domenica, Novembre 24, 2024
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Before you go: “Il viaggio inizia dalla meta – Voci dal Senegal”

Before you go vuole informare, orientare e formare dal punto di vista linguistico, civico e finanziario circa 1000 potenziali migranti provenienti da sei Paesi target: Albania, Costa d’Avorio, Mali, Marocco, Senegal, Tunisia. Il progetto è finanziato dal fondo FAMI (Fondo asilo migrazione e integrazione 2014-2020), promosso dal Ministero dell’Interno, dall’Unione Europea e coordinato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Nei prossimi mesi vi porteremo con noi nei 6 Paesi in cui le attività di sensibilizzazione e formazione di Before You Go si stanno svolgendo, per seguire le news, aggiornarvi sulle attività, portarvi le testimonianze degli attori sul campo, operatori, stakeholders e beneficiari.

Insieme a CIPSI, ARCS sta avviando le attività di comunicazione e diffusione del progetto per promuovere i corsi di formazione che inizieranno nei prossimi mesi nel Paese.

Martina Pierobon di CIPSI, tutor dei corsi, ci racconta: “Il progetto è aperto a tutto il Senegal, ma si concentra in particolare nella capitale Dakar e nella sua immediata periferia. È stato accolto con entusiasmo e interesse dalla comunità locale e visti i tratti innovativi, numerose associazioni si sono rese disponibili a collaborare attraverso la diffusione nelle loro reti e canali sociali delle opportunità messe a disposizione dall’iniziativa. Siamo in una fase di promozione e raccolta di candidature per i corsi che inizieranno entro la fine dell’anno e che permetteranno ai beneficiari delle formazioni di giungere in Italia con una maggiore consapevolezza del contesto di destinazione, favorendo la loro piena integrazione”.

Insieme a Martina, collaborano al progetto due volontarie del servizio civile universale 2021, Erika Raspadori e Tatiana Noviello che si stanno occupando delle candidature alle formazioni. Per Erika, l’innovatività del progetto risiede innanzitutto nell’approccio verso la migrazione: “un approccio olistico alla migrazione legale, inteso come uno strumento prezioso utile a far prendere coscienza dei propri diritti e sentirsi quanto prima parte integrante di una società profondamente diversa da quella di origine. Per me, questa iniziativa è un’opportunità unica di ascolto verso chi decide di lasciare una vita troppo spesso amara per iniziarne una nuova, dal sapore più dolce”. Per Tatiana, il senso del viaggio è connaturato nelle persone ed è “necessario difenderlo quando diventa bisogno oltre che piacere. Credo che il progetto vada verso questa direzione e ascoltare le storie di tutt* quell* che ci scrivono per avere informazioni sulle candidature dà il senso di una realtà che è sempre stata circolare e non può essere concepita come lineare e unilaterale”.

Ad oggi, è infatti in corso la fase di raccolta di candidature per prendere parte alle formazioni che inizieranno entro la fine dell’anno, tra le quali i corsi di Lingua Italiana e di Educazione Civica e Finanziaria che permetteranno ai beneficiari interessati a raggiungere regolarmente l’Italia, di farlo con una maggiore consapevolezza, andando a favorire la loro integrazione.

Before You Go: il viaggio inizia dalla meta – voci dal Senegal

Abbiamo raccolto dal campo alcune voci di operatori e stakeholders per raccontarvi le loro impressioni sul progetto e sul valore delle formazioni offerte

“Perché hai scelto di partecipare a questo progetto? E perché proprio l’Italia?” sono due delle domande a cui i candidati alle formazioni sono chiamati a rispondere. Tra loro, anche I. Ka, 24 anni e A. P. Contè, 32 anni, rispettivamente studente e ristoratore:

Vorrei partire per l’Italia perché è un paese accogliente. Il livello delle sue Università è molto alto e ciò mi permetterà di realizzare il mio progetto professionale” e ancora

Ho scelto l’Italia perché è un paese aperto e con una grande conoscenza della cultura culinaria. Vorrei avere un lavoro stabile e acquisire delle conoscenze utili per la mia professione.”

Tra le testimonianze degli attori della comunità locale, anche quella di Yayi Bayam Diouf – Presidente COFLEC (Collectif des femmes contre l’émigration clandestine), per cui il progetto “permette a quella fascia di giovani che sono interessati al processo migratorio di sapere che possono viaggiare per vie sicure e regolari. Ha un approccio integrato che usa come canali la formazione professionale abbinata a conoscenze sociali e culturali di base e si rivolge ai giovani permettendo loro di avere una scelta. Sta proprio qui l’importanza del progetto”.

Per seguire altri racconti delle attività di Before You Go dal campo,
seguici sui nostri social!

Il capitolo 2 di “BEFORE YOU GO: IL VIAGGIO INIZIA DALLA META
vi aspetta il mese prossimo
direttamente dal MALI, insieme al partner TAMAT.

A cura di: ARCS Culture Solidali

Ufficio stampa

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