venerdì, Novembre 22, 2024
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Settimana Civica, 19-25 aprile 2021: videomessaggio del Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli

“Promuovere una vera cultura civica, lavorare per una nuova Europa, restituire centralità alla persona umanainvestire sul valore della comunità, perseguire uno sviluppo integrale orientato al benessere comune, progettare insieme il nostro futuro, un futuro che sia più giusto”. Sono alcune delle più significative espressioni che David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo ha rivolto questa mattina ai partecipanti alla prima Settimana Civica.
La Settimana ha preso avvio lunedì scorso con gli interventi del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e della Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Marina Sereni.

Messaggi di condivisione e sostegno sono stati inviati dalla Presidente del Senato della Repubblica Maria Elisabetta Alberti Casellati e dal Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico.
La Settimana Civica si concluderà domani 25 aprile con numerose manifestazioni organizzate da numerosi enti locali italiani.

Il videomessaggio è disponibile al linkhttps://youtu.be/NijA-KQA1fo

Segue il testo completo.

“Buongiorno a tutti, saluto i partecipanti, gli studenti e i colleghi presenti all’evento. Desidero ringraziare l’amico Flavio lotti per l’invito a questa iniziativa che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della cittadinanza e allo stesso tempo ricordare la figura di un cittadino esemplare, l’ambasciatore Luca Attanasio, barbaramente ucciso poche settimane fa in Congo. Come sapete da più di un anno facciamo i conti con un nemico invisibile. Il Covid-19 ha avuto ripercussioni drammatiche sui nostri sistemi sanitari, ha minacciato la coesione delle nostre società, minato i nostri modelli economici e certamente ha aumentato le disuguaglianze, già presenti nelle nostre società, e aggravato le condizioni delle persone più fragili e più vulnerabili. Tuttavia se c’è una lezione che abbiamo potuto imparare in questi mesi così difficili è il senso della nostra interdipendenza, nessuno può farcela da solo! E quindi, oggi più che mai, dobbiamo agire insieme, migliorarci insieme, proteggere la nostra coesione europea, cioè il contesto nel quale intere generazioni hanno fatto esperienza di pace e hanno saputo costruire un modello imperfetto ma importante, unico nel suo genere, che per una lunga stagione ha favorito benessere, crescita economica, diritti sociali e diritti civili. Dobbiamo valorizzare ancora di più quell’idea di cittadinanza globale, di cittadinanza solidale, che sta alla base di una società aperta, inclusiva, di una società più giusta. Per superare questa crisi è necessario il contributo di tutti i cittadini. La conferenza sul futuro dell’Europa, che partirà tra qualche giorno, ha proprio questo obiettivo, ovvero rilanciare il dialogo con le nostre opinioni pubbliche e stimolare un processo di partecipazione dal basso con i nostri cittadini. Dobbiamo agire insieme, non da soli. Abbiamo davanti una grande sfida, grandi responsabilità, la possibilità però di progettare insieme il nostro futuro, un futuro che sia più giusto. Dobbiamo sentire la necessità di lavorare per una nuova Europa che possa restituire centralità alla persona umana, investire sul valore della comunità e perseguire uno sviluppo integrale orientato al benessere comune. Per affrontare le sfide della contemporaneità c’è bisogno del contributo di tutti. In altre parole dobbiamo ricostruire una trama di relazioni tra le persone, tra le comunità, tra le istituzioni, ma anche definire nuove regole per il mondo globale. Ecco perché dobbiamo dotarci di nuove consapevolezze e al tempo stesso impegnarci a promuovere una vera cultura civica, a partire dai giovani che saranno i decisori pubblici di domani. Dobbiamo ricucire il legame la società e le istituzioni, per valorizzare il senso di partecipazione democratica dei cittadini, perché la democrazia è un sistema istituzionale di diritto che si fonda anche sulla fiducia. Ma per meritare fiducia serve unità e serve trasparenza. Tutto questo ci impegna a definire anche una nuova idea di Europa, come ci hanno chiesto milioni di cittadini: un’Europa utile, che sappia guardare in profondità il nostro tempo, che non si accontenti di autoconservarsi, che sia disposta a mettersi in gioco e a ripensare anche al proprio funzionamento democratico. La democrazia è una conquista continua ed ha bisogno di cure, di essere rinnovata, di aggiornarsi, ma soprattutto deve sempre accompagnarsi alla giustizia sociale e allo stato di diritto. Servono grandi riforme e oggi è il tempo per riflettere e per promuoverle. La lezione del Covid-19 ci dice che non c’è tempo per aspettare, perché domani sarà troppo tardi e indietro non potremmo tornare. Vi ringrazio e, nella speranza di incontrarci presto, naturalmente vi auguro buon lavoro!” David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo.

Per informazioni:
Amelia Rossi – Ufficio Stampa Settimana Civica
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