XIX Rapporto CNESC: il Servizio Civile è un sistema cofinanziato
Gli Enti chiedono al Governo maggiori fondi, pronti ad investirne altrettanti.
Il SCU, su base volontaria, ha dimostrato anche durante la pandemia di essere capace di concorrere alla promozione della pace e alla sicurezza con modalità nonviolente, di educare alla partecipazione e alla convivenza civile. Si devono stanziare le risorse necessarie per permettere ogni anno di far vivere questa esperienza ad almeno 50.000 persone.
Gli enti CNESC ci credono, ed hanno investito 90.685.898,83 euro, a fronte di uno stanziamento statale di 116.329.800,00 euro.
Questi i dati salienti relativi ai progetti avviati dal dicembre 2018 e conclusi tra fine 2019 e inizio 2020, oggetto del XIX Rapporto Cnesc, un corposo documento di ben 229 pagine disponibile qui.
I NUMERI:
25 gli enti accreditati associati alla Cnesc partecipanti al XIX Rapporto
3.954 le sedi di attuazione di SC accreditate tra Italia coinvolte nelle attività e 285 all’estero
38.318 domande ricevute, pari al 31% delle 125.000 totali.
19.987 i posti riconosciuti dal Dipartimento Politiche Giovanili e Servizio Civile Universale
15.935 i giovani avviati (ovvero ritenuti idonei e selezionati) al servizio, pari al 79,7% dei posti messi a bando (15.469 per progetti Italia (97,1% dei posti a bando) e 466 per progetti estero, pari al 69,3% dei posti a bando).
22.249.200 le ore di servizio civile realizzate (21.612.240 in Italia e 636.960 all’estero).
L’IMPEGNO ECONOMICO FINANZIARIO DEGLI ENTI A LIVELLO CENTRALE:
3.842.065,83 di euro (2.572.741,83 costi diretti riportati a bilancio e 1.269.324,00 costi figurativi) per 73.107 ore di lavoro svolte dalle persone a contratto e 25.683 ore svolte a titolo gratuito per rappresentanza e coordinamento, sostegno alle attività nel territorio, formazione generale, monitoraggio, rapportistica.
3.039.193,40 riportati a bilancio, per il funzionamento delle strutture e l’attività formativa e promozionale.
L’IMPEGNO ECONOMICO FINANZIARIO A LIVELLO LOCALE, ovvero nelle 3.954 sedi di attuazione di 1369 progetti in Italia e 285 sedi all’estero (71 progetti) dove si sono attuate le azioni di selezione, accoglienza, inserimento, formazione specifica, parte della progettazione, formazione generale e monitoraggio e dove hanno operato 1.187 persone retribuite e 7.702 a titolo gratuito:
83.804.639,60 euro (7.917.350,00 per costi diretti riportati a bilancio e 75.887.289,60 per costi figurativi).
Il servizio civile è un’esperienza positiva, che porta nelle sfide di oggi i valori della promozione della pace con modalità nonviolente: una sfida sempre più presente in un tessuto sociale ed economico lacerato, e sempre più impellente in condizioni giovanili sempre più marginalizzate, in cui l’ascensore sociale ha il cartello GUASTO da molti anni.
Roma 8 ottobre 2020
La CNESC – Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile raggruppa alcuni dei principali Enti accreditati con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile. Le sue sedi sono presenti in 3.557 Comuni, 108 province e 101 Stati esteri. Rappresenta 7.171 organizzazioni senza scopo di lucro e 247 Enti pubblici, con 17.859 sedi di attuazione.
Alla CNESC aderiscono: Acli, Aism, Anpas, Anspi, Arci Servizio Civile, Assifero, Associaz. Comunità Papa Giovanni XXIII, Avis nazionale, Caritas Italiana, Cesc Project, Cipsi, Cnca, Commissione sinodale per la diaconia, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Cong. P.S.D.P. Ist. don Calabria, Federazione SCS/CNOS Salesiani per il sociale, Federsolidarietà/CCI, Focsiv, Inac, Legacoop, MCL – Movimento Cristiano Lavoratori, MOVI – Movimento Volontariato Italiano, Shalom, Telefono Azzurro, Uildm, Unicef, Unitalsi, Unpli, Vides Italia.
Osservatori: Movimento Nonviolento, Cesc
Segreteria: c/o Caritas Italiana Viale Aurelia 796 – 00165 Roma – www.cnesc.it – presidente@cnesc.it