è di 100 morti e altre 160 persone sparite dopo aver preso il largo! Non posiamo restare a guardare e a contare senza muoverci!

E’ gravissimo che sia proprio l’Italia a finanziare la guardia costiera libica. Il governo italiano continua nei fatti le politiche di respingimento dei migranti violando il diritto internazionale che prevede l’obbligo di accoglienza dei profughi che scappano da guerre e da violazioni di diritti umani. Inoltre l’Italia tiene ancora bloccate nei porti ben quattro navi che potrebbero salvare altri migranti.  

Ufficio stampa

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