19 marzo 2024 – “I nuovi dati del XIX Rapporto di Cittadinanzattiva sul servizio idrico integrato”
Comunicato stampa del 19 marzo 2024
Acqua: 478€ la spesa media a famiglia, in aumento in oltre due terzi delle province. Cittadini consapevoli ma poco informati sui propri consumi e sulle possibilità di risparmio. I nuovi dati del XIX Rapporto di Cittadinanzattiva sul servizio idrico integrato, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo.
478€: questa la cifra spesa per la bolletta idrica da una famiglia nel 2023, con un aumento del 4% rispetto al 2022 e del 17,7% negli ultimi 5 anni. Aumenti in più dei due terzi dei capoluoghi di provincia italiani; rispetto all’anno precedente l’incremento maggiore, di circa il 16%, si registra a Vibo Valentia, mentre ad Isernia la bolletta è praticamente raddoppiata rispetto al 2019.
Frosinone resta in testa alla classifica delle province più care con una spesa media annuale di 867€ mentre Milano e Cosenza conquistano la palma di capoluoghi più economici con 184€.
La Toscana è la regione più costosa (con 732€), con ben 8 suoi capoluoghi nella top ten delle province più care; il Molise la più economica (226€), in Trentino Alto Adige l’aumento più consistente (+9%).
Oltre che tra le regioni, evidenti differenze di spesa continuano ad esistere anche all’interno degli stessi territori. Ad esempio, nel Lazio, tra Frosinone e Rieti intercorre una differenza di 475 euro. Altri esempi di simile portata si possono riscontrare in Sicilia, Toscana, Lombardia, Emilia Romagna e Calabria.
In base agli ultimi dati Istat (anno 2020), la dispersione idrica nei capoluoghi di provincia è pari in media al 36,2% e raggiunge il 42,2% come territorio complessivo italiano. In alcune aree del Paese (soprattutto Sud e Isole) si disperde più della metà dei volumi d’acqua immessi in rete. Se si analizza ulteriormente lo spaccato di alcune realtà, in Basilicata va disperso il 62% della risorsa idrica, mentre la Valle d’Aosta si ferma al 23,9%. Fra i capoluoghi di provincia spicca in negativo il dato di Belluno e Latina, dove la dispersione idrica assume dimensioni anche superiori al 70%; in positivo la città di Macerata con appena il 9,8%.
La fotografia emerge dal XIX Rapporto sul servizio idrico integrato, a cura dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, che è stato presentato oggi nel corso dell’evento “Cara acqua, una risorsa da risparmiare e tutelare”. Il Rapporto ha preso in esame le tariffe per il servizio idrico integrato applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2023 in riferimento ad una famiglia tipo composta da 3 persone un consumo annuo di 182 metri cubi.Se ci attestassimo su un consumo di 150 mc l’anno, risparmieremmo in media 101€, ossia quasi il 27%; una famiglia toscana, la più tartassata a livello nazionale, potrebbe arrivare a pagare 183€ in meno, ed anche una famiglia molisana avrebbe un risparmio di 42€.
Una famiglia di tre persone, con soglia ISEE fino a 9.530 euro e che ha accesso al bonus sociale idrico, secondo le nostre rilevazioni risparmia annualmente circa 104 euro, ossia il 22% o 27% in meno a seconda che abbia un consumo annuo di 182 metri cubi o di 150 metri cubi…..
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L’attività è realizzata nell’ambito del progetto Blue communities, giovani promotori di comunità a difesa dell’acqua, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) con codice AID 012618/04/1.
Per informazioni e segnalazioni su bollette idriche, conguagli, scarsa qualità dell’acqua o disservizi nella fornitura del servizio, Cittadinanzattiva mette a disposizione dei cittadini il numero di telefono 0636718040, attivo lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14 alle 17; attivo anche S.U.S.I. – Sistema Unico di Supporto Intelligente – disponibile sulla homepage www.cittadinanzattiva.it.
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