Before you go: “Il viaggio inizia dalla meta – Voci dal Senegal”
Before you go vuole informare, orientare e formare dal punto di vista linguistico, civico e finanziario circa 1000 potenziali migranti provenienti da sei Paesi target: Albania, Costa d’Avorio, Mali, Marocco, Senegal, Tunisia. Il progetto è finanziato dal fondo FAMI (Fondo asilo migrazione e integrazione 2014-2020), promosso dal Ministero dell’Interno, dall’Unione Europea e coordinato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Nei prossimi mesi vi porteremo con noi nei 6 Paesi in cui le attività di sensibilizzazione e formazione di Before You Go si stanno svolgendo, per seguire le news, aggiornarvi sulle attività, portarvi le testimonianze degli attori sul campo, operatori, stakeholders e beneficiari.
Insieme a CIPSI, ARCS sta avviando le attività di comunicazione e diffusione del progetto per promuovere i corsi di formazione che inizieranno nei prossimi mesi nel Paese.
Martina Pierobon di CIPSI, tutor dei corsi, ci racconta: “Il progetto è aperto a tutto il Senegal, ma si concentra in particolare nella capitale Dakar e nella sua immediata periferia. È stato accolto con entusiasmo e interesse dalla comunità locale e visti i tratti innovativi, numerose associazioni si sono rese disponibili a collaborare attraverso la diffusione nelle loro reti e canali sociali delle opportunità messe a disposizione dall’iniziativa. Siamo in una fase di promozione e raccolta di candidature per i corsi che inizieranno entro la fine dell’anno e che permetteranno ai beneficiari delle formazioni di giungere in Italia con una maggiore consapevolezza del contesto di destinazione, favorendo la loro piena integrazione”.
Insieme a Martina, collaborano al progetto due volontarie del servizio civile universale 2021, Erika Raspadori e Tatiana Noviello che si stanno occupando delle candidature alle formazioni. Per Erika, l’innovatività del progetto risiede innanzitutto nell’approccio verso la migrazione: “un approccio olistico alla migrazione legale, inteso come uno strumento prezioso utile a far prendere coscienza dei propri diritti e sentirsi quanto prima parte integrante di una società profondamente diversa da quella di origine. Per me, questa iniziativa è un’opportunità unica di ascolto verso chi decide di lasciare una vita troppo spesso amara per iniziarne una nuova, dal sapore più dolce”. Per Tatiana, il senso del viaggio è connaturato nelle persone ed è “necessario difenderlo quando diventa bisogno oltre che piacere. Credo che il progetto vada verso questa direzione e ascoltare le storie di tutt* quell* che ci scrivono per avere informazioni sulle candidature dà il senso di una realtà che è sempre stata circolare e non può essere concepita come lineare e unilaterale”.
Ad oggi, è infatti in corso la fase di raccolta di candidature per prendere parte alle formazioni che inizieranno entro la fine dell’anno, tra le quali i corsi di Lingua Italiana e di Educazione Civica e Finanziaria che permetteranno ai beneficiari interessati a raggiungere regolarmente l’Italia, di farlo con una maggiore consapevolezza, andando a favorire la loro integrazione.
Before You Go: il viaggio inizia dalla meta – voci dal Senegal
Abbiamo raccolto dal campo alcune voci di operatori e stakeholders per raccontarvi le loro impressioni sul progetto e sul valore delle formazioni offerte
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“Perché hai scelto di partecipare a questo progetto? E perché proprio l’Italia?” sono due delle domande a cui i candidati alle formazioni sono chiamati a rispondere. Tra loro, anche I. Ka, 24 anni e A. P. Contè, 32 anni, rispettivamente studente e ristoratore:
“Vorrei partire per l’Italia perché è un paese accogliente. Il livello delle sue Università è molto alto e ciò mi permetterà di realizzare il mio progetto professionale” e ancora
“Ho scelto l’Italia perché è un paese aperto e con una grande conoscenza della cultura culinaria. Vorrei avere un lavoro stabile e acquisire delle conoscenze utili per la mia professione.”
Tra le testimonianze degli attori della comunità locale, anche quella di Yayi Bayam Diouf – Presidente COFLEC (Collectif des femmes contre l’émigration clandestine), per cui il progetto “permette a quella fascia di giovani che sono interessati al processo migratorio di sapere che possono viaggiare per vie sicure e regolari. Ha un approccio integrato che usa come canali la formazione professionale abbinata a conoscenze sociali e culturali di base e si rivolge ai giovani permettendo loro di avere una scelta. Sta proprio qui l’importanza del progetto”.
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Per seguire altri racconti delle attività di Before You Go dal campo,
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Il capitolo 2 di “BEFORE YOU GO: IL VIAGGIO INIZIA DALLA META”
vi aspetta il mese prossimo
direttamente dal MALI, insieme al partner TAMAT.
A cura di: ARCS Culture Solidali